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Notiziario Marketpress di Martedì 02 Aprile 2013
 
   
  CAMBIAMENTI CLIMATICI O CONFUSIONE DELL’OROLOGIO BIOLOGICO? IL CASO DELL’ASSIOLO “FUORI STAGIONE” INTERESSA GLI SCIENZIATI

 
   
  Nelle scorse settimane a Borgaro Torinese un cittadino ha recuperato quello che pensava essere un piccolo Gufo in difficoltà, portandolo al Centro animali non convenzionali della Facolta di Veterinaria dell´Università di Torino, a Grugliasco. Il Centro è convenzionato con la Provincia di Torino, nell´ambito del progetto “Salviamoli Insieme” per il recupero e la riabilitazione della fauna selvatica in difficoltà. I veterinari del Centro di Grugliasco si sono subito resi conto di avere a che fare non con un Gufo, che è una specie stanziale, ma con un Assiolo, che è un piccolo strigiforme migratore, che può effettivamente essere scambiato per uno dei Gufi che vivono tutto l’anno in Piemonte da chi non è esperto di ornitologia. La singolarità del ritrovamento dell’Assiolo deriva dal fatto che l’arrivo alle nostre latitudini di questo uccello migratore avviene più avanti nella stagione primaverile, normalmente a partire dalla seconda quindicina di aprile. L’anticipo di oltre un mese dell’arrivo nel Nord Italia è un fenomeno che sicuramente interesserà gli ornitologi e sulle cui origini si possono solo fare supposizioni, che vanno dal cambiamento climatico in atto al semplice sfasamento dei ritmi biologici dell’esemplare rinvenuto. Quello che è certo è che nel mese di marzo un Assiolo ha ben poco cibo a disposizione alle nostre latitudini, visto che i grossi insetti di cui si nutre non sono ancora presenti in numero sufficiente. Secondo gli esperti, se non fosse stato trovato e recuperato, il volatile avrebbe avuto probabilità di sopravvivenza assai scarse. Grazie al progetto “Salviamoli Insieme”, dopo un periodo di permanenza presso il Centro animali non convenzionali di Grugliasco, l’Assiolo sarà liberato a fine aprile, quando, con la primavera ormai inoltrata, l’ambiente naturale gli metterà a disposizione il cibo di cui necessita.  
   
 

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