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Notiziario Marketpress di
Lunedì 19 Febbraio 2007 |
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UNO STUDIO DI THINK TEL SULL´INFORMAZIONE ON-LINE IL “WEB (FORSE) NON UCCIDERÀ I GIORNALI” MA INTANTO.... LA PUBBLICITÀ SUL WEB È AUMENTATA DEL +61%
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Parma 19 febbraio 2007 - L oscorso 9 febbraio su tutti i giornali campeggiava a titoli cubitali questa notizia “Addio alla carta e alle tipografie: il New York Times sogna il web”. E´ un avviso lanciato da Arthur Sulzberger, editore del New York Times, uno dei più prestigiosi quotidiani del mondo, per tutti i lettori e i giornalisti. L´editore americano non è sicuro che fra cinque anni il suo giornale sarà ancora stampato, a causa della sfida posta da Internet. In un´intervista al quotidiano israeliano Haaretz, Arthur Sulzberger - presidente del gruppo editoriale – ha detto: “La cosa fondamentale - ha spiegato - è concentrarsi su quale sia il modo migliore per governare la transizione dalla carta stampata a Internet”. “Internet è un posto meraviglioso e su questo terreno noi siamo davanti a tutti”, -ha detto l´editore americano- forte del raddoppio dei lettori del sito web del Nyt, salito al milione e mezzo di visitatori al giorno, contro l´1,1 milioni di abbonati all´edizione cartacea. Sulzberger ha spiegato che il Nyt ha imboccato la strada al termine della quale il gruppo prenderà la decisione di non far più uscire il quotidiano stampato. È un processo che ha portato di recente, ad esempio, a fondere i desk redazionali del giornale stampato e di quello online. Solo alcuni giorni prima, il 5 febbraio, è stato presentato a Milano, nella sede del Sole 24 Ore, durante un convegno dal significativo e tempestivo titolo, “Il web ucciderà i giornali?”, uno studio condotto dal prestigioso pensatoio sulla società dell´informazione, Thinktel. Come ha spiegato il vicepresidente e coordinatore del Thinktel, il professore Carlo Mario Guerci, “l´advertising on-line e´ cresciuto del 61,7% nel 2006 in Italia rispetto al più risicato +1,2% della carta stampata e alla flessione dell´1,8% della televisione”. Ma allora i giornali stampati chiuderannno, venendo meno la pubblicità? Guerci e anche gli altri relatori, hanno convenuto su una cosa, i quotidiani non saranno sostituiti dall´informazione on-line solo ad un patto, che si rinnovino e che prestino molta attenzione alle esigenze del lettore. I giornali web possono insidiare ma non cancellare la carta stampata: questo il verdetto unanime di una giuria autorevolissima ma i dubbi sono forti. Hanno partecipato alla discussione, coordinata dal vicedirettore del Sole 24 Ore, Gianfranco Fabi, Massimiliano Magrini, Country manager Google Italia, Claudio Calabi, ad del Sole 24 Ore, Marco Comastri ad di Microsoft Italia, Marco Vernocchi, manager partner del settore Media – Accenture, Antonio Campo Dall´orto, direttore generale di Telecom Italia Media, Stefano Venturi, ad di Cisco Systems Italia. E Andrea Granelli, della Fondazione Rosselli. “Più che uccidere i giornali -ha detto Calabi- l´ingresso del web è una sfida al cambiamento per tutti i gruppi editoriali. Dobbiamo lavorare a prodotti più innovativi e che rispondano alle esigenze dei lettori”. “L´avvento di internet e delle nuove tecnologiew nella nostra vita di tutti i giorni -ha detto Magrini, di Google Italia- ha rivoluzionato molti paradigmi della comunicazione. La tipologia e la quantità di informazioni di cui possiamo disporre oggi, uniti ad uno stile di vita che spesso non ci consente di dedicare molto tempo ai mezzi di comunicazione, portano a favorire l´utilizzo dei nuovi media rispetto ai tradizionali canali comunicativi”. Dello stesso parere Stefano Venturi, ad Cisco Italia: “Fortemente sottovalutata e per molti versi ignorata per anni dal mondo business, Internet -ha detto il vicepresidnete di Cisco inc. - si è diffusa rapidamente in tutte quelle comunità che ne hanno compreso il grande potere tanto che oggi è entrata prepotentemente nella vita di tutti noi. La diffusione del web e dei media digitali suggerisce agli editori l´adozione di nuovi modelli di business che vedano in Internet come parte integrante delle loro strategie di sviluppo, permettendo di utilizzare in modo diverso il web e la carta stampata”. ´´Il web procede ma non ha ancora vinto. Per questo la fine dei giornali non è alle porte - ha rassicurato Guerci (la relazione integrale viene pubblicata qui sotto)- ma si allontanerà questo momento, solo se gli editori saranno in grado di aggiornarsi e di stare al passo con il lettore. Il primo obiettivo dei giornali é comunque il recupero della loro credibilità e della loro immagine”. E a questo punto, Guerci conclude drasticamente: “Senza ciò la sfida non si vince. Ma neppure si pareggia”. . |
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