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Notiziario Marketpress di
Martedì 02 Aprile 2013 |
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UN’INTESA TRA PROVINCIA E ATC TO1 PER INTERVENTI MIRATI NEL PARCO DEL LAGO DI CANDIA IL CONTENIMENTO DEI CINGHIALI VA DI PARI PASSO CON LA TUTELA DELL’AMBIENTE
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La Provincia di
Torino e l’Ambito Territoriale di
Caccia To1 hanno
raggiunto un accordo di collaborazione che prevede una serie di monitoraggi e
successivi interventi di
contenimento della popolazione di cinghiali nell’area del Parco Naturale del Lago
di Candia. Gli scopi che i due Enti intendono perseguire sono due: ridurre i danni inferti
dagli ungulati alle colture agricole nelle aree circostanti al parco,
salvaguardando però le peculiarità
naturalistiche del sito. Per la Provincia l’intesa è stata firmata
dall’Assessore
all’Agricoltura ed alla Tutela della Fauna e della Flora, Marco
Balagna, mentre per l’Atc To1
l’accordo è stato siglato dal Presidente,
Danilo
Piretto.
Il Lago di
Candia comprende un’area umida
fra le più importanti e conservate della Pianura Padana, in cui sono presenti
specie faunistiche e botaniche di grande importanza naturalistica. Il Parco è
circondato da aree agricole, prevalentemente coltivate a mais, che, nel periodo
della semina e della maturazione attraggono gruppi di cinghiali che possono
trovare temporaneo rifugio nel Parco. Gli interventi previsti dall’accordo
saranno realizzati congiuntamente dal personale di vigilanza
dell’area protetta e dai selecontrollori dell’Atc
To1, con tecniche e strumenti a
basso impatto naturalistico: gabbie e recinti foraggiati, altane e
postazioni mobili notturne con faro, eventuali girate con cani limieri nei
periodi lontani dalla nidificazione dell’avifauna. Tutti gli interventi saranno
mirati e graduati in funzione delle effettive necessità evidenziate dai
monitoraggi ripetuti a cadenza periodica.
“Si
tratta di una modalità operativa innovativa per le nostre aree protette. –
spiega l’Assessore
Balagna – Intendiamo contenere la presenza dei cinghiali operando in
stretta collaborazione con gli operatori del territorio, per ridurre i danni alle colture agricole
circostanti, rispettando nel contempo la biodiversità e le valenze
naturalistiche dell’area. Dobbiamo infatti rispettare precise direttive europee
e regionali, che prescrivono la conservazione di un sito naturale che ha un
grande valore naturalistico e sociale per l’intero territorio provinciale. Per
quanto riguarda i siti naturali della Rete Natura
2000, cioè i S.i.c. (Siti
di Interesse Comunitario) e le Z.p.s.(zone
di Protezione Speciale, come nel caso del Parco del Lago di
Candia) sono necessarie particolari cautele, per tutelare le specie protette dalle
Direttive dell’Unione Europea”. Gli interventi devono infatti essere
essere autorizzati dall’Ente gestore e programmati valutandone l’incidenza, in
applicazione della Legge Regionale 19 del
2009 (Testo unico sulla tutela
della biodiversità e delle aree protette). |
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