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Notiziario Marketpress di Mercoledì 24 Ottobre 2012
 
   
  BILANCIO UE 2013: EVITARE IL BLOCCO DEI PAGAMENTI E INVESTIRE IN CRESCITA E LAVORO

 
   
  Strasburgo, 24 ottobre 2012 - Per permettere all´Ue di pagare i conti del 2013 è necessaria una retromarcia sui tagli proposti dal Consiglio al progetto di bilancio presentato dalla Commissione, secondo quanto affermano i deputati in una risoluzione approvata martedì. Riattivare i fondi per i pagamenti del 2013 aiuterebbe a proteggere alcuni importanti programmi europei, come Erasmus Mundus e il Fondo Sociale, ora fermi per il blocco dei pagamenti di quest´anno. Per creare crescita e lavoro, il Parlamento ha respinto 1,9 miliardi di euro di tagli proposti dal Consiglio a luglio, in aree come la ricerca, l´imprenditoria e le misure per l´impiego, che i deputati ritengono vitali per dare un impulso all´economia. Tra i programmi colpiti da questi tagli vi sono l´Erasmus Mundus, il Lifelong Learning e il Settimo programma quadro per la ricerca e lo sviluppo, i cui fondi sono quasi finiti nel 2012 e per i quali la Commissione ha dovuto presentare oggi un bilancio correttivo. I tagli proposti dal Consiglio minacciano anche tre nuove autorità europee, quella bancaria, quella su strumenti finanziari e mercati e quella sulle pensioni. Il deputato italiano Giovanni La Via (Ppe), responsabile per il Parlamento per la parte più sostanziosa del bilancio comunitario, vuole evitare deficit di bilancio nel 2013 e ha dichiarato: "L´abbiamo visto arrivare e vogliamo evitare un altro patchwork nel bilancio del prossimo anno. L´ultima cosa di cui che aziende, ricercatori, studenti e altri beneficiari dei programmi dell´Ue hanno bisogno è l´incertezza sulla possibilità per la Commissione di onorare gli impegni presi. Speriamo che i ministri delle Finanze degli Stati membri riconoscano ciò e diano seguito al Patto di crescita concordato fra i loro capi di Stato e di governo in occasione del vertice di giugno". Sostegno a politiche regionali, agricoltura e processo di pace in Medio Oriente - Per le politiche regionali, i deputati hanno votato la reintroduzione di 1,6 miliardi di euro tagliati dal Consiglio e bocciato molti dei tagli proposti nell´agricoltura. Per il processo di pace nel Medio Oriente e in Palestina, i deputati hanno votato non solo per ripristinare i 200 milioni di euro previsti nella bozza di bilancio della Commissione, ma per aggiungere altri 100 milioni a questo capitolo di spesa. Amministrazione: far di più con meno risorse - I deputati hanno anche approvato tagli ulteriori per 8,9 milioni di euro al bilancio del Parlamento, rispetto alla proposta iniziale. Ciò significherebbe un aumento del bilancio dell´1,9% rispetto al 2012, al pari dell´inflazione. Tuttavia, in effetti, si tratta di una riduzione in termini reali, poiché quello per il 2013 include, a differenza del 2012, anche i costi aggiuntivi per l´ingresso della Croazia nell´Ue. Prossimi passi - Dall´entrata in vigore del trattato di Lisbona, c´è solo una lettura del progetto di bilancio della Commissione, seguita immediatamente da 21 giorni di conciliazione tra il Consiglio e il Parlamento. La conciliazione inizierà durante la serata di venerdì 26 ottobre, con un incontro finale venerdì 9 novembre. Se si raggiungerà un accordo, il bilancio sarà inserito in una votazione finale nella sessione plenaria di novembre. La risoluzione è stata approvata con 492 voti a favore, 123 contrari e 82 astensioni.  
   
 

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