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Notiziario Marketpress di
Martedì 09 Aprile 2013 |
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PARMA: L’AGRICOLTURA? UN PRESIDIO PER LA MONTAGNA IN UN BANDO OLTRE 2,2 MILIONI DI EURO PER LE AZIENDE AGRICOLE DELLE ZONE MONTANE. DOMANDE FINO AL 15 MAGGIO.
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Parma – L’agricoltura in montagna? Un baluardo di difesa territoriale e
ambientale. Un baluardo da sostenere e aiutare, per questa sua funzione
strategica ma non solo. È a questo che punta il bando per la richiesta di
contributi a favore delle aziende agricole delle zone montane, approvato nei
giorni scorsi dalla giunta provinciale ai sensi della Misura 211 del Programma
rurale integrato provinciale (Prip). La scadenza per la presentazione delle
domande è fissata al 15 maggio.
La Provincia ha ritenuto di mettere a disposizione dei beneficiari la
somma di 2.201.000 euro, che consentiranno, con molta probabilità, di
finanziare tutte le domande che saranno presentate e che risulteranno
ammissibili.
“Sono contributi secondo noi importanti, che testimoniano l’attenzione
all’agricoltura di montagna e al suo valore, quello di un autentico baluardo di
difesa territoriale e ambientale: le aziende agricole sono presidi territoriali
notevolissimi”, ha detto nella presentazione di oggi in piazza della Pace il
vice presidente della Provincia Pier Luigi Ferrari, che ha parlato di un ruolo
delle aziende agricole anche nella prevenzione del dissesto idrogeologico: “Noi
oggi paghiamo le conseguenze di un abbandono degli abitanti della montagna e
soprattutto degli imprenditori agricoli e forestali, che non essendo più a
presidiare il territorio non effettuano quelle piccole-grandi operazioni di
difesa che sono importantissime. La difesa del territorio, infatti, viene
realizzata grazie alle aziende agricole che sul territorio operano. Mi auguro
che questo contributo venga apprezzato – ha aggiunto Ferrari - a significare
che si può davvero pensare a un rilancio, ma a una condizione: che in montagna
ci sia la gente, che rimangano gli operatori agricoli e forestali. È una sfida
grande ma che si può vincere”.
Obiettivi del bando, elaborato come negli anni scorsi insieme alle
Comunità Montane, sono appunto quelli di mantenere viva l’agricoltura nelle
aree svantaggiate montane e collinari, aree nelle quali la prosecuzione dell’attività
agricola risulta elemento indispensabile per tutelare l’ambiente e gli spazi
naturali, di contrastare l’abbandono dei terreni e il dissesto idrogeologico
con evidenti ricadute positive su tutto il territorio provinciale. Il bando
contribuirà inoltre a compensare il deficit di reddito a carico degli
agricoltori che esercitano la propria attività nelle aree montane
caratterizzate da svantaggi naturali.
“Rimanere in queste zone vuol dire assicurare ricadute importanti per
tutta la provincia, perché solo gli agricoltori possono fare i piccoli
interventi che poi evitano gli smottamenti”, ha osservato Vittorio Romanini del
Servizio Agricoltura della Provincia. “Con questi bandi abbiamo messo a
disposizione nel settennio, per la misura 211, 12 milioni di euro. E questo ci
ha consentito di dare circa 5mila contributi: crediamo che sia stato un
intervento molto importante a tutela dell’agricoltura e della montagna”.
Dei contributi possono beneficiare gli imprenditori agricoli, di età
inferiore a 65 anni, titolari di un’area di almeno 5 ettari di superficie
agricola utilizzata (Sau). Nel concorrere al bando, l’imprenditore si impegna a
mantenere l’attività agricola per i 5 anni successivi alla presentazione della
domanda.
L’aiuto concesso per ettaro di superficie coltivata è diversificato in
funzione del tipo di coltura praticata:per fruttiferi, orti, frutti minori,
piante officinali sostegno massimo di 150 euro/ha, per ulivo, castagno da
frutto, vite 100 euro/ha, per praticoltura avvicendata + zootecnia 200 euro/ha,
per pascolo prato permanente + zootecnia 150 euro/ha, per seminativi 150
euro/ha, per praticoltura avvicendata e pascolo prato permanente di montagna
100 euro/ha.
Le domande di contributo possono essere presentate fino al 15 maggio
2013 attraverso l’apposita modulistica scaricabile dal sito di Agrea
http://agrea.Regioneemilia-romagna.it, rivolgendosi preferibilmente ad un
Centro di assistenza agricola autorizzato (Caa).
Per eventuali chiarimenti ci si può indirizzare direttamente al
Servizio Agricoltura e Risorse naturali della Provincia in piazzale Barezzi 3
(Francesco Rozzi, tel. 0521 931508) oppure si può andare sul web agli indirizzi
www.Provincia.parma.it e www.Agriparma.it.
Alla conferenza hanno partecipato anche il dirigente del
Servizio Agricoltura Antonello Barani e Francesco Rozzi del Servizio
Agricoltura.
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