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Notiziario Marketpress di
Martedì 09 Aprile 2013 |
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AMIANTO: IL PIANO NAZIONALE DEVE ESSERE OPERATIVO DA SUBITO
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Torino, 9 aprile 2013 - “Il
piano nazionale sull´amianto deve essere operativo e strategico, seppure
viviamo in un momento difficile dal punto di vista economico e finanziario”: è
l´opinione espressa da Ugo Cavallera, assessore regionale alla Sanità e alle Politiche
sociali, durante la presentazione del piano, svoltasi l’8 aprile a Casale
Monferrato alla presenza del ministro Renato Balduzzi, e di numerosi e
qualificati relatori.
“E’ vero, non è possibile avere tante risorse - ha sostenuto Cavallera
- ma è fondamentale poterne disporre per interventi non più rinviabili. Come
Regione Piemonte abbiamo interessato il comando generale della Guardia di
Finanza affinché, nell´ambito della ricerca dei cespiti aggredibili per le
provvisionali immediatamente esecutive, vengano condotti accertamenti anche
all´estero. Occorre infatti agire in modo coordinato tra tutti i soggetti
coinvolti. Siamo anche disponibili ad un dialogo continuo con le associazioni,
affinchè si utilizzino nel modo migliore le risorse per la ricerca".
L’assessore ha anche ricordato il ruolo della Consulta
tecnico-scientifica, organismo che si è insediato nel novembre scorso e che può
svolgere una parte importante per assicurare ai cittadini la corretta
informazione e prevenzione e contribuire a tenere alta l’attenzione su un tema
di grande rilevanza per la popolazione, ed ha assicurato la massima
collaborazione della Regione, dell’azienda ospedaliera di Alessandria, dell’Asl
di Alessandria e del Centro Amianto di Casale Monferrato.
“Con la rete della ricerca costituita dal ministro - ha concluso
Cavallera - occorrerà attivare il progetto presentato in sede locale,
garantendo lo stretto raccordo con i referenti accademici, per ottenere la
massima sinergia. Per dare attuazione a questo obiettivo, provvederemo a
convocare la Consulta tecnico- scientifica”.
Il Piano nazionale amianto è diviso in tre macroaree che riguardano la
tutela della salute, la tutela ambientale, la sicurezza del lavoro e tutela
previdenziale. Tra i principali obiettivi figurano il miglioramento della
conoscenza epidemiologica dei fenomeni e delle loro dimensione sul territorio
nazionale anche coinvolgendo gli altri Paesi dell´Unione europea, della qualità
di valutazione del rischio e la sorveglianza sanitaria, della conoscenza della
suscettibilità individuale alle diverse patologie asbestosi correlate e delle
capacità di diagnosi precoce anche con la costituzione di banche di campioni
biologici e l´identificazione di marcatori biologici di diagnosi precoce,
mettendo sempre in rete le risorse scientifiche disponibili nei diversi stati
membri. Il piano prevede inoltre l´attivazione di percorsi di cura e
riabilitazione anche mirati al sostegno psicologico.
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