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Notiziario Marketpress di Martedì 02 Aprile 2013
 
   
  FERRARA, I DATI ECONOMICI DEL I TRIMESTRE 2013

 
   
  Ferrara, 2 aprile 2013 - Se Natale ha dato una mano solo alle vendite dei supermercati, che chiudono quasi in pareggio, il calo della domanda interna ha colpito le imprese di tutti i settori non solo negli ultimi mesi del 2012, ma, soprattutto per gli operatori del commercio e della filiera turistica, ha generato un primo trimestre 2013 “in rosso”. Anche l’export, unico unico indicatore che fino a qualche tempo fa, nelle previsioni delle imprese manifatturiere, mostrava segnali positivi e accendeva le speranze di una ripresa dell’economia, rallenta (+0,3%). E sono, ancora una volta, le imprese di minore dimensione a pagare il prezzo più elevato alla crisi. E’ quanto emerge dall´indagine trimestrale dell´Osservatorio dell´economia della Camera di Commercio. “Le incertezze del mercato interno continuano a farsi sentire sul nostro sistema produttivo”, ha commentato il presidente della Camera di Commercio di Ferrara, Carlo Alberto Roncarati. “Dopo aver vissuto un periodo natalizio decisamente sotto tono e aver dato corso a una stagione dei saldi che non ha dato i risultati desiderati, in particolare il commercio al dettaglio e l´artigianato si apprestano ad iniziare una nuova fase all’insegna della riduzione delle vendite. Il contesto di difficoltà complessivo colpisce, poi, duramente anche le imprese della filiera turistica”. Industria E Artigianato La produzione dell’industria e dell´artigianato in senso stretto è diminuita del 6,5% rispetto all’analogo periodo del 2012, dopo il -6,7% del trimestre precedente. Le maggiori difficoltà hanno interessato le imprese metallurgiche (-12,1%) e il gruppo del legno-mobili, della carta e della stampa (-10,2%). In netto peggioramento anche la produzione del sistema moda (-8,5%), che sconta la riduzione dei consumi. In linea con la contrazione media, la produzione dell’industria alimentare (-6,3%), che ha comunque risentito della diminuzione dei consumi, nonostante il suo carattere aciclico. Il fatturato a valori correnti ha subito una flessione tendenziale del 5%. Tutti negativi gli andamenti settoriali, con l’unica eccezione della metalmeccanica. Leggermente più lievi solo le contrazioni per l’industria elettronica e per quella meccanica. Al calo di produzione e fatturato, non è rimasta estranea la domanda, che ha accusato una flessione del 6,8%, consolidando il trend negativo del 2012. Gli ordini esteri rallentano e i periodi di produzione assicurati dal portafoglio ordine si sono ridotti a poco più di sei settimane. Sotto il profilo settoriale, a essere più penalizzate dalla mancanza di prospettive di recupero, sia sul fronte della domanda interna che di quella estera, sono le industrie dell’elettronica e della meccanica. Il debole mercato interno incide, invece, più decisivamente sulle aspettative delle industrie alimentari. Le “altre industrie”, a fronte di un prevalente pessimismo in termini di produzione e fatturato, presentano saldi positivi per gli ordinativi esteri, grazie alla chimica e alle imprese della lavorazione dei minerali non metalliferi. Commercio E Turismo Peggiora ulteriormente la tendenza negativa delle vendite del commercio al dettaglio, avviatasi con il secondo trimestre 2008. La crisi si è riacutizzata a partire dalla seconda metà del 2011. Dall’inizio del 2012, la diminuzione delle vendite è risultata più ampia di quella riferita al 2009 ed è divenuta più rapida ad ogni trimestre. Per gli esercizi al dettaglio in sede fissa le vendite a prezzi correnti sono diminuite di oltre l´8% nei primi mesi del 2013 rispetto all’analogo periodo del 2012, in linea con quanto registrato a livello nazionale, mentre per l’Emilia-romagna il calo è stato inferiore di un punto percentuale. Nel complesso, l’aggravarsi della crisi non ha determinato però un ulteriore accumulo delle giacenze. La quota delle imprese che le giudicano eccedenti si è lievemente ridotta all’8%, scendendo al di sotto dei livelli dei dodici mesi del 2012. Gli imprenditori appartenenti alla filiera turistica, infine, considerano l´attuale tendenza negativa assolutamente dominante anche per i prossimi mesi, con variazioni al ribasso a due cifre.  
   
 

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