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Notiziario Marketpress di
Martedì 02 Aprile 2013 |
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PAOLO FRESU, QUANDO LA MUSICA CREA BENESSERE SOCIALE. LA LAUREA AD HONOREM ALL’UNIVERSITÀ DI MILANO-BICOCCA
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Milano, 2 aprile 2013 -
L’università di Milano-bicocca ha conferito il 27 marzo la laurea magistrale
honoris causa in Psicologia dei processi sociali, decisionali e dei
comportamenti economici al musicista Paolo Fresu.
La laurea a Fresu è stata assegnata «Per aver dedicato la sua arte alla
promozione della cultura nelle comunità e nei gruppi della sua terra, attivando
le relazioni sociali che si pongono a fondamento della convivenza; ha così
favorito il benessere di tali collettività, benessere che dipende da fattori
psicosociali e non solo da fattori economici. Fresu ha dimostrato così la
potenza comunicativa della musica, in quanto forma simbolica, coniugando in un
rapporto originale e fecondo il jazz e la cultura folklorica sarda», si legge
nella motivazione del conferimento.
La cerimonia, cui hanno presenziato i sedici direttori dei dipartimenti
dell’Ateneo, si è svolta in un’affollata Aula Magna e si è aperta con i saluti
del Rettore, Marcello Fontanesi, e del direttore del dipartimento di
psicologia, Paolo Cherubini, seguiti dall’intervento del professor Francesco
Paolo Colucci, docente di psicologia sociale, che nel suo intervento Musica,
Jazz e Psicologia Sociale ha detto: «il conferimento di una Laurea Honoris Causa
in Psicologia a un musicista jazz che si occupa anche di musica folklorica
potrebbe apparire una bizzarria a chi non conosce la nostra disciplina e la sua
storia. Infatti, alcune importanti radici della psicologia sono intrecciate con
la musica e, ancor più, con la musica folklorica».
Nella laudatio che ha preceduto la lezione magistrale del neo-laureato,
Eraldo Paulesu, docente di psicologia fisiologica ha ripercorso vita e carriera
del musicista di Berchidda e ha affermato: «Fresu è stato premiato per la sua
arte molte volte. Viceversa nostra intenzione, intenzione del Senato Accademico
e del Magnifico Rettore, è stata quella di premiare prima di tutto l’operatore
culturale».
«L’innovazione - ha detto a sua volta il rettore Marcello Fontanesi –
che è uno dei valori fondanti della nostra Università, passa anche attraverso
la cultura e la musica».
«Produrre cultura – detto Paolo Fresu nella lectio intitolata
L’impossibile possibile – non significa solo generare economia, ma promuovere
l’uomo, prima ancora di ciò che egli produce. Pensiamo all’enorme numero di
giovani che leggono, scrivono, dipingono, fotografano, vanno a teatro, suonano
o recitano e scoprono il mondo attraverso l’arte. Giovani che non solo scoprono
la realtà grazie ai linguaggi creativi ma che, attraverso questi, vedono il
mondo (e i suoi problemi) con lucidità e sgombri dai pregiudizi e dagli
steccati che l’architettura della società odierna ci impone. Sono loro i
giovani del futuro. Quelli che dovranno cambiare le regole e che avranno il
compito di tracciare strade meno tortuose di quelle attuali. Cultura è sinonimo
di conoscenza laddove il fine è nobile e utile alla crescita della società e,
dunque, del Paese».
Fresu ha concluso la sua lectio con la perfomance musicale A solo,
concerto per tromba, flicorno, e multi effetti. Una sorta di piccolo compendio
tascabile di storia della musica nel corso del quale i suoni preregistrati
delle sordine e delle trombe hanno incontrato quelli ‘live’ in un viaggio
all’interno della storia e delle geografie passando dalla polifonia sarda al
Viêtnam, dai suoni classici degli archi a Miles Davis, dalla trance Gnawa alla
poesia del suono continuo attraverso l’elettronica esaltando l’emozione e
l’intimità.
Tra il pubblico che ha seguito la cerimonia in Aula Magna, peraltro
interamente trasmessa in live streaming sul sito unimib.It, c’erano, fra gli
altri, Ornella Vanoni, Caterina Caselli, il neo-assessore alla cultura del
Comune di Milano, Filippo Del Corno.
Per l´occasione, negli spazi dell´Ateneo antistanti l’Aula Magna, è
stata anche allestita una mostra, dal titolo “Time in Jazz. Una terra in
musica” che, attraverso un percorso di immagini e video, racconta i venticinque
anni del festival di Berchidda e ne ripercorre la storia attraverso manifesti,
locandine, brochure e filmati d’autore come il documentario “Sonos ‘e memoria”
del regista Gianfranco Cabiddu, presentato alla 52esima edizione del Festival
di Venezia, in cui musiche di Paolo Fresu accompagnano immagini della Sardegna
dagli anni ‘30 agli anni ‘50.
Le laureae honoris causa conferite dall’Università Bicocca
Quella a Paolo Fresu è l’ottava laurea honoris causa che l’Università
degli Studi di Milano-bicocca conferisce a esponenti del mondo dell’arte, della
cultura, dell’industria, dell’economia e della scienza. Le prime due lauree
sono state conferite, nel 2005, in Scienza dei Materiali all’ingegnere Pasquale
Pistorio e in Fisica al Professor Umberto Veronesi. E sempre nel 2005 è stata
la volta di Daniel Kahneman, premio Nobel per l’Economia nel 2002, laureato in
Scienze dell’Economia (6 aprile 2005). Il 18 maggio del 2006, due lauree ad
honorem in Informatica sono state assegnate a David Harel, figura di primissimo
piano nello sviluppo dei metodi formali per l´ingegneria del software, e a Roberto
Galimberti, tra i fautori del primo microcomputer italiano. Il 22 gennaio del
2008, in occasione delle celebrazioni per il decimo Anniversario di fondazione
dell’Ateneo, Rita Levi-montalcini, premio Nobel per la Medicina nel 1986, è
stata laureata honoris causa in Biotecnologie industriali. Nel giugno del 2011,
infine, don Virginio Colmegna ha ricevuto la laurea magistrale in Scienze
pedagogiche.
Nata nel 1998, l’Università di Milano-bicocca è un ateneo
multidisciplinare con un’offerta didattica articolata in 66 corsi di studio,
tra corsi triennali e magistrali, distribuiti in sette diverse aree
disciplinari: economico-statistica, giuridica, medica, psicologica,
sociologica, scientifica e della formazione. Gli studenti iscritti sono oltre
32 mila, il cinque per cento dei quali sono stranieri.
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