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Notiziario Marketpress di
Lunedì 15 Ottobre 2012 |
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IL TRASPORTO SULL’ARCO ALPINO È AL PUNTO DI SVOLTA
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Torino, 15 ottobre 2012 - “La grande sfida per la riorganizzazione del trasporto sull’arco alpino è ad una svolta decisiva”: è quanto ha dichiarato l’assessore regionale ai Trasporti, Barbara Bonino, dopo aver partecipato l’11 ottobre a Roma alla riunione della Conferenza intergovernativa. “Il Governo italiano ha confermato l’impegno sulla linea Torino-lione annunciando lo stanziamento pluriennale di 790 milioni di euro - ha precisato Bonino - mentre la Cig ha condiviso la necessità di migliorare in maniera decisiva la sicurezza del traforo autostradale del Frejus. Così lavoriamo per completare e potenziare il trasferimento modale attraverso la realizzazione della Nuova Linea Torino-lione, oltre che con gli approfondimenti sulla funzionalità dell’Afa, tema sul quale la Regione si è impegnata per la convocazione di un tavolo con il ministero e i soggetti competenti. Il tema della seconda canna del traforo del Frejus è quindi inserito in un ragionamento complessivo che attiene alla riorganizzazione delle infrastrutture dell’arco alpino, con particolare riferimento alla loro messa in sicurezza”. A breve ci sarà la decisione definitiva relativa alla destinazione d’uso della nuova galleria. “La decisione finale spetterà ai governi di Italia e Francia che dovrebbero incontrarsi il prossimo 3 dicembre a Lione per affrontare il tema globale delle infrastrutture e delle comunicazioni tra i due Paesi - ha aggiunto l’assessore - Nel frattempo la Cig ha condizionato lo sdoppiamento del flusso veicolare, finalizzato a evitare il rischio di scontri frontali, al contingentamento dei volumi di traffico. Quindi, una galleria per ogni senso di marcia, senza che ciò possa comportare un aumento del traffico di mezzi pesanti. Peraltro è interessante rilevare che i dati sull’ammodernamento dei mezzi pesanti in circolazione sono positivi e fanno segnare un netto miglioramento: ormai solo l’1,9% dei tir e camion è ancor altamente inquinante. Purtroppo, invece, la crisi si fa sentire e il dato complessivo sui flussi di traffico delle merci è ancora in sofferenza. Alla base del nostro ragionamento, però, ci sono la messa in sicurezza del traforo, la tutela dell’ambiente e la coerenza con il disegno di trasferimento modale dalla gomma al ferro”. |
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