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Notiziario Marketpress di Lunedì 25 Febbraio 2013
 
   
  MANTOVA: PROGRAMMI OCCUPAZIONALI DELLE IMPRESE PER IL I TRIMESTRE 2013

 
   
  Mantova, 25 febbraio 2013 - Il Servizio Informazione e Promozione Economica della Camera di Commercio di Mantova rende noti i risultati dell’indagine Excelsior relativi alle assunzioni programmate per il primo trimestre del 2013 nella provincia di Mantova. Va considerato che i programmi occupazionali delle imprese per la prima parte dell’anno si inseriscono in un contesto economico ancora difficile per il perdurare della recessione e la prospettiva che questa continui per buona parte del 2013. Nel periodo tra gennaio e marzo, le assunzioni di personale dipendente previste dalle imprese mantovane manifatturiere e dei servizi (sono escluse dal campione Agricoltura e Pubblica Amministrazione) ammontano a circa 740 unità, con una diminuzione del 18% rispetto al trimestre precedente. Considerando i movimenti occupazionali nel loro insieme (comprese le modalità di lavoro indipendente, i contratti in somministrazione e di collaborazione a progetto) le entrate potranno raggiungere le 1.200 unità. Per il primo trimestre del 2013, a queste 1.200 entrate si contrappongono circa 1.450 uscite, con una variazione occupazionale di segno negativo, pari a circa -250 unità. Considerando le province lombarde che, nella maggior parte dei casi, prevedono variazioni occupazionali positive, Mantova si colloca in penultima posizione. Allo stesso modo di quanto si verifica a livello lombardo e nazionale, la nostra provincia vede, nella prima parte dell’anno, un aumento delle assunzioni non stagionali che, dei 740 inserimenti previsti, costituiscono l’88,6% del totale. Per quanto riguarda la tipologia contrattuale, il 53,6% delle assunzioni programmate nel periodo gennaio-marzo avverrà con un contratto a tempo determinato. Le assunzioni a tempo indeterminato, invece, risulteranno pari al 39%, una quota per la prima volta superiore sia al dato nazionale (32,7%) sia a quello regionale (38,2%). Il restante 7,4% riguarderà contratti di apprendistato o di altro tipo. Nella prima parte dell’anno, circa il 55% del totale delle assunzioni programmate nella provincia di Mantova si concentrerà nei servizi, con un aumento di circa 7 punti percentuali rispetto al trimestre precedente, mentre emerge un calo dell’industria (costruzioni comprese) che si attesta a poco più del 45% del totale. Tra i servizi, a concentrare il maggior numero di assunzioni in programma sono il commercio (19%), i servizi alle persone (16%), il settore del turismo e della ristorazione (6%) e i servizi avanzati e finanziari (4%). Fra le imprese industriali, invece, i numeri più consistenti sono nel comparto metalmeccanico-elettronico (23%) e in quello del “sistema moda” (8%); le altre industrie e le costruzioni costituiscono il 15% del totale (Fig. 1). I nuovi inserimenti, dal punto di vista dei profili professionali, mostrano una prevalenza delle professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi (31%) e degli operai specializzati e conduttori di macchinari (29%); i profili “high skill” (dirigenti, specialisti e tecnici) rappresentano il 22%, mentre i profili generici e le professioni impiegatizie raccolgono entrambi il 9%. Le professioni più richieste nella provincia di Mantova sono commessi e personale qualificato nelle vendite, operai metalmeccanici ed elettromeccanici e operatori dell’assistenza sociale e dei servizi sanitari. Seguono gli ingegneri e specialisti in discipline scientifiche e della vita, i tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione e i cuochi, camerieri e professioni simili. La quota di assunzioni difficili da reperire si conferma, come nel trimestre precedente, intorno al 18%, un valore superiore alla media regionale (14,6%) e a quella nazionale (14,5%). I problemi nel trovare personale sono legati più alla scarsità di candidati disponibili a ricoprire la posizione richiesta (11%) che non all’inadeguatezza in termini di competenze e di esperienza possedute (7%). Le difficoltà più marcate, segnalate dalle aziende nella fase di ricerca della figura richiesta, riguardano, nel 16,6% dei casi, i servizi e nel 19,7% l’industria: sono soprattutto il comparto dei servizi avanzati di supporto alle imprese (31%), dei servizi alle persone (29,4%), delle industrie metalmeccaniche ed elettroniche (27,4%), dei servizi turistici, di alloggio e ristorazione (19,6%) a segnalare le problematiche maggiori. Le aziende mantovane richiedono un’esperienza di lavoro per oltre la metà dei nuovi inserimenti (57,1%), quota che risulta inferiore sia alla media regionale (60,8%) sia a quella nazionale (62,8%). In particolare, al 31% dei candidati viene richiesta una esperienza nella professione e al 26% un’esperienza almeno nel settore dell’impresa. Valori superiori alla media riguardano il commercio, i servizi alle persone e l’industria del sistema moda. Per circa il 60% delle assunzioni previste viene richiesto un titolo di studio superiore (diploma o laurea), per l’8,4% una qualifica professionale e per il restante 31,7% non viene richiesta alcuna formazione specifica (Fig. 3). La quota di diplomati e laureati risulta per la prima volta superiore rispetto sia alla media regionale (58,7%) sia a quella nazionale (52,3%). Nel primo trimestre dell’anno, le imprese mantovane ritengono le donne più adatte a esercitare le professioni richieste solo nel 19% dei casi, soprattutto come operatrici socio assistenziali e commesse e personale di vendita. Le imprese mantovane prevedono di assumere giovani al di sotto dei 30 anni per il 26% delle assunzioni, soprattutto come addetti alla gestione dei magazzini e spedizionieri, tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione e commessi e personale di vendita. Come nei trimestri precedenti, va, tuttavia, sottolineato che, in sede di intervista, una quota rilevante di imprese ha dichiarato indifferente l’età e il sesso della figura ricercata. Le opportunità di queste categorie sono, quindi, destinate a salire ulteriormente.  
   
 

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