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Notiziario Marketpress di
Giovedì 22 Novembre 2012 |
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BILANCIO EUROPEO 2014/2020. VENDOLA: "NO AI TAGLI ALLE POLITICHE DI COESIONE"
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Bari, 22 novembre 2012 - “I fondi europei sono fondamentali per lo sviluppo e la crescita delle regioni del Mezzogiorno e sono vitali per il mantenimento delle Politiche di Coesione. Occorrerà opporsi fortemente a qualsiasi tentativo di riduzione di risorse che l’Unione Europea intenda portare. E fa bene il Ministro per gli Affari Europei Enzo Moavero Milanesi a minacciare il potere di veto dell’Italia sul bilancio pluriennale dell’Unione Europea nel caso in cui fosse ridotto il bilancio che la Commissione europea ha proposto lo scorso anno. Una riduzione che inevitabilmente si rifletterebbe sulle Politiche di Coesione che, a questo punto, sarebbero messe seriamente in pericolo. Fesr, Fondi sociali e politiche agricole rischiano di soccombere di fronte allo strapotere di alcuni paesi falchi, fondamentalmente del nord europa, tra i quali la Gran Bretagna e la Svezia”. Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola riferendosi ai negoziati in corso a Bruxelles per l’approvazione del prossimo Quadro Finanziario Pluriennale (Qfp), il bilancio cioè dell’Unione Europea per gli anni che vanno dal 2014 al 2020. E non sono poche le preoccupazioni sulle priorità da finanziare alla vigilia del vertice europeo di domani e dopodomani, 21 e 22 novembre a Bruxelles, nel corso del quale il Consiglio Europeo dovrà definire la sua posizione negoziale (quindi la posizione ufficiale degli Stati membri) in relazione alle scelte di priorità per il Qfp, posizione che poi successivamente sarà portata in discussione in seno al Parlamento europeo. “L’italia deve opporsi con tutte le sue forze – ha continuato Vendola – perché il riconoscimento alla bontà delle Politiche di Coesione ci può essere solo attraverso un adeguato finanziamento nel prossimo Quadro Finanziario Pluriennale dell’Unione Europea. Vorrei infine ricordare sommessamente al presidente Palese che mi sollecita ad intervenire sulla questione che, al netto di dichiarazioni e prese di posizione ufficiali, la Puglia sta facendo l’unica cosa che deve fare, e cioè sta spendendo bene e nei tempi richiesti dall’Europa; per il prossimo 31 dicembre, la Regione sta lavorando non solo per raggiungere i target previsti ma anche per superarli, così come è accaduto per i target di spesa del 31 ottobre”. |
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