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Notiziario Marketpress di
Martedì 20 Febbraio 2007 |
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QUANDO IL GIOCO D´AZZARDO DIVENTA PROBLEMA, LE AZIONI DELLA REGIONE A MARZO INIZIERÀ L´ATTIVITÀ LA PRIMA COMUNITÀ DI RECUPERO SU QUESTO TIPO DI DIPENDENZA
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Firenze. 20 febbraio 2007 - Dalla nascita della prima comunità di recupero per giocatori d´azzardo al varo di una campagna di responsabilizzazione specie per i giovani, dal rafforzamento delle iniziative di formazione degli operatori all´avvio di un percorso per contenere il problema che coinvolga i gestori delle attività: sono questi i punti principali del pacchetto di iniziative per la prevenzione e il contenimento del gioco d´azzardo patologico illustrati oggi a Siena nel corso del tavolo di lavoro "Giocarbene" organizzato a Palazzo Patrizi da Regione, Comune di Siena e associazione Orthos. L´assessore regionale alle politiche sociali Gianni Salvadori, impossibilitato a partecipare, ha trasmesso agli organizzatori una sua dichiarazione: "Purtroppo i casi di persone che rovinano se stessi e le proprie famiglie per questo tipo di fenomeni sono un fenomeno in preoccupante aumento - ha detto - La Regione sta compiendo uno sforzo rilevante per limitare al massimo queste condotte che in molti casi sfociano in una vera e propria patologia. Stiamo cercando di instaurare una collaborazione sempre più stretta con le associazioni del Terzo settore impegnate in questo tipo particolare di dipendenza come la Comunità Orthos, una delle più attive e propositive. Ma ritengo che ancor più importante sia trovare una collaborazione da parte degli stessi gestori, come dovrebbe avvenire per gli alcolici: chi vende e mette a disposizione occasioni di svago dovrebbe essere il primo a rendersi conto di eventuali situazioni di disagio". Secondo le stime di Eurispes da uno a due adulti su cento in Italia sviluppa un rapporto problematico con il gioco d´azzardo. Un popolo spesso nascosto, ma numeroso (da 300 a 600mila persone) e crescente, anche per la diffusione dei giochi legalizzati, si trova ad affrontare gravi problemi di ordine finanziario, legale, sanitario e psicologico. Tra i giocatori d´azzardo patologici si riscontrano alti tassi di insonnia, disturbi gastrointestinali, problemi cardiaci, ipertensione arteriosa e cefalea; particolarmente gravi i disturbi d´ansia e depressivi, con un aumento sensibile del rischio di suicidio: dal 48 al 70% dei giocatori patologici pensa al suicidio e dal 13 al 20% lo tenta. "Il vero dramma del giocatore d´azzardo patologico è quello di isolarsi, di non ´emergere´; difficilmente chi ha questo tipo di patologia prova a rivolgersi a qualcuno" ha evidenziato al convegno Riccardo Zerbetto, psichiatra e psicoterapeuta, membro della Commissione consultiva presso il Ministero della Salute sulle dipendenze patologiche. Di qui il bisogno di attivare iniziative concrete, anche su scala regionale. Dal 2000 a oggi in Toscana sono state sviluppate numerose azioni per studiare e fronteggiare il fenomeno; ma oggi, anche a seguito della diffusione sempre più capillare del problema si è reso necessario il varo di una strategia organica che riassuma e potenzi quanto fatto finora, organizzandolo su tre direttrici: prevenzione, formazione e trattamento. Secondo quanto annunciato oggi a Siena, nel capitolo prevenzione saranno collocate campagne di informazione e sensibilizzazione centrate soprattutto sul mondo della scuola e dei giovani che promuovano una cultura del gioco capace di valorizzarne le potenzialità ma anche di far crescere un atteggiamento consapevole e critico riguardo i rischi, e anche iniziative di coinvolgimento attivo degli operatori di ricevitorie, tabaccherie, bar casinò e sale da gioco affinchè possano essercitare un primo filtro dissuasivo nei contronti dei giocatori problematici, contgenere le forme autodistruttive di gioco e, in caso, indirizzare il giocatiore verso operatori preparati, magari anche attraverso l´utilizzo dell´apposito numero verde regionale. La formazione servirà soprattutto a dotare del necessario supporto di conoscenze la rete di operatori (in prima fila tutti quelli che si occupano di dipendenze) che saranno chiamati a fornire aiuto e sostegno alle persone con problematiche di Gioco d´azzardo patologico. Per il trattamento, infine, accanto all´utilizzo dei servizi diffusi sul territorio, verrà attivata già dal mese di marzo una comunità, nella campagna senese, strutturata con cicli terapeutici di 21 giorni, durante i quali gli ospiti seguiranno un percorso pscologico, dietro la guida di uno staff professionale. Per informazioni: www. Comunitaorthos. It; telefono 3939502995. . |
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