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Notiziario Marketpress di Martedì 18 Dicembre 2012
 
   
  PER PRIMA LA PUGLIA ADOTTA LA CARTA REGIONALE PER L´INVECCHIAMENTO ATTIVO.

 
   
  Bari, 18 dicembre 2012 - In chiusura dell’Anno Europeo per l’Invecchiamento attivo e la solidarietà tra le generazioni (Ey2012), la Giunta Regionale ha approvato,nell’ultima seduta, la Carta regionale per l’invecchiamento attivo, vitale e dignitoso in una comunità solidale, che ha l’obiettivo di fornire indirizzi cogenti per la programmazione e l’attuazione degli interventi in favore dell’inclusione sociale e lavorativa, dell’invecchiamento attivo e della vita indipendente per le persone anziane e per le persone con disabilità, quindi fortemente centrata sulla promozione delle opportunità di accesso ai servizi sociosanitari territoriali, alla domotica sociale, alle prestazioni domiciliari, ai percorsi di inserimento sociolavorativo di soggetti fragili, alla qualità della vita delle persone anziane. “Si tratta di una Carta che va molto oltre la semplice dichiarazione di intenti – dichiara soddisfatta l’Assessore Gentile - perché la consideriamo una vera e propria cornice culturale e di principi per mettere a sistema politiche attive già implementate nella nostra Regione e che possono essere rafforzate, come la rete dei servizi domiciliari, o che a breve saranno operative, penso al bando per i progetti di vita indipendente o ai buoni servizio per i centri diurni per gli anziani e le persone con limitata autonomia. E sono molto contenta non solo perché siamo la prima Regione che si dota di una Carta così importante, mentre il Governo Nazionale non è ancora arrivato ad adottarla, ma soprattutto perché l’input per l’elaborazione della Carta ci è venuto dalle tante organizzazioni regionali rappresentative delle parti sociali (organizzazioni sindacali e associazioni datoriali) e in particolare del mondo assai variegato e ricco che è quello delle persone anziane. Credo che questa Carta racconti una volta di più e in modo definitivo che il sistema di welfare regionale ormai non può più tornare indietro, può solo proiettarsi in avanti verso un sistema moderno di livelli essenziali e un mix di politiche di promozione e di attivazione delle persone e dei loro diritti”. Tra i principali impegni che la Regione assume con la Carta per l’invecchiamento attivo nel campo delle politiche sociali, sociosanitarie e sociolavorative figura la necessità di assicurare un supporto pieno ed integrato alla persona anziana e alla persona in condizione di limitata autonomia la permanenza più lunga possibile nel modo del lavoro, del servizio solidale, del muto aiuto tra famiglie e generazioni, del contesto domiciliare in alternativa al ricovero in strutture di cura residenziali. In particolare si pone l’accento sull’integrazione di misure di sostegno economico alla persona e alla famiglia per la vita indipendente, per l’autonomia in contesto domiciliare e la qualificata e continuativa assistenza alla persona, sul potenziamento della rete dei centri diurni, sulla promozione della domanda di ausilii informatici e domotici per la connettività sociale e per la autonomia in ambiente domestico e lavorativo delle persone anziane, sulla promozione per la solidarietà tra le generazioni e infine su percorsi attivi rivolti al recupero degli antichi mestieri in ottica di valorizzazione delle capacità e delle competenze delle persone anziane a supporto di una rete di opportunità formative e lavorative per i giovani che apprendono gli antichi mestieri e attivano nuove iniziative economiche. Carta Regionale Per Un Invecchiamento Attivo, Vitale E Dignitoso In Una Società Solidale I. I principi Art. 1- Finalità In accordo con gli obiettivi dell’Anno europeo per l’invecchiamento attivo e la solidarietà tra le generazioni 2012, la presente Carta promuove la tutela e la valorizzazione delle persone anziane ed una cultura attenta alle loro esigenze e potenzialità in ogni settore della vita sociale, civile, economica e culturale, per tutto il corso della vita. Contestualmente, si riconosce la necessità di ottimizzare il contributo di tutte le generazioni alla società, favorendo e stimolando il dialogo e gli scambi tra le generazioni quali fattori di socializzazione, reciproco supporto e di coesione sociale. Per il raggiungimento dei fini suddetti, tutti i livelli del governo territoriale e tutti i soggetti interessati sono impegnati a perseguire politiche ed azioni a favore delle persone anziane che stimolino la loro indipendenza e stili di vita sani, il loro ruolo all’interno della famiglia e della società, il loro impegno civile e di volontariato e la capacità di adattamento nell’ambito dell’educazione, della formazione e dell’occupazione. La presente Carta intende fornire indirizzi cogenti per la programmazione e l’attuazione degli interventi in favore dell’inclusione sociale e lavorativa, dell’invecchiamento attivo e della vita indipendente per le persone anziane e per le persone con disabilità, quindi fortemente centrata sulla promozione delle opportunità di accesso ai servizi sociosanitari territoriali, alla domotica sociale, alle prestazioni domiciliari, ai percorsi di inserimento sociolavorativo di soggetti fragili, alla qualità della vita delle persone anziane. In tale prospettiva la Regione, le autorità locali, le parti sociali e tutti i soggetti privati elaborano i programmi di loro competenza in linea con i seguenti principi e priorità. Art.2 - Principio di non discriminazione e lotta agli stereotipi connessi all’età Conformemente agli articoli 21 e 25 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea 1e all’art. 3, comma 3 del trattato sull’Unione Europea e alla Direttiva 2000/78/Ce per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro, recepita in Italia con il Decreto Legislativo 9 luglio 2003, n. 216, si afferma il divieto di discriminazione e di esclusione sociale e si riconosce il diritto degli anziani di condurre una vita dignitosa ed indipendente e di partecipare alla vita sociale, culturale ed economica. Art. 3 - Livelli essenziali di prestazioni sociali per gli anziani Fermi restando gli attuali standard quantitativi e qualitativi dei servizi, le istituzioni, con il concorso della società civile, sono impegnate ad individuare ed assicurare uno specifico sistema di livelli essenziali relativi ai diritti ed alle prestazioni sociali al fine di garantire un equo e adeguato accesso ai servizi e alle cure da parte delle persone anziane, omogenee su tutto il territorio nazionale. I livelli essenziali possono riguardare: diritti esigibili; organizzazione e procedure standard per le prestazioni; percentuali di copertura dei servizi. Art. 4 - Prevenzione e promozione della salute e diritto alla salute Si promuovono, sin dalla nascita, stili di vita e di alimentazione sani, anche grazie alla formazione di chi presta assistenza e cura. Alle persone anziane è garantita un´assistenza sanitaria adeguata, sia nel pubblico che nel privato, limitando ove possibile l’ospedalizzazione e favorendo opportune forme di assistenza domiciliare. Si favoriscono le condizioni per la realizzazione di progetti e tecnologie per lo sviluppo e il sostegno dell’e-health, incoraggiando e sostenendo collaborazioni tra soggetti pubblici e privati tesi ad agevolare l’utilizzo dei servizi stessi. Art. 5 - Ascolto e partecipazione Si incoraggia ogni forma di coinvolgimento e partecipazione degli anziani alla vita sociale, culturale ed economica, tramite forme di consultazione periodica, favorendo le occasioni di confronto tra giovani ed anziani anche attraverso organismi paritari di rappresentanza. Art. 6 - Sussidiarietà e solidarietà La Carta riconosce la fondamentale importanza del principio di sussidiarietà: 1. Nella promozione di azioni in favore dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra le generazioni; 2. Nella programmazione di attività di prevenzione dei disagi potenzialmente legati all’invecchiamento, con il pieno coinvolgimento delle giovani generazioni; 3. Nella protezione, intesa quale forma di intervento per dare risposte concrete ed efficaci ai bisogni. È inoltre indispensabile garantire le forme più idonee di integrazione e leale collaborazione tra le diverse istituzioni competenti nelle materie di riferimento, tra i vari soggetti che si occupano della gestione dei servizi; tra i professionisti chiamati ad intervenire nella promozione, nella prevenzione e nella protezione. Art. 7 - Relazioni familiari È riconosciuto e sostenuto il ruolo e l’impegno delle persone anziane che si occupano di accudire ed educare i nipoti e che svolgono un fondamentale supporto per favorire la conciliazione tra la vita lavorativa e familiare dei genitori. Art. 8 – Politiche regionali rivolte alla qualità della vita, all’autonomia e alla vita indipendente La Regione Puglia si impegna a promuovere con le politiche regionali in campo sociale, sociosanitario e sociolavorativo ogni azione utile rivolta a supportare in modo integrato la persona anziana e la persona in condizione di limitata autonomia con progetti funzionali capaci di integrare i possibili supporti alla persona e al suo nucleo familiare per la permanenza più lunga possibile nel modo del lavoro, del servizio solidale, del muto aiuto tra famiglie e generazioni, del contesto domiciliare in alternativa al ricovero in strutture di cura residenziali. In particolare le politiche regionali di cui sopra dovranno promuovere: 1) l’integrazione di misure di sostegno economico alla persona e alla famiglia per la vita indipendente, per l’autonomia in contesto domiciliare e la qualificata e continuativa assistenza alla persona; 2) la capillarità e l’incremento dell’offerta per i centri diurni per le persone anziane e per le persone con disabilità anche temporanee, con obiettivi socioeducativi, socializzanti, socioeducativi e riabilitativi; 3) il sostegno economico alle persone anziane per la promozione della domanda di ausilii informatici e domotici per la connettività sociale e per la autonomia in ambiente domestico e lavorativo delle persone anziane; 4) la promozione di reti di solidarietà che abbiano il loro perno nelle associazioni familiari e nelle associazioni di tutela e rappresentanza delle persone anziane per animare iniziative di mutuo-aiuto (ivi incluse le banche del tempo, le banche dei ricordi, ecc..) e di rafforzamento delle comunità solidali; 5) la promozione di progetti di vita indipendente per l’inserimento nel lavoro ovvero per la permanenza nel mondo del lavoro di persone adulte e prossime all’anzianità in condizioni di disabilità; 6) la promozione di iniziative di informazione e sensibilizzazione sui diritti degli anziani e di promozione per la solidarietà tra le generazioni; 7) la promozione di iniziative rivolte al recupero degli antichi mestieri in ottica di valorizzazione delle capacità e delle competenze delle persone anziane a supporto di una rete di opportunità formative e lavorative per i giovani che apprendono gli antichi mestieri e attivano nuove iniziative economiche. Tutte le iniziative di cui sopra sono attivate e sostenuto nell’ambito della programmazione ordinaria e straordinaria (Fondi Ue) della Regione Puglia. Tutti gli Attori istituzionali e sociali che sottoscrivono la presente carta nel periodo compreso tra dicembre 2012 e gennaio 2013 partecipano al Gruppo di monitoraggio delle politiche regionali in materia di invecchiamento attivo, istituito presso l’Assessorato al Welfare, al fine di supportare con la valutazione in itinere anche la elaborazione di proposte e progetti innovativi e sperimentali da integrare nella programmazione regionale.  
   
 

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