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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 24 Ottobre 2012 |
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L’ASSESSORE DELL’ UMBRIA STEFANO VINTI ADERISCE E PARTECIPA ALLA MANIFESTAZIONE “NO MONTI DAY”
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Perugia, 24 ottobre 2012 - L’assessore regionale Stefano Vinti, attraverso un suo comunicato annuncia che aderisce e partecipa alla manifestazione “No Monti Day”, indetta a Roma per sabato prossimo 27 ottobre con inizio alle ore 15. “La crisi economica e sociale del sistema liberista fa sentire pesantemente i suoi effetti sull’apparato produttivo regionale, sulla tenuta del welfare e dei livelli occupazionali. Le responsabilità del Governo Monti, di come non si sta affrontando la crisi e l’urgenza di lanciare una “Vertenza umbra”, impongono alle forze politiche ed istituzionali una nuova consapevolezza e la piena assunzione di responsabilità. È urgente che l’Umbria si mobiliti, a tutti i livelli, rivendicando un progetto complessivo, per una nuova fase di sviluppo economico e sociale, ponendo al centro dell’iniziativa i diritti sociali, il lavoro, il reddito e i beni comuni. La manifestazione, No Monti Day, organizzata da un ampio ventaglio di forze politiche, sociali, culturali e civiche, dal carattere strettamente politico, poggia su una piattaforma netta e articolata: No a Monti e alla sua politica economica che produce precarietà, licenziamenti, disoccupazione e povertà, no alle controriforme liberiste, oggi e domani. No all´Europa dei patti di stabilità, del Fiscal Compact, dell´austerità e del rigore, che devastano da anni la Grecia e ora L´italia. No all´attacco autoritario alla democrazia, no alla repressione contro i movimenti ed il dissenso, no allo stato di polizia contro i migranti. Sì al lavoro dignitoso, allo stato sociale, al reddito, per tutte e tutti, nativi e migranti. Sì ai beni comuni, alla scuola e alla ricerca pubblica, alla salute e all´ambiente, a un´altra politica economica pagata dalle banche, dalla finanza dai ricchi e dal grande capitale, dal taglio delle spese militari e dalla cancellazione delle missioni di guerra, dalla soppressione dei privilegi delle caste politiche e manageriali, sì alla cancellazione di tutti i trattati che hanno accentrato il potere decisionale nelle mani di una oligarchia. Sì alla democrazia nel paese e nei luoghi di lavoro, fondata sulla partecipazione, sul conflitto e sul diritto a decidere anche sui trattati europei”. Stefano Vinti |
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