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Notiziario Marketpress di
Martedì 26 Marzo 2013 |
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BASILICATA: “DEFIBRILLATORI IN OGNI COMUNE”, AL VIA FORMAZIONE DEI VOLONTARI COINVOLTE 110 AMMINISTRAZIONI COMUNALI E CIRCA 1300 VOLONTARI PER GARANTIRE PRESIDI DI PRIMO SOCCORSO PRONTI A INTERVENIRE PER SCONGIURARE LA “MORTE IMPROVVISA” DA ARRESTO CARDIACO.
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Potenza, 26 marzo 2013 - Prende il via la formazione dei volontari impegnati
nell’iniziativa “Un defibrillatore in ogni Comune”. Si tratta dell´evoluzione
di un progetto nazionale, inizialmente rivolto a un ristretto numero di Comuni,
che la Regione Basilicata ha inteso rafforzare ed estendere, con apporto di
risorse proprie, a tutti i Comuni che ne hanno fatto richiesta. Il progetto è
stato presentato questa mattina a Matera, nell’auditorium “G. Moscati”
dell’ospedale Madonna delle Grazie. Erano presenti l´assessore alla Salute,
Attilio Martorano, il dirigente dell´Asp, Mario Marra, il dirigente sanitario
dell´Asm, Andrea Sacco e il dirigente del Dires, Libero Mileti.
Avere a disposizione un defibrillatore e poter contare su personale
qualificato e addestrato è una possibilità in più contro una patologia
cardiovascolare particolarmente insidiosa, che colpisce a ogni età e in modo
imprevedibile. Le aritmie ventricolari sono la causa principale della
cosiddetta “morte improvvisa”, conseguenza di un arresto cardiocircolatorio. In
questi casi l’unica terapia efficace è la defibrillazione. L’unica in grado di
salvare una vita. Ma si tratta di un intervento che deve avvenire in tempi
brevissimi: entro i primi minuti dal malore. Più tempo passa e più basse
saranno le probabilità di sopravvivenza.
All’iniziativa, promossa dal Dipartimento regionale alla Salute, hanno
aderito finora oltre 110 Comuni, i quali, a loro volta, hanno segnalato i
volontari disponibili a partecipare all´attività formativa. Oggi inizia la
prima fase della formazione che terminerà a giugno. In totale le attività
interesseranno circa 1300 volontari, divisi per gruppi. La formazione dei
volontari sarà curata dal Dipartimento Interaziendale per l’Emergenza
Sanitaria. Questo costituirà anche, attraverso le specificità organizzative e
gestionali della Centrale operativa 118 ed in stretto collegamento con i Comuni
aderenti, il fulcro della futura organizzazione e sarà il responsabile per la
gestione e formazione continua del progetto.
Il defibrillatore semiautomatico esterno, che sarà fornito ai Comuni
aderenti, è un dispositivo medico che può essere utilizzato non solo in
strutture sanitarie ma anche in qualsiasi altro luogo. E’, perciò, fondamentale
che i defibrillatori siano collocati in punti strategici, equidistanti dai
luoghi dove vi si registra un elevato afflusso permanente di persone (scuole,
caserme, uffici), in ambienti dove le presenze sono variabili (stadi, palestre,
auditorium, musei, chiese), in particolari località (contrade, frazioni) e sui
mezzi della polizia municipale. Con il progetto “Un defibrillatore in ogni
Comune”, l’uso dei defibrillatori semiautomatici esterni sarà capillarmente
diffuso su tutto il territorio della Basilicata. Con la formazione dei gruppi
di volontari nei Comuni aderenti sarà perciò presto operativo un presidio di
primo soccorso pronto ad intervenire nei casi di effettiva necessità, evitando
esiti infausti.
Il progetto “Un defibrillatore in ogni Comune“ trae origine dal programma
del Ministero della Sanità denominato “Defi.ter.“. Le risorse messe a
disposizione della Regione Basilicata erano, però, sufficienti ad acquistare
soltanto 37 defibrillatori e a formare 600 volontari. In tal modo non si
sarebbe potuto coprire tutto il territorio regionale. Da qui la decisione della
Regione di stanziare ulteriori fondi e di assicurare a tutti i Comuni lucani
che lo avessero voluto la disponibilità di almeno un defibrillatore sul proprio
territorio e di formare almeno 1.300/1.500 volontari per l’impiego delle
attrezzature. Attualmente ai 37 defibrillatori se ne sono aggiunti altri 33,
acquistati al costo di 33 mila euro, mentre è stato programmato l’acquisto di
ulteriori 50 defibrillatori al costo di 50 mila euro più i costi necessari per
la formazione.
Scopo del progetto è quello di realizzare una rete capillare di
defibrillatori distribuiti sul territorio e di persone formate e certificate
per l’esecuzione delle prime manovre rianimatorie e per l’utilizzo delle
apparecchiature.
Il progetto è promosso dal Dipartimento regionale alla Salute Regione
Basilicata, e si fonda sulla collaborazione con i Comuni aderenti, che hanno
indicato le migliori soluzioni di collocazione delle apparecchiature e i
volontari destinati ad essere formati per custodirle ed impiegarle. L’attività
di formazione dei volontari sarà curata dal Dipartimento Interaziendale per l’
Emergenza Sanitaria.
Per l´attività di formazione, i Comuni aderenti sono stati suddivisi in
tre gruppi di priorità il primo dei quali ne comprende, ad oggi, 38, il secondo
47 ed il terzo 25. La priorità è data dall’esistenza o meno di apparecchiature
già presenti, a diverso titolo, sul territorio (postazioni 118, Protezione
Civile ecc. ).
Alla fine della formazione saranno consegnati i dispositivi.
Il progetto realizzerà una rete capillare di presidi dedicati
all’emergenza sanitaria cardiovascolare. Pur essendo imperniato sul
volontariato, il progetto garantirà la presenza di volontari formati,
certificati, aggiornati e funzionalmente collegati alla Centrale operativa 118.
Si tratta di un modello sperimentato per la Protezione civile che ha dato buoni
risultai di efficienza ed affidabilità. La struttura organizzativa coinvolge
direttamente i Comuni e le Conferenze dei Sindaci delle Aree programma, cioè
dei futuri Distretti di Comunità.
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