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Notiziario Marketpress di Mercoledì 10 Aprile 2013
 
   
  UE: RELAZIONE SUI PROGRESSI REGISTRATI DALLA STRATEGIA PER LA REGIONE DANUBIANA: UNA BUONA PARTENZA MA ADESSO È TEMPO DI METTERE UNA MARCIA IN PIÙ

 
   
  Bruxelles, 10 aprile 2013 - La Commissione europea ha pubblicato la prima relazione sui progressi realizzati nell’ambito della Strategia europea per la Regione danubiana a due anni dal suo avvio. La relazione dà atto di importanti risultati per quanto concerne la soluzione ai problemi legati alla carenza di collegamenti dei trasporti, alla mancanza di competitività, all’inquinamento e alla criminalità. La macroregione danubiana è composta di 14 paesi, 8 dei quali sono Stati membri dell’Ue. La relazione illustra come, grazie a diversi progetti e iniziative comuni, questi paesi siano già riusciti a istituire un sistema concreto di cooperazione. La relazione della Commissione sollecita però i governi dei paesi danubiani a dar seguito ai loro impegni politici attribuendo alla Strategia un carattere prioritario in tutti i pertinenti ambiti politici. Ed esorta anche gli 8 Stati membri coinvolti, nonché la Croazia, a incorporare la Strategia nei loro piani relativi alla prossima generazione di programmi condotti all’insegna della politica regionale per il periodo 2014-2020. Johannes Hahn, Commissario Ue responsabile per lo sviluppo regionale, ha affermato: “Abbiamo fatto un’ottima partenza. La Strategia per la Regione danubiana dimostra già che, operando di concerto, possiamo ottenere un impatto molto maggiore che se tentassimo di affrontare i problemi in modo isolato. Dobbiamo ora fare un salto di qualità. Per i 14 paesi interessati la cooperazione non può limitarsi a pie intenzioni o a belle parole. Auspico che le priorità della Strategia per la Regione danubiana vengano inserite nella nostra prossima programmazione dei Fondi regionali e siano radicate a fondo nelle priorità nazionali, regionali e locali in ciascuno dei paesi interessati. La Strategia dovrebbe ispirare tutti gli ambiti politici pertinenti cui andrebbero attribuite strutture di sostegno politicamente stabili e adeguatamente finanziate.” La relazione si concentra sui progressi concreti realizzati nei quattro ambiti chiave della Strategia: collegare la Regione Danubiana, proteggere l’ambiente, portare la prosperità e rafforzare la Regione danubiana. La relazione conferma che la Strategia per la Regione danubiana è servita a porre in atto una preziosa struttura di lungo periodo per la cooperazione e ha generato un chiaro impegno politico tra i partner. La relazione delinea raccomandazioni chiare per il futuro: essa invita gli Stati membri dell’Ue ad incorporare la Strategia nella nuova generazione di programmi di politica regionale per il periodo 2014-2020. Essa sollecita i governi a fare un uso efficiente e combinato dei finanziamenti disponibili, vale a dire dei Fondi strutturali e d’investimento europei nonché di Orizzonte 2020, Cosme e del Meccanismo per collegare l’Europa. Essa invita i 14 paesi coinvolti a fare in modo di disporre a livello nazionale di strutture adeguatamente finanziate e dotate di personale sufficiente per assicurare la realizzazione delle priorità della Strategia per la Regione danubiana. Essa esorta i governi dell’Ue a far valere gli obiettivi della Strategia per la Regione danubiana nelle pertinenti riunioni settoriali del Consiglio dei ministri (ad esempio quelle cui presenziano i ministri dei trasporti, dell’ambiente, della ricerca e dell’interno dell’Ue). La relazione dà rilievo a diversi nuovi progetti e indica come la Strategia stia dando impulso alle iniziative esistenti grazie alla collaborazione e alla messa in comune dei finanziamenti. Ciò contribuisce all’agenda Ue per la crescita di lungo periodo “Europa 2020”. Collegare la Regione danubiana - (Infrastrutture di trasporto/energia sostenibile/cultura e turismo) - La Dichiarazione sulla manutenzione dell’idrovia danubiana è stata adottata dai ministri dei trasporti della Regione danubiana nel giugno 2012. È stato stipulato un Accordo chiave sulla navigabilità tra la Romania e la Bulgaria. La Strategia ha accelerato il completamento del ponte Calafat-vidin che collega la Romania e la Bulgaria, che è soltanto il secondo ponte su tutta la sezione della frontiera fluviale lunga 630 km. Si registrano nuovi progetti di ricerca su imbarcazioni innovative, come il progetto News per rinnovare la flotta Danubiana. Il Progetto per l’interconnessione della rete del gas Bulgaria-serbia sta facendo passi avanti e servirà a collegare l’area del Baltico ai Mari Adriatico, Egeo e Nero. Proteggere l’ambiente nella Regione danubiana - (Qualità dell’acqua, rischi ambientali/conservazione della biodiversità) - Nell´ambito del Progetto contro i rischi d’inondazione del Danubio 8 paesi danubiani hanno in comune basi dati e una mappatura delle inondazioni. La task force per lo storione del Danubio si occupa di assicurare la presenza nel fiume di popolazioni di questo pesce importante che siano in grado di perpetuarsi. Portare la prosperità nella Regione danubiana - (Capacità di ricerca/istruzione/tecnologia dell’informazione/competitività delle imprese) - Il Forum degli imprenditori della Regione danubiana, coordinato dalla Camera di commercio austriaca, coinvolge più di 300 Pmi e promuove i collegamenti con gli istituti di ricerca e le università. Il Fondo per la ricerca e l’innovazione nella Regione danubiana prende le mosse dall’esperienza del programma Bonus realizzato nella macroregione del Mar Baltico. Una Dichiarazione congiunta di tutti i 14 ministri della ricerca della Regione danubiana è stata firmata a Ulm, Germania, il 9 luglio 2012. Rafforzare la Regione danubiana - (Capacità istituzionale/cooperazione nella lotta contro la criminalità organizzata) - Approfondire la cooperazione tra le autorità di pubblica sicurezza della Regione danubiana: si tratta di un’iniziativa avviata dagli stessi direttori della polizia per migliorare gli interventi contro la criminalità fluviale (compresa la criminalità organizzata) e creare una piattaforma di enforcement transnazionale. Si segnala inoltre il Progetto di analisi della minaccia condotto nell’ambito di Europol per la Regione danubiana.  
   
 

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