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Notiziario Marketpress di
Martedì 02 Aprile 2013 |
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NUOVO OSPEDALE DI PISTOIA, PRESENTATO STAMATTINA IL PIANO DI ORGANIZZAZIONE DEL TRASFERIMENTO E DELLE ATTIVITA SI CONFERMA ENTRO LUGLIO 2013 L’INIZIO DELL’ATTIVITÀ. ALLESTITA UNA TASK FORCE
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Pistoia,
2 aprile 2013 - Nel corso di una visita con gli organi di
informazione al nuovo complesso ospedaliero di Pistoia, il 27 marzo il
direttore generale Roberto Abati e i direttori amministrativo e sanitario,
rispettivamente Luca Cei e Lucia Turco, hanno annunciato che si conferma entro
luglio 2013 l’inizio dell’attività all’interno del Nuovo Ospedale. Tale data
sarà però preceduta dall’allestimento della nuova struttura con
apparecchiature, arredi, strumenti e collegamenti informatici e dalla
progressiva apertura di tutta una serie di servizi (ambulatori, laboratorio
analisi, farmacia ospedaliera, radiologia, ecc…) essenziali per accogliere gli
ammalati. E’ prevista anche la messa in funzione della Palazzina dei Servizi
(collegata all’ospedale da un corridoio interrato) che svolge operazioni più
propriamente tecnologiche e di supporto.
200
operatori già al lavoro. Se il tempo di consegna, da parte del concessionario,
previsto per il 2 maggio, verrà rispettato le tappe successive saranno scandite
dai collaudi, dall’ottenimento delle varie autorizzazioni e certificazioni
previste dalle normative vigenti (antincendio, agibilità, ecc…) e
dall’istallazione dell’ingente patrimonio tecnologico e informatico di ultima
generazione a supporto dell’attività sanitaria.
Per
far funzionare al meglio la complessa macchina del trasferimento è stato
definito uno specifico asset aziendale, con compiti e responsabilità precise:
sono stati creati dei Gruppi (Comitato Guida, Gruppo di progetto, Gruppo di
lavoro, …) per un totale di oltre 200 operatori dall’inizio del 2012 stanno
analizzando, pianificando e organizzando, nei minimi dettagli, tutte le fasi
del trasferimento e approntando il nuovo modello organizzativo. I Gruppi
rimarranno operativi anche durante la fase di attuazione del trasferimento.
Allestita
una vera e propria task force. Sulla base di un benchmarking con strutture
italiane che hanno già affrontato tale esperienza, la direzione ha nominato
anche un Project manager identificato nel direttore sanitario ospedaliero,
dottor Roberto Biagini, che è coadiuvato dal punto di vista operativo dal
dottor Giacomo Corsini che è il coordinatore di tutto il Gruppo di Progetto.
Il
cronoprogramma del trasferimento è già pronto: dal mese di maggio l’Azienda
inizierà a preparare le nuove aree ospedaliere e tra la fine di giugno e metà
luglio saranno necessariamente modificate le attività presenti nel vecchio
Presidio: alcune verranno ridotte; altre temporaneamente sospese e altre
addirittura sdoppiate fra il vecchio ed il nuovo ospedale in modo da garantire
la sicurezza e la continuità assistenziale ai pazienti. In pratica è stata
allestita una vera e propria task force alla quale sono stati anche affidati i
compiti di analizzare, valutare e monitorare tutti i rischi al fine di
garantire la sicurezza dei pazienti e di tutti i professionisti e di rispettare
i tempi pre-definiti dal cronoprogramma.
In
rete con gli altri ospedali e il territorio. Tutte le strutture aziendali, sia
ospedaliere che territoriali, saranno coinvolte nel progetto di trasferimento:
la presenza del presidio Ospedaliero di Pescia e dello Stabilimento Ospedaliero
di
San
Marcello permetterà di vicariare alcune funzioni sanitarie che saranno
provvisoriamente interrotte nell’Ospedale di Pistoia. Durante la fase esecutiva
del trasloco il 118 provvederà a dirottare gli accessi al Pronto Soccorso verso
gli ospedali limitrofi, utilizzando il criterio della vicinanza e della
gravità.
Un
nuovo modello organizzativo. Numerosi altri professionisti, dall’inizio del
2012, sono invece impegnati nei 18 Gruppi di lavoro multiprofessionali,
rappresentativi di tutti gli ambiti operativi (medici, infermieri,
fisioterapisti, tecnico sanitari, informatici, ingegneri, amministrativi, …)
per “ri-progettare” nel Nuovo Ospedale i percorsi assistenziali, diagnostici e
terapeutici, previsti dall’intensità di cura; le degenze saranno differenziate
per aree omogenee e per livelli di intensità di cura (area delle terapie
intensive e subintensive, area chirurgica, area medica, ecc…) con un approccio
nei confronti del paziente che sarà multi specialistico e multi professionale.
In
queste settimane è stato attivato un ulteriore percorso di confronto per
condividere, area per area, con tutti i professionisti l’importante cambiamento
organizzativo. Il confronto proseguirà anche con tutte le strutture con
l’intento di coinvolgere e far partecipare tutti gli operatori dell’Azienda
Usl3 a momenti comunicativi che possano contribuire a migliorare ulteriormente
quanto fino ad ora progettato.
E’
operativa da oltre un anno un’ apposita sezione Intranet aziendale, contenente
documenti utili (documenti prodotti dai gruppi di lavoro, delibere, capitolati
tecnici, ecc…) per eventuali approfondimenti, consultazioni e integrazioni.
Oltre
600 operatori hanno già visitato il cantiere del Nuovo ospedale nel corso degli
ultimi mesi.
La
formazione. E’ stato anche predisposto un “piano informativo e formativo” per
il personale (oltre mille tra medici, infermieri, ostetriche, operatori socio
sanitari, tecnici, fisioterapisti, amministrativi) al fine di far conoscere i
nuovi ambienti e di poter svolgere le attività con qualità e nella massima
sicurezza.
Gli
eventi formativi, già programmati, si svolgeranno all’interno del Nuovo
Ospedale non appena sarà disponibile, cioè a partire dal mese di maggio, in
modo da consentire agli operatori di iniziare a svolgere in modo pratico ogni
attività. Per tutti gli operatori coinvolti saranno mesi particolarmente
impegnativi ma importanti per una ulteriore crescita professionale proiettata
verso una diversa organizzazione e svolta in una struttura ospedaliera
completamente nuova.
In
particolare nell’ambito della specifica formazione rivolta agli operatori
interessati sarà anche distribuito del materiale informativo riguardante la
sicurezza e il funzionamento della nuova struttura comprese le innovazioni di
servizio che saranno introdotte (ad esempio utilizzo della posta pneumatica).
Nella
conoscenza diretta e nell’attivazione del Nuovo ospedale di Pistoia sono
coinvolti gli enti locali, le organizzazioni sindacali e di rappresentanza, le
associazioni di volontariato e di tutela (già impegnate in un’attività di
accoglienza e orientamento rivolta agli utenti) e gli ordini professionali.
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