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Notiziario Marketpress di Mercoledì 10 Aprile 2013
 
   
  BIODERMA - FOTOPROTEZIONE PER TUTTI, MA A CIASCUNO LA SUA: UNA LINEA COMPOSTA DA 30 PRODOTTI PER RISPONDERE ALLE DIVERSE ESIGENZE DELLA PELLE

 
   
  L’incidenza dei tumori cutanei è andata progressivamente aumentando in tutto il mondo e sono 9000 i nuovi casi ogni anno nel nostro Paese. Ciò è imputabile ad un cambiamento delle abitudini di vita e ad un aumento dell’esposizione alle radiazioni ultraviolette, sia di tipo naturale che artificiale. Le campagne informative sull’impiego dei prodotti di fotoprotezione non sembra abbiano portato i risultati auspicati. “Anni di comunicazione sulla fotoprotezione hanno portato a pensare che bastasse la sommaria applicazione di una crema per ritenere di aver fatto quanto necessario per proteggere la pelle dal sole” - afferma Piergiacomo Calzavara Pinton, Direttore della Clinica Dermatologica degli Spedali Civili di Brescia intervenendo ad un incontro promosso da Bioderma. Ma allora dov’è l’errore? “Intanto la scelta della protezione, prosegue l’esperto: i prodotti di foto-protezione devono essere fotostabili, ovvero la loro capacità di protezione non deve variare anche se esposti ad alte temperature, come può essere quella di una spiaggia; devono essere resistenti all’acqua, per ovvie ragioni, devono essere formulati con una galenica che ne consenta la migliore applicazione sulla pelle, devono essere piacevoli per incentivarne l’uso ripetuto, devono proteggere sia dai raggi Uva che dai raggi Uvb. A queste caratteristiche vanno aggiunte le modalità di utilizzo: i solari vanno applicati prima dell’esposizione al sole e l’applicazione va rinnovata spesso, circa ogni due ore, perché il sudore, il bagno in mare oppure il semplice contatto con i teli da mare rimuovono parte del prodotto”. Interessanti le formule che proteggono e contemporaneamente intensificano l’abbronzatura perché incentivano ad applicazioni ripetute. Con questo obiettivo è stato studiato Photoderm Bronz brume, l’ultimo nato della linea Bioderma, da maggio in farmacia, una formulazione in olio secco che, stimolando la produzione di melanina (da parte dei melanociti), svolge una doppia azione: garantisce un’alta protezione e intensifica e prolunga l’abbronzatura. Quindi più applicazioni di Photoderm Bronz brume più protezione dai danni solari e più intensa abbronzatura. “Ma bisogna anche ricordare - prosegue Calzavara Pinton - che è inutile proteggere i singoli nevi che, peraltro, avendo sviluppato la tipica colorazione nera, sono già protetti. Chi presenta un’estesa mappatura di nevi deve proteggere tutta la pelle. Ma ancora, i solari devono essere applicati in dosi generose e non in strato sottile. Infine, la fotoprotezione non è il passaporto che consente un’esposizione illimitata al sole. Restare protetti all’ombra è un modo per beneficiare degli effetti positivi del sole evitando quelli negativi”. Come detto, la crema solare va messa e rimessa durante l’esposizione al sole e va applicata in dosi adeguate, l’ultimo suggerimento del dermatologo quindi è quello di acquistare prodotti in confezioni grandi, possibilmente i 400 grammi. “Se si ha un tubetto piccolo si tenderà a risparmiare sul solare utilizzandone delle dosi non sufficienti, diversamente, la confezione famiglia, incentiverà ad un uso più appropriato, oltre ad essere ovviamente più economica” la considerazione dell’esperto. Inoltre, ogni persona deve scegliere il prodotto più adatto alle proprie esigenze: la linea Photoderm di Bioderma, con le sue 30 diverse opzioni, offre una gamma completa di prodotti per ogni diversa esigenza e aiuta a prevenire la riacutizzazione delle malattie della pelle provocata dalle radiazioni Uv. Non va dimenticato infatti che sono circa 4 milioni di uomini e donne che, a livelli diversi di gravità, devono quotidianamente fare i conti con acne, rosacea, dermatite atopica e diversi tipi di problemi della pelle. “Spesso non si considera che per molte persone anche la sola esposizione al sole può rappresentare un problema. Contrariamente a quanto si crede, i raggi solari tendono a peggiorare alcune condizioni, come la rosacea o le manifestazioni dell’acne e, a volte, i filtri solari possono scatenare reazioni in chi, per esempio, ha una pelle atopica (secchezza estrema) o allergica”, aggiunge Piergiacomo Calzavara-pinton che ha condotto studi sull’efficacia di Photoderm Ar nella prevenzione della riacutizzazione della rosacea. I prodotti di fotoprotezione Bioderma rispondono ai criteri dei solari di seconda generazione caratterizzati dall’azione sinergica tra i filtri e il sistema “Cellular Bioprotection”, complesso attivo di ectoina e mannitolo - la prima ad azione protettiva sulle membrane cellulari dell’epidermide, il secondo con azione anti-radicali liberi - che garantisce elevata fotoprotezione in superficie e protezione biologica in profondità nel derma. “Nei moderni solari, oltre ai principi attivi filtranti o riflettenti possono essere contenute sostanze che hanno il compito di proteggere le cellule epidermiche dal danno provocato dai raggi solari. Si possono associare complessi antiossidanti, che contribuiscono a ridurre il danno provocato dallo stress ossidativo e dai radicali liberi a livello cutaneo: infatti, oggi si ammette che una gran parte dei danni cellulari provocati dai raggi Uv, soprattutto dagli Uva, è dovuta alla liberazione di sostanze tossiche per la cellula e particolarmente reattive, i radicali liberi. Alcuni solari contengono sostanze che proteggono e stabilizzano le membrane cellulari, come ad esempio l’ectoina elemento tratto da alcuni batteri che sopravvivono nel deserto e in zone molto soleggiate e aride e che li protegge da condizioni estreme”, conclude l’esperto  
   
 

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