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Notiziario Marketpress di
Martedì 02 Aprile 2013 |
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CHIRURGIA DELL’OBESITÀ: DOPO L’INTERVENTO UN PAZIENTE SU 4 INIZIA A SVOLGERE ATTIVITA’ FISICA
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Roma, 2 aprile 2013 – Il 26,6% degli obesi italiani dopo un’operazione
di chirurgia bariatrica inizia a svolgere regolarmente attività fisica. E’
quanto ha evidenziato un sondaggio svolto dell´associazione Insieme Amici Obesi
su 250 persone. “In Italia ogni anno sono eseguiti oltre 7000 interventi di
chirurgia bariatrica – afferma Marcello Lucchese, Direttore della chirurgia
bariatrica e metabolica del Policlinico Careggi di Firenze e Presidente della
Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità e delle malattie metaboliche (Sicob)
–. Chi si sottopone a operazioni per ridurre il grave eccesso di peso può
tornare a vita normale e svolgere attività quotidiane come fare un po’ di moto
o sport”. Nel nostro Paese oltre il 40% della popolazione, circa 23 milioni di
persone, conduce una vita troppo sedentaria, ed è propria l’inattività una
delle principali cause dell’obesità, soprattutto tra i giovanissimi.
“L’attività fisica è uno strumento che può sconfiggere malattie
croniche legate a stili di vita sbagliati come diabete, cancro, patologie
cardiovascolari ed obesità - prosegue Lucchese -. Dopo un’operazione
bariatrica, per rimanere in forma all’inizio è sufficiente camminare per 30
minuti al giorno, salire le scale a piedi, andare a scuola o a lavoro in
bicicletta anziché in automobile. Per chi vuole fare sport invece è preferibile
praticare attività aerobica in modo graduale e commisurato alla propria forma
fisica. Un allenamento sproporzionato può esporre a gravi rischi l’intero
organismo”. “Chi ha subito un intervento bariatrico - sottolinea il Presidente
Sicob -, nella fase post-operatoria deve essere sottoposto a controlli
periodici da parte di un’equipe medica composta da chirurgo, medico internista,
dietologo, cardiologo e psicologo. Un ex-obeso che ha deciso di allenarsi in
modo serio deve quindi assolutamente comunicare questa sua scelta a tutti gli
specialisti che lo seguono in questa fase delicata della sua vita”.
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