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Notiziario Marketpress di Lunedì 26 Febbraio 2007
 
   
  RICERCATORI AUMENTANO LA VELOCITÀ DI TRASMISSIONE DEI DATI TRAMITE CONNESSIONI A FIBRE OTTICHE

 
   
   Bruxelles, 26 febbraio 2007 - Alcuni ricercatori europei hanno sviluppato una tecnologia che aumenta la velocità di trasmissione dei dati all´interno di abitazioni e uffici attraverso connessioni a banda larga su fibra ottica. Nell´ambito del progetto Muse, finanziato dall´Unione europea e volto a fornire l´accesso alla banda larga a tutti i cittadini europei, il gruppo di ricercatori di Siemens Network ha raggiunto velocità di ricezione (downstream) di 10 Gbit al secondo e velocità di trasmissione (upstream) di 2,5 Gbit al secondo, attraverso una rete ottica passiva di accesso gigabit (Gigabit Passive Optical Access Network - Gpon). Si tratta di velocità quattro volte superiori a quelle dell´attuale tecnologia Gpon, che raggiunge velocità di ricezione dei dati di 2,5 Gbit/s e velocità di trasmissione di 1,2 Gbit/s. «Dinanzi alla richiesta di una maggiore ampiezza di banda, il mercato delle reti ottiche ha conosciuto un´enorme ripresa negli ultimi anni», spiega Christian Unterberger, responsabile della divisione Fixed Networks di Siemens Network. «Di conseguenza, è stato impresso nuovo slancio anche alle attività di ricerca e sviluppo. Siamo certi che riusciremo a perfezionare lo sviluppo di sistemi della prossima generazione Pon affinché siano definitivamente pronti per l´immissione sul mercato entro il 2009», ha aggiunto. I ricercatori hanno realizzato un amplificatore ottico, un cosiddetto amplificatore in fibre drogate con erbio (erbium-doped fibre amplifier - Edfa). Le fibre ottiche drogate con erbio amplificano il segnale ottico del sistema e permettono di raggiungere distanze di trasmissione più lunghe con un´ampiezza di banda maggiore. Questo dispositivo è stato sviluppato affinché fosse possibile ottenere un´amplificazione bidirezionale puramente ottica. Il risultato è un unico dispositivo compatto in grado di trasmettere segnali ottici sia dal cliente finale alla centrale sia dalla centrale all´utente. I ricercatori, inoltre, sono riusciti anche ad aumentare la distanza tra il concentratore di rete (hub) e gli utenti da 20 a 100 chilometri. Il numero di linee d´utente per divisore, in cui il segnale ottico viene suddiviso per servire un maggior numero di destinazioni, è stato inoltre ampliato da 64 a 512. Si prevede che il nuovo sistema fornirà ad ogni hub un´ampiezza di banda maggiore, oltre a fornire linee efficienti sotto il profilo dei costi agli utenti che vivono in aree meno densamente popolate. Inoltre, il più alto fattore di divisione nelle aree urbane permetterà a un numero più elevato di utenti di collegarsi a un sistema. Al contempo, il sistema Pon eliminerà la necessità di ricorrere ai dispositivi di aggregazione comunemente utilizzati per raccogliere e distribuire localmente il traffico di dati. In futuro, sarà possibile collegare direttamente gli utenti alla rete centrale. Secondo Siemens, molti operatori sono ansiosi di utilizzare sistemi di accesso a banda larga ad alta velocità che offrano velocità più elevate di quelle fornite dalla tecnologia Dsl, che utilizza gli attuali cavi in rame a coppie intrecciate per fornire dati a una velocità massima di 50 Mbit/s. Si prevede che servizi quali il video a richiesta (Video on Demand - Vod), la voce su protocollo Internet (Voice over Internet Protocol - Voip) e la televisione ad alta definizione (High Definition Television - Hdtv) forniranno prestazioni nettamente migliori quando verranno erogati attraverso linee a fibra ottica. Oltre a Siemens, partecipano al progetto Muse le Università di Eindhoven ed Essex, l´Heinrich-hertz-institut di Berlino della Fraunhofer Gesellschaft, nonché importanti operatori di rete europei. Per ulteriori informazioni consultare: http://www. Ist-muse. Org/ .  
   
 

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