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Notiziario Marketpress di
Martedì 27 Febbraio 2007 |
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"CAPANNORI MODELLO SULLA GESTIONE RIFIUTI PER TUTTA LA TOSCANA" CONFERMATI GLI IMPEGNI DELLA REGIONE SUL TERRENO DELLE RACCOLTE DIFFERENZIATE
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Firenze, 27 febbraio 2007 - Il riconoscimento di quanto è stato fatto fino a oggi sul terreno della raccolta differenziata e del riuso, ma anche l´impegno a sostenere anche in futuro un percorso che sta facendo di Capannori un punto di riferimento per tutta la Toscana sul terreno della gestione dei rifiuti. E´ stato questo il senso dell´intervento dell´assessore Giuseppe Bertolucci, che il 24 febbraio ha portato il saluto del governo regionale al convegno "Capannori verso rifiuti zero", occasione per confrontarsi su un´esperienza che ha visto questo comune raggiungere già nel 2005 il 42,1 per cento di raccolta differenziata certificata, primo comune della provincia. "Non c´è dubbio che questa è la strada maestra per affrontare e vincere la sfida che pone oggi la produzione dei rifiuti - ha sottolineato Berolucci - E´ insomma necessario sia abbattere a monte la produzione dei rifiuti sia incrementare le raccolte differenziate e il riuso ed è quanto il governo regionale si propone di fare con obiettivi quantificati nel nostro piano ambientale. Entro il 2010 puntiamo a ridurre del 15 per cento la massa dei rifiuti e a portare dal 35 al 55 per cento la raccolta differenziata. Non è un obiettivo facile, visto che ancora oggi i rifiuti aumentano del 3-5 per cento annuo, ma esperienze come quella di Capannori sono per noi un´indicazione importante di quanto può essere fatto". Per questo, ha ricordato l´assessore, la Regione ha programmato rilevanti investimenti. Solo nel Programma regionale di sviluppo sono stati previsti 26 milioni di euro per l´"efficienza la sostenibilità nella politica dei rifiuti", da qui al 2010. "E´ una sfida che consideriamo strategica - ha detto ancora Bertolucci - Vogliamo porci all´avanguardia nelle politiche ambientali ed è giusto che in questa direzione si investa molto. C´è bisogno di battere nuove strade, per esempio superando le difficoltà di mercato relative al riuso, oppure esplorando alternative come quelle della combustione con i cosiddetti impianti a freddo. E c´è bisogno anche di una cultura diffusa, che parta magari dai giovani, come stiamo facendo in queste settimane con la distribuzione a 25 mila allievi delle elementari del libretto ´Più uso meno butto´". Per quanto riguarda più specificamente l´Ato 2, cioè quello della Lucchesia, i risultati raggiunti sono nel complesso positivi, anche perché siamo partiti da livelli molto alti (secondi in Toscana solo a Prato) di produzione dei rifiuti. La Regione ha sostenuto questo percorso con finanziamenti nella Provincia di Lucca per 3 milioni e mezzo di euro, dal 2000 a oggi. "Su questa linea - ha concluso Bertolucci - la Regione Toscana continuerà a muoversi, d´intesa e in collaborazione con tutti i soggetti istituzionali, per vincere una battaglia che è ambientale e culturale, decisiva per una migliore qualità della vita, per il nostro futuro e per quello delle generazioni a venire". . |
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