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Notiziario Marketpress di
Martedì 02 Aprile 2013 |
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TRENTO: IL PIANO STRALCIO PER I RIFIUTI INERTI NON PERICOLOSI
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Trento, 2 aprile 2013 - Dopo
l´adozione preliminare dello scorso novembre, il 28 marzo la Giunta provinciale, su indicazione del
presidente Alberto Pacher, ha approvato in via definitiva il Piano stralcio per
la gestione dei rifiuti speciali inerti non pericolosi, provenienti dalle
attività di costruzione e demolizione. Si tratta di un importante strumento per
la gestione del ciclo degli inerti, un gruppo di rifiuti speciali non
pericolosi ma di rilevante quantità. In Trentino, infatti, gli inerti
corrispondono a poco meno del 50% dei rifiuti non pericolosi, mentre le imprese
che svolgono attività di recupero di questi materiali sul territorio provinciale
sono oltre 60.
Il Piano stralcio delinea un sistema integrato di gestione dei rifiuti
da attività di costruzione e demolizione (C&d), privilegiando in via
prioritaria le politiche di recupero e riqualificazione dei materiali inerti in
grado di condurre ad una maggiore tutela del territorio e dell´ambiente,
riducendo le attività di estrazione a monte e il conferimento in discarica a
valle. In provincia di Trento la gestione dei rifiuti derivanti da attività di
demolizione è prossima al milione e mezzo di tonnellate; le modalità di
gestione del rifiuto contemplano le attività di recupero e le attività di
smaltimento. Il recupero rappresenta un passaggio intermedio nell’utilizzo di
una risorsa naturale che, nel corso del tempo, subisce dei trattamenti per
essere nuovamente riutilizzata. Lo smaltimento, invece, rappresenta l’anello
conclusivo e residuale del ciclo di vita di una risorsa. La gestione dei
rifiuti vede un tendenziale aumento dell’attività di trattamento e recupero,
con un tasso di recupero del 73 % nel periodo esaminato. La quota dominante dei
materiali riciclati, circa 80%, è utilizzata nelle opere di costruzione edile e
stradale per la realizzazione di riempimenti, rilevati e sottofondi. Modesta,
meno del 10%, è invece la quantità di materiali utilizzati per altri prodotti
(ad esempio calcestruzzi e conglomerati bituminosi). Dal punto di vista
qualitativo, i dati rilevati, elaborati ed esposti evidenziano la limitata
produzione di materiali con elevate prestazioni tecniche e maggiore valore
economico. Sui dati del sistema produttivo è stato aperto un confronto che ha
visto coinvolti i Dipartimenti provinciali interessati, il Consorzio Estrattivo
Trentino, Confindustria Trento, l’Associazione Artigiani e Piccole Imprese
della provincia di Trento, la Federazione della Cooperazione e il Comitato
Interprofessionale e che ha portato all’elaborazione, in via preliminare alle
misure di piano, delle linee guida e delle norme tecniche per la produzione e
l’impiego dei riciclati inerti nelle costruzioni di opere. Il Piano stralcio
contiene l’indicazione degli interventi di demolizione selettiva delle
costruzioni al fine della riduzione della quantità dei rifiuti prodotti e del
miglioramento della qualità dei rifiuti per ottenere materiale riciclato con
caratteristiche tecniche e ambientali idonee per gli utilizzi, così come
definiti dalle norme tecniche sui riciclati. Aspetto fondamentale ricopre il
controllo dei flussi di materiale al fine di garantire la qualità dei prodotti
riciclati e condurre alla misurazione del tasso di riciclo di ogni singola
opera civile. I campi d’intervento del Piano riguardano inoltre la questione
impiantistica sotto il profilo tecnologico e ambientale; in particolare si
richiama l’applicazione delle linee guida sulla corretta gestione degli
impianti per la produzione dei materiali riciclati e vengono formulati i
criteri di individuazione delle aree idonee o non idonee per la localizzazione
di questa tipologia di impianti. Per quanto riguarda invece le discariche
d’inerti, alla luce degli obiettivi di elevato recupero e qualificazione dei
materiali riciclati e della conseguente riduzione delle quantità di rifiuti da
conferire allo smaltimento finale, non sono previste nuove discariche a livello
provinciale superiori a 300.000 metri cubi. Le discariche per inerti esistenti
rivestono quindi un significato strategico e per tale motivo si tracciano gli
indirizzi per l’aggiornamento, da parte delle Comunità di Valle, della
pianificazione di loro competenza.
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