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Notiziario Marketpress di
Martedì 09 Aprile 2013 |
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DUE MILIONI DI DOLLARI PER LA SCIENZA DALLA FONDAZIONE ARMENISE-HARVARD IL RITORNO DI DUE GIOVANI RICERCATORI ALL’IFOM E ALL’UNIVERSITÀ DI PAVIA
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Boston-Firenze, 9 aprile 2013. La squadra di
ricercatori finanziati dalla Fondazione
Armenise-harvard attraverso il programma Career Development Award si ingrandisce
e conta adesso 18 preziosi elementi. Stabiliranno infatti in Italia i loro
laboratori altri due scienziati, Vincenzo Costanzo, che si trasferirà
dal London Research Institute all’ Ifom (Istituto Firc
di Oncologia Molecolare) di Milano,
e Federico Forneris, che dall’Università di Utrecht arriverà
all’Università di Pavia.
Vincenzo
Costanzo
avvierà il programma di ricerca Metabolismo
del Dna
all’Ifom,
l’Istituto Firc di Oncologia Molecolare dedicato
allo studio dellaformazione e dello sviluppo dei tumori a livello molecolare,
nell´ottica di un rapido trasferimento dei risultati dal laboratorio alla
pratica diagnostica e terapeutica. Il laboratorio che dirigerà Costanzo accoglie
una delle più grandi sfide della ricerca biomedica contemporanea: studiare il
ruolo di proteine essenziali coinvolte nella stabilità del genoma e nel
metabolismo del Dna.
Le cellule
rispondono al danno del Dna attivando un processo biologico conosciuto come
risposta al danno del Dna. I difetti in questa risposta possono dar luogo a
instabilità genomica, ossia l’incapacità di mantenere una corretta struttura del
Dna, una caratteristica tipica delle cellule tumorali.
La stragrande
maggioranza delle proteine coinvolte nella risposta al danno al Dna è implicata
anche in sindromi genetiche dai sintomi estremamente diversi ma accumunate da
un’unica caratteristica: l’elevata suscettibilità all’insorgenza dei
tumori.
Le
attuali ricerche di Costanzo puntano a scoprire i ruoli molecolari giocati dai
fattori di risposta al danno del Dna nel metabolismo del Dna dei vertebrati nei
vari aspetti del ciclo cellulare, replicazione e riparazione del Dna. A questo
scopo Costanzo applicherà un approccio multidisciplinare, avvantaggiandosi in
particolare di sistemi in vitro
ricavati da estratti acellulari, dall’analisi con spettrometria di massa dei
circuiti di interazione proteina-proteina, di tecniche basate su anticorpi, e su
avanzate tecniche di imaging come la
microscopia elettronica e atomic force
microscopy per l’analisi della struttura del genoma.
Le
ricerche di Costanzoverranno elaborate alla luce di studi comparativi con
cellule umane e integrate da analisi metaboliche e di sviluppo al fine di capire
il ruolo del metabolismo dei geni del Dna in aspetti più ampi della fisiologia
cellulare. Questi studi porteranno a determinare la funzione biologica e
biochimica dei geni coinvolti in processi essenziali che quando non funzionano
correttamente sono responsabili dello sviluppo di cellule tumorali.
In Ifom
Vincenzo Costanzo raggiungerà Stefano Casola che nel 2006 ha impiantato qui il
suo laboratorio di Immunologia
Molecolare e Biologia dei Linfomi. Per Costanzo si tratterà di un ritorno in
Italia sui generis: in Ifom troverà
infatti una stimolante comunità scientifica costituita per il 25 % da
ricercatori stranieri, provenienti da 27 Paesi.
Federico Forneris, biologo strutturale, installerà il
laboratorio Armenise-harvard di
Neurobiologia Strutturale presso il Dipartimento di Biologia e Biotecnologie “Lazzaro
Spallanzani” all’Università di Pavia per studiare importanti meccanismi
molecolari di comunicazione intercellulare.
“Per la seconda volta, grazie alla Fondazione
Armenise-harvard – dichiara il rettore dell’Università di Pavia Angiolino Stella -
rientra a Pavia un giovane e brillante scienziato impegnato in progetti
di biologia molecolare. Quello della Fondazione Armenise-harvard è un esempio di
straordinaria lungimiranza e per tutti noi un’iniezione di fiducia sia nelle
capacità dei giovani sia nella potenzialità di ricerca delle Università
italiane, in questo caso dell’ateneo pavese e della sua ricerca
interdisciplinare”.
“Il rientro in Italia di giovani
ricercatori di comprovata qualità, come i vincitori del programma
Armenise-harvard Career Development Award, sono una vera boccata di ossigeno per
le università italiane – dichiara il proRettore alla ricerca
dell’Ateneo pavese Antonio Torroni
-
Non solo per le competenze, l´entusiasmo e i finanziamenti internazionali
che portano o che possono attrarre, ma anche, e forse soprattutto, per il
segnale positivo e di speranza nel futuro che viene lanciato ai nostri giovani
(e anche ai meno giovani) che fanno ricerca o che semplicemente amano la ricerca
scientifica.”
Nella sua ricerca Forneris integra
diverse tecniche sperimentali (biologia molecolare e strutturale, biochimica e
biofisica) per la caratterizzazione molecolare di complessi multiproteici
el’interpretazione del loro ruolo biologico. Affascinato dall’intricato
meccanismo della formazione delle sinapsi, Forneris ha pianificato la sua futura
ricerca nel campo della biologia molecolare delle sinapsi, in particolare delle
giunzioni neuromuscolari.
La nostra
capacità di muoverci e respirare dipende da connessioni sinaptiche che
trasmettono impulsi elettrici e chimici tra cellule nervose e muscoli: le
giunzioni neuromuscolari. Negli ultimi trenta anni queste giunzioni sono state
oggetto di molti studi che hanno permesso l’identificazione di molte delle
molecole proteiche responsabili dei processi di formazione di queste particolari
sinapsi. Si è anche compreso che il loro malfunzionamento porta a una varietà di
malattie dette sindromi miasteniche. Un’importante malattia cronica autoimmune
associata alle giunzioni neuromuscolari è la miastenia gravis che causa severa
disabilità e colpiscecirca 15-20 persone su 100.000. Purtroppo, ad oggi si
conosce ancora davvero poco circa i diversi processi che determinano la
formazione di una sinapsi neuromuscolare funzionale e come questa permetta il
trasferimento dei messaggi dai neuroni ai muscoli. Alcune proteine fondamentali
per questi processi sono state identificate solo negli ultimi anni, e non ne
esiste ancora una caratterizzazione molecolare
dettagliata.
Forneris
userà diverse tecniche sperimentali per investigare a livello molecolare le
relazioni struttura-funzione tra vari ligandi e dei recettori sinaptici, e ne
studierà il ruolo nei processi che portano alla formazione e alla
stabilizzazione dellegiunzioni neuromuscolari. I dati generati da questo
progetto forniranno un contributo sostanziale a futuri programmi di ricerca
orientati all’identificazione di molecole potenzialmente capaci di contrastare
gli effetti di molte disfunzioni neuromuscolari (incluso la miastenia gravis),
con importanti conseguenze sulla qualità di vita dei pazienti affetti da
questepatologie.
All’università di
Pavia Federico Forneris incontrerà Rosangela Sozzani, che nel 2012 ha aperto il
suo laboratorio di Fisiologia Vegetale presso il Dipartimento di Biologia e Biotecnologie “Lazzaro
Spallanzani”. |
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