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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 21 Febbraio 2007 |
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LA PREVENZIONE PUOŽ SCONFIGGERE IL CANCRO DEL COLON-RETTO
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Ancona, 21 febbraio 2007 - ŽSiamo soddisfatti del progetto perche` pone al centro dellŽattenzione la salute del cittadino. Attraverso la prevenzione allŽinsorgere del tumore del colon-retto e la sua diagnosi in fase iniziale e` possibile ridurre sensibilmente il rischio di morte dellŽuomo. LŽiniziativa della Regione Marche aumenta la tutela dello stato sociale e si inserisce allŽinterno del nuovo piano regionale sanitario che stabilisce lŽottimizzazione delle risorse e la sostenibilita` economica del sistema, offrendo risposte adeguate ai bisogni della collettivita`Ž. Con queste parole lŽassessore regionale alla Sanita` Almerino Mezzolani ha voluto presentare in conferenza stampa il ŽProgetto screening del tumore del colon-rettoŽ. Prevenire lŽinsorgenza del cancro del colon-retto o diagnosticarlo precocemente e` possibile poiche` la sua comparsa e` spesso preceduta dalla formazione di lesioni (protuberanze) benigne dellŽintestino, di polipi o adenomi, che possono diventare maligni nel lungo periodo. Il progetto, in via sperimentale per il modello organizzativo a rete posto in essere, si articola invitando circa 3700 soggetti, tra i 59 e i 69 anni, residenti nei Comuni di Fano, Fossombrone e Pergola, a sottoporsi allo screening. Ad ognuno viene inviata una lettera con lŽindicazione di recarsi in una qualsiasi farmacia dei tre comuni marchigiani per ritirare lŽapposito flaconcino per la raccolta del campione di feci. Il soggetto appena effettuato il prelievo a casa sua, porta entro due giorni il campione fecale presso i laboratori analisi ricadenti nella Zona Territoriale 3 di Fano. Questi hanno il compito di accettare i campioni, conservarli e garantire il loro trasporto periodico presso il laboratorio analisi degli ŽOspedali RiunitiŽ di Ancona, incaricato ad effettuare gli esami. Se il test e` negativo (assenza di sangue non visibile nelle feci) lŽesito viene comunicato allŽutente tramite lettera nella quale lo si avverte anche che verra` nuovamente invitato a sottoporsi allŽesame dopo due anni. Se il test, invece, risulta positivo (presenza di sangue non visibile nelle feci) lŽutente deve proseguire il percorso di screening iniziando la fase di approfondimento diagnostico attraverso la colonscopia. Questo esame rende possibile lŽosservazione delle pareti interne del colon-retto, si visualizza il polipo responsabile del sanguinamento e lo si asporta. In questo modo si rimuove la lesione che non ha ancora iniziato o ha appena iniziato la sua trasformazione in senso maligno. Il cancro del colon-retto e` una malattia molto frequente per incidenza e per mortalita`. Si calcola che nelle Marche nel 2005 sono stati diagnosticati nuovi casi in circa 750 uomini e 500 donne. Terminata la fase sperimentale, prevista per il mese di giugno, il progetto sara` esteso su tutto il territorio regionale. . |
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