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Notiziario Marketpress di Martedì 20 Novembre 2012
 
   
  AEROPORTI, LOMBARDIA DIFENDE IL PIANO REGIONALE

 
   
  Milano, 20 novembre 2012 - "Regione Lombardia ha sempre avuto una strategia chiara sul tema dello sviluppo di un settore decisivo come quello del trasporto aereo e anche sul proprio sistema di scali". Lo ha detto l´assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia Andrea Gilardoni, intervenendo nel dibattito sugli aeroporti lombardi. Ruoli Chiari - "La programmazione regionale degli ultimi decenni ha individuato un ruolo preciso per ciascuno scalo - ha proseguito Gilardoni -. Malpensa aeroporto intercontinentale, Linate city airport, Orio al Serio dedicato al traffico low cost e Montichiari come cargo e riserva di traffico per un bacino che potrebbe raddoppiare in termini di domanda. Un disegno strategico che Enac ha fatto suo". Squadra Del Nord - In particolare l´assessore ha ricordato che "nel Piano nazionale redatto da Enac, che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha assicurato dovrebbe essere approvato entro la fine di quest´anno, Malpensa, insieme a Roma Fiumicino e Venezia Tessera, rappresenta uno degli accessi intercontinentali, da e per il resto del mondo, che rispondono efficacemente alla domanda di trasporto aereo di ampi bacini di utenza. Milano Linate e Orio al Serio sono classificati tra gli aeroporti strategici e Montichiari costituisce una riserva di capacità a lungo termine. Interessante sottolineare che anche il Piano nazionale li riconosce tutti appartenenti a un unico sistema". Impegni Dlla Regione - Gilardoni ha concluso ricordando tutti gli interventi attuati da Regione per favorire lo sviluppo dello scalo varesino: "Le corse ferroviarie dalle stazioni di Milano a Malpensa, il collegamento con l´Alta velocità, la realizzazione di infrastrutture stradali e l´organizzazione di un servizio taxi adeguato. Importanti anche i progetti in corso, come il collegamento ferroviario tra i due Terminal. In questo momento e per i prossimi anni, sarebbe assai discutibile non solo abbandonare questo disegno, ma anche solo rinunciare al massimo consolidamento di Malpensa. Certamente, nel lungo periodo, potrà essere esaminata l´ipotesi di realizzare un nuovo grande scalo per il Nord del Paese, senza dimenticare che andrebbero raccolte anche consistenti risorse finanziarie: non meno di 5 miliardi di euro".  
   
 

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