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Notiziario Marketpress di Mercoledì 28 Febbraio 2007
 
   
  LIBRO BIANCO SULLA PIOPPICOLTURA: UNO STRUMENTO PER PROGREDIRE L’HA PRESENTATO A VEGETALIA LA COMMISSIONE NAZIONALE PER IL PIOPPO

 
   
   Ambiente, internazionalizzazione, ricerca: questi gli obiettivi principali per il futuro della pioppicoltura italiana, evidenziati da Federico Radice Fossati, Presidente della Commissione Nazionale per il Pioppo in chiusura del Convegno (promosso ed organizzato dalla stessa Commissione) in cui è stato presentato il Libro bianco della pioppicoltura a Cremona, in occasione di Vegetalia il 9 febbraio 2007. Al Convegno hanno assistito oltre cento operatori del settore (pioppicoltori ed operatori del legno e della carta, tecnici, ricercatori, esperti) nonché in rappresentanza del Ministro per le politiche agricole, alimentari e forestali, il Sottosegretario On. Stefano Boco, che nel corso di un intenso intervento, ha sottolineato tutta l’attenzione e la considerazione che il Governo, ed in particolare il suo dicastero, vogliono riservare ad un settore così rilevante per l’economia del Paese. Difatti le filiere basate sull’utilizzo del legno di pioppo e dei suoi derivati rappresentano un’eccellenza dell’Italia agricola ed industriale, ampiamente riconosciuta anche a livello internazionale. La pioppicoltura italiana ha favorito per decenni lo sviluppo sia dell’industria della carta sia di quella del legno (compensati e mobili in particolare), fornendo materia prima di elevata qualità, ottenuta anche a seguito di una qualificata attività di selezione clonale, propagazione vegetativa, sperimentazione e divulgazione di razionali tecniche colturali. I vari aspetti legati alla pioppicoltura e sviluppati nel “Libro bianco” sono stati illustrati con competenza specifica da vari relatori. La necessità dei settori di trasformazione industriale sono stati trattati da Enzo Reni (Assopannelli/federlegno-arredo) e da Filippo Gazza (Assocarta). Bruno Petrucci (Ministero ambiente e tutela del territorio e del mare) ha sviluppato le importanti tematiche ambientali e di sostenibilità della coltivazione del pioppo, mentre la ricerca - e cioè il futuro del settore - è stata trattata da Stefano Berti dell’Ivalsa-cnr. Giuseppe Scarascia Mugnozza (dell’Istituto di biologia agro-alimentare del Cnr) ha affrontato il tema dell’ecologia del pioppo, mentre Roberto Tonetti della Struttura foreste della Regione Lombardia ha fatto una panoramica sul ruolo della pioppicoltura nella recente politica agricola e forestale. Giuseppe Nervo, Direttore dell’Istituto Sperimentale di pioppicoltura di Casale Monferrato, e coordinatore del Libro bianco, ha sviluppato un’ampia ed approfondita panoramica sulla coltivazione del pioppo. Sul tema fondante - in un mercato globalizzato come l’attuale - della proiezione internazionale della pioppicoltura ha parlato Paolo Ducci, del Ministero Affari Esteri nonché Vice Presidente della Commissione, evidenziando quanto già è stato fatto ed i programmi futuri. Grazie alle relazioni presentate ed al dibattito conclusivo con i partecipanti, sono emersi con chiarezza gli obiettivi del Libro bianco, e cioè: 1. Fare il punto sulla situazione attuale della pioppicoltura italiana, inquadrandola in un contesto europeo e mondiale; fare il punto sull’utilizzazione industriale del legno di pioppo in rapporto ad altri legni, ad altre materie prime, nel contesto europeo e mondiale del legno e dei semilavorati; inquadrare la pioppicoltura italiana in un contesto sociale ed ambientale; valutare le potenzialità di modelli colturali per produzioni non tradizionali; elaborare i possibili scenari futuri in considerazione dell’andamento del mercato internazionale,  dello sviluppo industriale dei Paesi emergenti, dell’allargamento dell’Ue, dell’evoluzione della  Pac e della Politica ambientale europea; identificare i punti critici (economici, sociali, ambientali, giuridici, organizzativi) che condi-  zionano lo sviluppo della pioppicoltura e dei settori industriali che utilizzano il legno di pioppo; costituire uno strumento di riferimento nell’elaborazione dei Piani di Sviluppo regionali; indirizzare la ricerca verso le tematiche ritenute prioritarie; formulare proposte di misure da adottare a livello regionale, nazionale, europeo. In conclusione, il Libro bianco della Pioppicoltura, presentato in anteprima a Cremona, risulta essere un documento di grande utilità per supportare le decisioni degli agricoltori, per meglio indirizzare le strategie industriali e per “ispirare” le azioni del mondo politico affinché si abbiano provvedimenti mirati per favorire lo sviluppo della pioppicoltura e dei settori collegati. Per rendere poi il Libro bianco maggiormente fruibile, esso sarà presto disponibile - in edizione definitiva - su supporto informatico, con aggiornamenti periodici, per assolvere in maniera puntuale e continuativa ai compiti prefissati. .  
   
 

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