|
|
|
 |
  |
 |
|
Notiziario Marketpress di
Lunedì 18 Marzo 2013 |
|
|
  |
|
|
SEGNO NEGATIVO PER L´EXPORT NEL SALENTO - 4,3%
|
|
|
 |
|
|
Lecce, 18 marzo 2013 - Dopo un 2011 che aveva fatto ben sperare in una ripresa dell’export salentino, avendo chiuso l’anno con un + 32%, nuova doccia fredda per il 2012, il cui bilancio si chiude in rosso con una diminuzione delle esportazioni del 4,3% e un valore globale di merci esportate pari a 445,2 milioni. Considerando l’export del solo quarto trimestre, la flessione, rispetto allo stesso trimestre del 2011, è stata del 10,8%. Le esportazioni italiane, invece, hanno registrato un + 3,7% e quelle pugliesi + 7,3%, risultato che colloca la Puglia tra le regioni più dinamiche. Le restanti province pugliesi chiudono il 2012 con segni positivi: Taranto con una variazione del +18,1%, tra le province italiane una delle più elevate, Foggia con + 10,4%, Brindisi + 6,1% e Bari e la Bat con + 2,6%. Lecce con un peso del 5,1% è la provincia che da il minor apporto all’export della regione preceduta solo dalla Bat (4,7%). E’ Bari con il 41,5% che rappresenta buona parte delle esportazioni regionali, seguita da Taranto (28,5%), Brindisi (11,2%) e Foggia (9,1%). A Lecce spetta però il miglior saldo conseguito con oltre 184 milioni di euro, seguita da Bari con 98,6 milioni e da Foggia e da Bari-andria-trani, rispettivamente con 90 e 34 milioni di euro. Negativi invece i saldi commerciali di Taranto, su cui pesa la questione Ilva, con oltre un miliardo di euro e Brindisi con 489 milioni. I settori Anche nel 2012 il comparto dei macchinari ed apparecchi si conferma il traino dell’export leccese con oltre 195 milioni di euro, che rappresenta il 43% delle esportazioni complessive e un incremento rispetto al 2011 del 5,5%. Al contrario, invece, di quanto registrato lo scorso anno, il sistema moda, che ha un peso sull’export del 20% con 90 milioni di merci vendute all’estero, registra una perdita secca del 32,3%. E’ il calzaturiero che registra la flessione più consistente con -50,7% e 29,7 milioni di merci vendute all’estero, seguito dal tessile -21,7% e dall’abbigliamento -16,2%, rispettivamente con 9,6 e 50,5 milioni di euro. In flessione anche le esportazioni dei prodotti della lavorazione dei minerali non metalliferi (-13,4%), settore che ha venduto all’estero beni per circa 16 milioni di euro. Positive, invece, le variazioni del settore alimentare che ha esportato merci per un valore di circa 14 milioni di euro e un incremento del 6,7%; anche l’export di bevande (sostanzialmente vino) registra una buona performance con +9,7% e 18,6 milioni di prodotto esportato. Segno positivo (+4%) anche per le esportazioni dei prodotti in metallo per un valore di circa 22 milioni di euro e per quelle degli autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (+12,5%) per un valore di 11 milioni di euro. L’export dei prodotti dell’agricoltura, invece registra un crollo del -48,4% con un fatturato di 8,5 milioni di euro. Le importazioni La provincia di Lecce nel 2012 ha importato merci per un valore di circa 261 milioni di euro in flessione del 28,4% rispetto al 2011. Balza subito all’occhio la notevole flessione delle importazioni di computer e prodotti di elettronica (-68%), passando da 58,5 milioni del 2011 agli attuali 18,8 milioni di euro. Il comparto moda registra una flessione del 32,3% con 53,3 milioni di merci importate, è soprattutto il calzaturiero che fa crollare le importazioni con – 41,8% e 20,5 milioni, l’abbigliamento registra un decremento del –26% e 27 milioni di importazioni e il tessile che registra una flessione del – 17,5% con 5,7 milioni. Una leggera flessione registra l’import dei prodotti agricoli (-4,11%) con 27,6 milioni di beni importati, al contrario l’import di prodotti alimentari, pari a 42 milioni di euro, è leggermente aumentato (+1,01%): Sostanzialmente stabile (+0,14%) le importazioni di articoli in gomma e materie plastiche per un valore di oltre 18 milioni di euro, diminuite in maniera consistente (-18,7%) le importazioni di autoveicoli, rimorchi e autorimorchi che registrano un valore di 183 milioni. I Paesi Le imprese salentine esportano essenzialmente verso i mercati europei per un valore complessivo di oltre 293 milioni, in diminuzione del 13,6% rispetto al 2011. Sono Francia (58 mln) e Germania (46 mln) i principali mercati verso cui sono diretti i manufatti leccesi, paesi che assorbono, rispettivamente il 13,% e il 10,4% dell’export provinciale. Subito dopo si colloca l’Albania (34 mln) e la Svizzera (27mln), il cui peso sull’export è del 7,7% e del 6%. Le esportazioni verso questi paesi europei sono tutte diminuite nel 2012, eccezion fatta per i prodotti venduti in Germania aumentati di circa il 20%. I mercati americani acquistano dalle nostre imprese merci per complessivi 52 milioni di euro; sono gli Stati Uniti d’America i principali acquirenti delle merci salentine per oltre 41 milioni di euro, con un incremento registrato nel 2012 pari a +9,2% mentre verso i paesi del continente americano in generale si registra una flessione del 6%. Il peso dei mercati asiatici diventa sempre più consistente e in graduale aumento, nel 2012 l’Asia ha acquistato merci dalle imprese salentine per un valore di 44,4 milioni di euro, con un incremento rispetto all’anno precedente del 39%, segno della crescente importanza di questi paesi sui mercati mondiali. Anche le esportazioni verso i mercati africani e dell’Oceania hanno registrato un incremento del 22,6% e del 97,3%, rispettivamente con 33 e 22 milioni di merci acquistate. I nostri principali partners commerciali africani sono Algeria e Tunisia, verso cui esportiamo merci per complessivi 7,8 e 7,5 milioni di euro. |
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|