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Notiziario Marketpress di Mercoledì 24 Ottobre 2012
 
   
  BREDA, ROSSI SCRIVE A PASSERA E DE VINCENTI: SUBITO IL TAVOLO NAZIONALE

 
   
  Firenze, 24 ottobre 2012 – Una lettera al ministero per lo sviluppo economico Corrado Passera e al sottosegretario Claudio De Vincenti con la richiesta di una convocazione d’urgenza di un tavolo nazionale per far luce sul destino di Ansaldo Breda. A scriverla, ieri pomeriggio, è stato il presidente della Regione Enrico Rossi che, facendo sue le preoccupazioni dei lavoratori, delle organizzazioni sindacali e delle istituzioni, ha richiamato il governo anche “ad una valutazione sull’efficacia del piano di risanamento avviato dall’azienda”, anche per fare chiarezza, spiega, sulle “recenti notizie contraddittorie” circolate. Rossi ricorda come la vicenda Ansaldo Breda si trascini ormai da anni, lasciando nell’incertezza gli 800 dipendenti diretti più i circa 1500 che lavorano nell’indotto. “Dal 2004 Ansaldo Breda non chiude i bilanci in pareggio – si legge nella lettera – costringendo la capogruppo a continui ripiani finanziari che non risolvono il problema industriale a monte. Ovviamente per la Toscana né il fallimento né una vendita a spezzatino sono soluzioni accettabili”. Quanto al “perdurante stato di incertezza sui potenziali acquirenti o partner industriali” prosegue Rossi, “certamente non giova all’appetibilità industriale della stessa Ansaldo Breda, a differenza di quanto sta invece avvenendo per Ansaldo Energia dove, il coinvolgimento della Cassa depositi e prestiti, consente di animare anche cordate di soggetti privati”. Eppure, fa notare il presidente della Regione, la domanda di mobilità a livello internazionale è in crescita, come dimostrano le gare, nazionali ed internazionali, per treni ad alta velocità, trasporto pubblico locale, metropolitane. “E’ una domanda che andrebbe capitalizzata”, spiega Rossi ai rappresentanti del Governo che richiama alle sue responsabilità di azionista di riferimento di Finmeccanica, invitandolo “ad un’azione di prevenzione del rischio di deragliamento dell’industria nazionale di materiale rotabile, anziché doverne poi curare gli effetti”. Rossi cita infine i sindacati che hanno espresso gravi preoccupazioni per le difficoltà di approvvigionamento e i problemi di liquidità che rischiano di compromettere commesse importanti, come il nuovo treno ad alta velocità Etr1000 che Ferrovie dello Stato sta già promuovendo in giro per l’Italia e all’estero.  
   
 

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