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Notiziario Marketpress di
Venerdì 30 Novembre 2012 |
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LUGANO (PALAZZO DEI CONGRESSI): CONCERTO “RAOUL WALLENBERG IN MEMORIAM” - MARTEDÌ 4 DICEMBRE 2012, ORE 20.30
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L’evento si tiene in occasione delle celebrazioni per il centenario della nascita del diplomatico e filantropo svedese, conosciuto anche come l’Eroe di Budapest o lo Schindler di Svezia. Nel corso della serata, Katalin Falvai (pianoforte), Ale Petrasso (pianoforte), Sándor Jávorkai (violino) e Ádám Jávorkai (violoncello), eseguiranno musiche di autori quali Dmitri Shostakovich, Franz Listz, Armas Järnefelt, Handel-halvorsen e altri. Martedì 4 dicembre, alle ore 20.30, il Palazzo dei Congressi di Lugano ospiterà il concerto in onore di Raoul Wallenberg (1912-1947), diplomatico e filantropo svedese, in occasione delle celebrazioni per il centenario della nascita. Raoul Wallenberg, conosciuto anche come l’Eroe di Budapest o lo Schindler di Svezia, venne inviato a Budapest nel 1944; qui salvò circa 100.000 ebrei dalla deportazione, grazie a un passaporto di protezione svedese da lui stesso inventato. L’evento, organizzato dalla Rw Film Chess and Music Sagl di Lugano, col patrocinio della Città di Lugano e dal Palazzo dei Congressi, per la direzione artistica di Katalin Falvai, vedrà musiche di Järnefelt, Shostakovich, Liszt, Handel-halvorsen, Horacio Salgan e Ale Petrasso, Pintin Castellanos, H.w. Ernst, Achron–heifestz, Pablo de Sarasate, eseguite da Katalin Falvai (pianoforte), Ale Petrasso (pianoforte), Sándor Jávorkai (violino) e Ádám Jávorkai (violoncello) che, per l’occasione, suoneranno degli strumenti d’epoca, molto preziosi e dalle inconfondibili sonorità, come un violino Antonio Stradivari del 1698 ‘Mantova’ e un violoncello Antonio Stradivari del 1701.La serata sarà un compendio di musica classica, musica ungherese, argentina, ebraica, zingaresca: un omaggio all’internazionalità e all’unione tra i popoli.La figura di Wallenberg riunisce infatti tante nazioni in nome della fratellanza e della solidarietà: l’Ungheria, paese in cui è stata compiuta la sua mirabile azione; la Svezia, sua patria di origine per la quale egli rappresenta uno dei suoi figli più illustri; Israele, il paese grato al Giusto Wallenberg. Il regista cinematografico Jozsef Sipos, in questi ultimi mesi sta girando a Budapest e a Stoccolma un documentario sulla vita di Raoul Wallenberg; il ricavato dalla vendita dei biglietti del concerto finanzierà parzialmente il film in co-produzione svizzero - ungherese, tra la Rw Film Chess and Music e la Pcn Film Produkció di Budapest.la Rw Film Chess and Music Sagl è una società fondata dal Georg Ragnar Lundmark per sostenere la produzione di film, l’organizzazione di concerti ed eventi scacchistici. Lugano , novembre 2012 Programma: Ármas Järnefelt: Berceusedmitri Shostakovich: Trio in Mi minore, n.2 op.67Franz Listz: 6. Rapsodia unghereseHandel – Halvorsen: Passacagliaautori vari: Tango argentinoHoracio Salgan – Ale Petrasso: A fuego lento Pintin Castellanos – Ale Petrasso: La Punaladah.w. Ernst: Introduzione, tema e variazioni sul canto “The Last Rose of Summer”achron – Heifetz : Melodia ebraicaPablo de Sarasate: Zingaresca Direzione artistica: Katalin Falvai Musicisti:katalin Falvai - pianoforteAle Petrasso – pianoforteSándor Jávorkai – violino Antonio Stradivari 1698 ‘Mantova’ádám Jávorkai – violoncello Antonio Stradivari 1701 Raoul Wallenberg (1912-1947). Cenni biograficiIl 2012 è stato dichiarato da Israele, Svezia e Ungheria l’anno dell’eroe svedese Raoul Wallenberg: il 4 agosto infatti è stato il centenario della sua nascita avvenuta nella città di Kappsta. Giovane esponente dell’alta società svedese, per i sui studi trascorre molti anni negli Stati Uniti, intraprendendo la carriera diplomatica. Viene inviato a Budapest nel 1944 e giunto nella capitale d’Ungheria si trova ad affrontare il terribile problema della pianificazione di sterminio in tempi brevissimi degli ebrei ungheresi - studiato da Hitler ed attuato per mano di Adolf Eichmann, considerato l’architetto dell’ Olocausto - per anticipare un eventuale intervento di liberazione russo. Wallenberg decide di rinunciare alla sua vita agiata per strappare quante più vite possibili dal mostro nazista; mette in atto una geniale strategia basata sull’assegnazione di passaporti di protezione svedesi a chi possa attestare un legame, anche remoto o inventato, con la neutrale Svezia. Riesce così a sottrarre numerose vittime dai treni senza ritorno nazisti ed offre loro riparo in “case di protezione”. Salva circa 100.000 vite umane. Per motivi tutt’ora non noti, viene arrestato dai soldati sovietici il 17 gennaio 1945 e trasferito nella prigione della Lubjanka a Mosca. Da allora di lui non si sa più nulla.Gli incontri svolti fra Svezia e Russia, dopo l’apertura della cortina di ferro, non fanno piena luce sul destino dell’eroe svedese: rimane un mistero il perché della sua detenzione e il suo destino dopo la prigionia, ma rimane anche “la sua grandezza, il ricordo della missione con cui salvò migliaia di vite umane e la speranza che ha lasciato all’umanità…” come ci ricorda l’Ambasciatore Domenico Vecchioni nella sua biografia “Raoul Wallenberg, l’uomo che salvò 100.000 ebrei”. Wallenberg è uno dei “Giusti” dell’epoca della guerra e dell’Olocausto al pari di Schindler in Germania e di Perlasca in Italia |
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