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Notiziario Marketpress di
Giovedì 04 Aprile 2013 |
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FIRENZE: VIENI A TOCCARE L´ARTE A PALAZZO STROZZI GIOVEDÌ 4 APRILE, ORE 18,30. PRIMO APPUNTAMENTO CON LE VISITE TATTILI
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Firenze, 4 aprile 2013 - La
scultura è l’arte che più si presta a un’esplorazione tattile. Nella grande
mostra di Palazzo Strozzi, che illustra la genesi del Rinascimento a Firenze,
soprattutto attraverso capolavori di scultura, non può mancare un percorso per
conoscere alcune opere attraverso il tatto.
Osservare con le mani è un’esperienza complessa ed emozionante e la
prima Visita tattile in mostra, che si terrà giovedì alle ore 18,30, proporrà
un itinerario interessante per vedenti e non vedenti, incentrato
sull´esplorazione del Dossale d’altare di Pagno di Lapo Portigiani e Michelozzo
del Museo Stefano Bardini di Firenze. Ogni partecipante verrà dotato di un paio
di guanti in cotone con i quali sarà possibile delicatamente toccare l’opera
per poterne apprezzare meglio le forme e la superficie.
Dopo l´esperienza tattile negli spazi espositivi, la visita continuerà
nella Sala Gessi, dove sarà possibile sperimentare con i calchi in gesso
forniti dal Liceo Artistico di Porta Romana.
La Sala Gessi, con le pareti affollate da riproduzioni di opere d’arte
del passato, ricrea fedelmente l’ambiente di studio e di lavoro degli artisti
accademici dell’Ottocento. I gessi che si trovano sui tavoli e sugli scaffali
sono realizzati appositamente per l’osservazione tattile. Sul tavolo al centro
della sala è posizionata una copia in gesso del busto di Marietta Strozzi di
Desiderio da Settignano; l’originale, conservato a Berlino, è attualmente
visibile nell’ultima sala della mostra, accanto a lei c’è inoltre una copia del
Fanciullo che ride, sempre di Desiderio da Settignano, e il bassorilievo con un
Angelo musicante che è una copia da Donatello.
I partecipanti potranno scegliere l’opera che più apprezzano,
avvicinarsi e chiudendo gli occhi iniziare a toccarla con delicatezza, partendo
dall’alto. Passando la mano sui contorni dell´oggetto sarà possibile farsi
un’idea delle dimensioni e della forma. Esplorando poi con maggiore cura, si
potrà far attenzione ai dettagli e al trattamento della superficie.
Una volta terminata l´ osservazione i singoli saranno invitati a
togliere le mani dagli oggetti e tenendo sempre gli occhi chiusi verrà
richiesto di ricostruire mentalmente l’immagine della scultura appena toccata.
Aprendo occhi poi sarà possibile confrontare l’oggetto reale con l’immagine che
si è creata nella mente attraverso il tatto. E´ importante ricordarsi che il
gesso è fragile! le opere vanno toccate con prudenza, così anche gli altri
visitatori le troveranno nelle condizioni originali.
La reputazione di Palazzo Strozzi nel panorama culturale internazionale
è basata in larga parte non solo su ciò che viene mostrato – cioè le opere
esposte – ma sul modo in cui vengono presentate. La definizione dell’approccio
innovativo dei programmi culturali di Palazzo Strozzi è “ascolto visibile”, che
significa portare altre voci negli spazi della cultura, non solo
quelle degli specialisti. Nella mostra La Primavera del Rinascimento
infatti sono presenti i contributi di due personaggi come Jonathan Miller, medico
e regista (vedente ) e di Andrea Bocelli, tenore (non vedente):
Il Punto Di Vista Di Jonathan Miller, Medico E Regista (Vedente)
Mettici Le Mani
Dei nostri sensi il tatto è quello in cui l’azione gioca il ruolo più
importante. Anche se le terminazioni nervose sono invisibili, il fatto che esse
si trovino su una superficie mobile significa che possiamo scegliere come e
quando stimolarle. Le possiamo indurre all’azione afferrando, spostando e
toccando; invece di aspettare che sia il mondo a sfiorarci, possiamo allungare
una mano e provare sensazioni quando noi lo vogliamo. Il tatto e tutto ciò che
è tattile, reale o solo suggerito, è considerato sempre più importante per
capire il modo in cui l’arte del Rinascimento, e la scultura in particolare, veniva
recepita e soprattutto prodotta.
Occhi Puntati
Come si spiegano la frequenza e l’attenzione con cui guardiamo quello
che stiamo facendo? Il fatto è che senza l’aiuto della vista le nostre azioni
produttive sarebbero incerte, inefficienti e in alcuni casi francamente
inconcepibili. Il motivo per cui ora io riesco ad allacciarmi le scarpe a occhi
chiusi è dovuto al fatto che a suo tempo ho imparato guardando quello che stavo
facendo e mi sono familiarizzato con le sensazioni tattili e muscolari associate
con l’esperienza visiva di compiere l’azione in modo corretto. Il problema è
che, circondati come siamo di solito da modelli che non abbiamo l’opportunità
di memorizzare, siamo costretti a improvvisare le nostre azioni sulla base di
ciò che riusciamo a vedere. E di fatto la maggior parte delle nostre azioni
riuscite richiede un continuo esercizio di attenzione visiva.
Jonathan Miller, medico e regista
Il Punto Di Vista Di Andrea Bocelli, Tenore (Non Vedente)
La visione oculare è trionfo della simultaneità e della sintesi, offre
un quadro d’insieme, magari con la sua dose d’ingannevolezza, ma dal vantaggio
immediato, mentre il tatto (e l’udito, a supporto) propone selezioni, tasselli
da comporre. E l’immagine non è data: è piuttosto l’esito di un’esplorazione,
carnale e metafisica. L’immagine tattile ha il pregio di non poter essere
subìta. Viene, viceversa, raccolta, frutto di un’avventura straordinariamente
coinvolgente e protagonistica. Il non vedente, potenzialmente, ha una chiave
d’accesso più elaborata dell’immagine, ha l’immaginazione: un rapporto
ispirato, “artistico” con il mondo oggettuale, e forsanche meno ipocrita,
perché accetta ciò che il vedente fa fatica ad ammettere, ovverosia che non
esiste una realtà oggettiva, che si vede solo ciò che si vuol vedere.
L’immagine tattile viene contemplata nella mente, non come un fotogramma o un
quadro, piuttosto, come una poesia. Anche il non vedente può, intensamente,
profondamente riconoscere il valore di un oggetto, può godere della bellezza e
dell’armonia di un’opera d’arte. L’indicazione di “diversa abilità”, in questo
caso, non è una delle tante circonlocuzioni in odore d’ipocrisia… L’immagine
tattile è solo un “diverso modo” di guardare.
Andrea Bocelli, tenore
Questo speciale percorso si concluderà nella Sala Lettura, il luogo
della mostra che invita a rilassarsi, leggere, riflettere e condividere le
idee. Ha l’aspetto di un vero e proprio studiolo (lo studio di un collezionista
del Rinascimento) e il visitatore troverà alcune statuette di bronzo da poter
toccare.
Alcuni studiosi del Rinascimento sostengono che molte statuette in
bronzo dell’epoca furono create con lo scopo di essere possedute e tenute in
mano dai collezionisti. La comprensione dell’estetica tattile è un lavoro
ancora tutto da fare, ma studi recenti condotti da Joaneth Spicer e dai suoi
colleghi del Walters Art Museum di Baltimora, insieme ai neuroscienziati della
Johns Hopkins University, fanno pensare che la fascinazione estetica esercitata
dai bronzi rinascimentali si basi su molti fattori interconnessi tra cui la
forma, il peso e la consistenza. Questo rafforza l’idea che le mani abbiano i
propri criteri di bellezza, non collegati direttamente agli aspetti visivi
della scultura.
Le opere a disposizione del pubblico saranno copie in bronzo di
esemplari di arte antica e rinascimentale. Sul tavolo al centro della sala si
trovano due Centauri di epoca romana, e una copia del Putto con delfino del
Verrocchio, a disposizione per l´esplorazione tattile mentre l´unica opera che
può anche essere sollevata per essere presa in mano è la copia raffigurante
Giunone, di Giovanni Bandini. La Fondazione Palazzo Strozzi desidera
ringraziare la Galleria Frilli per il generoso prestito delle opere esposte in
questa sala.
I prossimi appuntamenti con le visite tattili saranno: Giovedì 2 maggio
2013; Giovedì 6 giugno 2013; Giovedì 4 luglio 2013.
Prenotazione obbligatoria. L’attività è gratuita con il biglietto di
ingresso alla mostra. Max 10 partecipanti. Prenotazioni: Sigma Csc:
lunedì-venerdì 9.00-13.00, 14.00-18.00, tel. +39 055 2469600, fax +39 055
244145, prenotazioni@cscsigma.It Info: edu@palazzostrozzi.Org
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