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Notiziario Marketpress di
Lunedì 05 Giugno 2006 |
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ELECTROLUX: GAVA; “DISSIDENTI INTELLIGENTI”
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Venezia, 5 giugno 2006 - “Se un gruppo molto numeroso di lavoratori di una grande azienda dimostra disponibilità a ragionare senza preconcetti su un aumento di produttività vuol dire che le cose nel nostro sistema economico e del lavoro stanno davvero cambiando ed assumendo un taglio positivo ed incoraggiante. Io non li definirei ‘dissidenti’, ma ‘intelligenti’”. Lo sottolinea l’Assessore alle Politiche Economiche della Regione Veneto Fabio Gava, in relazione alle vicende dell’Electrolux di Conegliano, e al documento firmato da centinaia di lavoratori che chiedono di riaprire la trattativa con l’Azienda sull’ipotesi di passare da 75 a 80 frigo prodotti l’ora, ipotesi respinta da un referendum interno. “Con questo – precisa Gava – non voglio entrare nel merito delle relazioni sindacali, ma segnalare un fatto che per certi versi mi sembra storico e indice di un cambio di approccio culturale: c’è la reale possibilità di una concreta alleanza tra impresa e lavoratori che non potrà che recare effetti positivi per l’una e per gli altri, rappresesentando un’ottimo esempio di come si possa conciliare esigenze solo apprentemente opposte. Questi lavoratori stanno portando avanti un ragionamento nel quale ognuno pensa come l’imprenditore di sé stesso, e mi auguro davvero che la loro posizione venga tenuta in considerazione nei successivi passaggi della vicenda”. Gava tiene anche a sottolineare tra l’altro come la possibile svolta all’Electrolux costituisca tra l’altro una risposta incredibilmente tempestiva alle indicazioni giunte dalla relazione di ieri del Governatore di Bankitalia Mario Draghi, “che ha avuto – sottolinea l’Assessore veneto – consensi pressochè unanimi e trasversali”. “Proprio ad una prospettiva come questa – conclude Gava - mi riferivo quando parlai, all’inizio del mio mandato, della necessità di fare squadra nel mondo dell’economia e di puntare, dove possibile, a produrre di più come contributo all’abbattimento dei costi e al conseguente aumento della competitività sui mercati. Alcuni ambienti sindacali mi subissarono di critiche scambiando questo ragionamento come un sostegno ai cosiddetti padroni. Questi lavoratori dell’Electrolux ora vogliono diventare padroni del loro lavoro e del loro futuro, ed hanno tutta la mia stima e, se serve, il mio appoggio”. . |
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