|
|
|
|
|
|
|
Notiziario Marketpress di
Martedì 09 Aprile 2013 |
|
|
|
|
|
LOMBARDIA: CODICE ROSSO: EMERGENZA IMMEDIATA
|
|
|
|
|
|
Milano, 9 aprile 2013 – Nel corso della conferenza stampa tenutasi
ieri mattina presso la sede milanese della federazione, le dodici
associazioni territoriali di Confindustria Lombardia, con il sostegno di Ance
Lombardia, hanno lanciato un forte allarme sulla tenuta del sistema produttivo
e sociale della regione.
In un contesto in cui la produzione industriale ha subito un calo del
3,7% e i consumi interni si sono contratti del 3,2% rispetto al 2011 (dato
Prometeia), i rappresentanti delle 19.000 imprese lombarde hanno deciso di ribadire
con la massima enfasi quanto affermato dal Presidente Squinzi sull’urgenza di
dare al Paese un Governo stabile – superando i veti ideologici in atto - che
metta al centro i temi della crescita e prenda immediatamente decisioni
concrete.
“E’ necessario che tutti, specialmente chi ha responsabilità politiche,
prendano davvero coscienza del momento drammatico – ha dichiarato Alberto
Barcella, Presidente di Confindustria Lombardia - Il tasso di disoccupazione ha raggiunto il
7,9%, arrivando a toccare il 25% (dati Istat) per quanto riguarda la componente
più giovane e l´utilizzo della Cassa integrazione nelle sue diverse forme è
aumentato del 7,5% (dato Inps). Il credito al settore produttivo si è ridotto
del 4,9% (dato Bankitalia, agosto 2012) e il sistema dei confidi è sfiancato
dal sostegno ai bisogni di liquidità delle imprese e dall’ aumento delle
sofferenze”.
“Se anche la parte più rappresentativa e avanzata del Paese, la
Lombardia, mostra sintomi così gravi – ha continuato Barcella - non si può perdere
un solo minuto per intervenire in maniera concreta”
Due sono i piani d’azione richiesti dal mondo delle imprese: uno per
gestire l’emergenza - sul quale agire immediatamente e con decisione – l’altro
per garantire una crescita duratura, da progettare con coerenza e costanza, che
possa condurre ad un vero e proprio “riscatto nazionale”.
Il piano per gestire le emergenze riguarda - in primis - lo sblocco dei
debiti pregressi della P.a., un provvedimento la cui attuazione, come richiesto
fortemente da Confindustria, deve garantire modalità semplici, efficaci e
vincolanti, evitando negligenze e comportamenti dilatori. Di fondamentale
importanza anche il reperimento delle risorse necessarie a finanziare la cassa
in deroga e il sostegno ai confidi, per agevolare l’accesso al credito delle
imprese.
“Gli impegni presi dal Presidente Maroni di mettere allo studio la
possibilità di anticipare i fondi necessari per il finanziamento della cassa in
deroga e di attuare lo smobilizzo dei crediti delle Pmi verso gli enti locali
lombardi – è intervenuto Barcella - dimostrano che il Governo Regionale, oggi
nostro unico riferimento amministrativo certo e operativo, può ben fare la sua
parte e svolgere la sua funzione essenziale di supporto alle imprese operando
sia verso lo Stato centrale che verso le altre amministrazioni locali. Ma, con
opportune riallocazioni di bilancio, attuando le semplificazioni e le
sburocratizzazioni e grazie alle opportunità offerte dai Fondi e dalle
Istituzioni europee, può fare molto di più”
“Bisogna inoltre proseguire con
accanita determinazione nella realizzazione delle infrastrutture già avviate –
ha continuato Barcella - garantendo la prosecuzione delle opere che si trovano
in fase di stallo, minacciando anche il successo di Expo 2015, spesso non solo
per mancanza di fondi ma anche per i vincoli posti dal patto di stabilità
interno. Anche qui il supporto regionale, magari con l’intervento di
Finlombarda, potrebbe svolgere un ruolo determinante”.
Durante la conferenza stampa sono inoltre emerse alcune delle tematiche
che tutto il sistema di Confindustria è impegnato ad affrontare:
- scongiurare i negativi effetti che deriverebbero, nei prossimi mesi,
dall’innalzamento al 22% dell’aliquota ordinaria Iva, dall’aumento delle
addizionali locali all’Irpef, dell’Imu sugli immobili industriali e dall’introduzione
della Tares, soltanto rimandata, che costerà di più rispetto alla precedente
tassa raccolta rifiuti
- ridurre il cuneo fiscale sul lavoro
- rivedere i meccanismi della cosiddetta Riforma Fornero per
contribuire, sul piano normativo, a ricreare condizioni favorevoli alla ripresa
dell´occupazione.
Tutti i Presidenti hanno poi ribadito che l’appuntamento di Torino del
12 e 13 aprile “Un’italia industriale in un’Europa più forte” sarà l’occasione
per ribadire le urgenze e le necessità delle imprese in un quadro più ampio e
condiviso di interesse nazionale ed europeo e per declinare le proposte e le
soluzioni possibili per l’immediato futuro.
|
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|