|
|
|
 |
  |
 |
|
Notiziario Marketpress di
Mercoledì 20 Marzo 2013 |
|
|
  |
|
|
AMBIENTE: LA COMMISSIONE EUROPEA SOSTIENE GLI STATI MEMBRI NELLA GESTIONE SOSTENIBILE DEI RIFIUTI
|
|
|
 |
|
|
Bruxelles, 20 marzo 2013 - Ogni
anno ogni cittadino europeo produce oltre 500 chili di rifiuti urbani, di cui
un terzo finisce direttamente in discarica. Mentre alcuni Stati membri
gestiscono in maniera produttiva queste risorse ricorrendo al riciclaggio o al
compostaggio di circa il 60% dei rifiuti urbani, altri Stati membri non sono
altrettanto virtuosi. Ieri il
Commissario per l’Ambiente Janez Potočnik ha partecipato a un importante
seminario a Bruxelles volto a sostenere gli Stati membri che segnano ritardi
nella gestione sostenibile dei rifiuti. L’obiettivo è di contribuire a
ottimizzare le politiche nazionali di gestione dei rifiuti con tabelle di
marcia personalizzate e raccomandazioni pratiche incentrate su un’efficace
applicazione della legislazione Ue in materia. Sono intervenute al seminario la
Bulgaria, la Repubblica ceca, l’Estonia, la Grecia, l’Italia, la Lituania, la
Lettonia, la Polonia, la Romania e la Slovacchia. L’agenzia europea
dell’ambiente (Aea) ha inoltre pubblicato un’analisi approfondita dei traguardi
raggiunti negli ultimi decenni nel quadro delle politiche di gestione dei
rifiuti dell’Ue.
Janez Potočnik, Commissario per l’Ambiente, ha dichiarato: “Numerosi
Stati membri ricorrono ancora troppo allo smaltimento nelle discariche
nonostante il nostro impegno a favore di un’Europa più efficiente sotto il
profilo delle risorse. L’interramento dei rifiuti comporta un ingente spreco di
materiali di grande valore. Un’occasione mancata per creare nuovi posti di
lavoro, far crescere la nostra economia e ridurre gli impatti dei rifiuti sulla
salute umana. Nel contesto economico attuale dobbiamo trovare soluzioni che ci
consentano di migliorare la gestione dei rifiuti e di sfruttarli per creare
occupazione alleviando la pressione sulle risorse naturali.”
Nonostante i progressi significativi raggiunti in tutta l’Ue nella
gestione dei rifiuti e nell’applicazione della legislazione in materia, in
molti Stati membri, per non dire in tutti, è necessario andare oltre.
Le tabelle di marcia evidenziano la necessità di usare strumenti
economici per migliorare la gestione dei rifiuti urbani, ad esempio con tasse e
divieti relativi allo smaltimento in discarica e all’incenerimento, sistemi di
responsabilità del produttore e incentivi per la prevenzione, il riutilizzo e
il riciclaggio dei rifiuti (ad es. Sistemi che adottano il principio del “paghi
quanto butti”). Le tabelle di marcia raccomandano inoltre di puntare sul
miglioramento del monitoraggio e delle statistiche, sull’incremento del tasso
di raccolta differenziata, su una migliore governance, sull’aggiornamento delle
strategie di gestione dei rifiuti e su misure volte a una maggiore
sensibilizzazione dei cittadini.
Nei documenti si indica inoltre che gli investimenti futuri nella
gestione dei rifiuti dovrebbero dare priorità alla prevenzione, al riutilizzo,
al riciclaggio e al compostaggio, ossia le opzioni più accreditate nella
gerarchia dei rifiuti stabilita nel quadro della direttiva quadro sui rifiuti.
La raccomandazione fa eco al quadro finanziario pluriennale (Qfp) 2014—2020,
che introduce condizioni ex ante nel contesto dei fondi strutturali dell’Ue in
base a cui i progetti da finanziare devono essere in linea con la gerarchia dei
rifiuti e aiutare gli Stati membri a rispettare gli obiettivi giuridicamente
vincolanti dell’Ue, come l’obiettivo di un tasso di riciclaggio del 50% per i
rifiuti urbani.
Prossime tappe -
La Commissione intende organizzare ulteriori seminari sulla gestione
dei rifiuti urbani negli Stati membri, in cooperazione con l’agenzia europea
dell’ambiente. I piani nazionali di gestione dei rifiuti e i programmi per la
prevenzione dei rifiuti, che gli Stati membri devono portare a termine e
trasmettere alla Commissione entro dicembre 2013, saranno oggetto di analisi
approfondite.
È stato inoltre avviato un processo di riesame che riguarderà gli
obiettivi giuridicamente vincolanti da raggiungere entro la fine del 2014 e
previsti dalla legislazione sui rifiuti dell’Ue. Il riesame si potrà tradurre
in proposte volte al consolidamento degli obiettivi già stabiliti al fine di
migliorare l’efficienza delle risorse.
|
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|