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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 10 Aprile 2013 |
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LA CALABRIA HA SIGLATO L’ACCORDO DI PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA CON I COMUNI SOGGETTI A SPOPOLAMENTO DEL TERRITORIO CATANZARESE
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Catanzaro, 10 aprile 2013 - È
stato sottoscritto ieri mattina a Catanzaro l’accordo di
programmazione negoziata tra l’assessore regionale al bilancio e alla
programmazione nazionale e comunitaria Giacomo Mancini e il partenariato di
progetto del Pisl “Il paese che non c’è”, rappresentato dal sindaco Giuseppe
Pitaro del comune capofila Torre di Ruggiero. Per contrastare lo spopolamento
dei piccoli centri situati in provincia di Catanzaro, la Regione ha messo a
disposizione 6.746.280 euro di fondi europei per un totale di 32 operazioni
ammesse a finanziamento.
Attraverso questa firma tutti i soggetti che compongono il partenariato
di progetto hanno assunto congiuntamente precisi obblighi rispetto all’utilizzo
delle risorse e alla realizzazione di interventi che favoriscano l’azione di
contrasto allo spopolamento.
A essere coinvolti nel Pisl sono 22 comuni con meno di 1500 abitanti.
“In queste zone – ha sottolineato l’assessore Mancini - l’aspetto
maggiormente negativo riguarda, infatti, l’abbandono delle aree produttive
agricole e il decremento del numero delle imprese attive sul territorio,
soprattutto quelle al livello micro e familiare che componevano la fitta
struttura economica del territorio. Il Pisl ‘Il Paese che non c’è’ vuole
attuare un’iniziativa dai caratteri fortemente sociali, per avviare la
realizzazione di un vero e proprio ‘distretto delle diversità’. Un’iniziativa
particolarmente meritoria – ha ribadito l’esponente regionale – che fa onore a
chi l’ha proposta. Saranno realizzati programmi di accoglienza di cittadini
solitamente e ingiustamente emarginati o con abilità diverse: famiglie con
difficoltà, anziani, immigrati. Questo Pisl ha una ammirevole peculiarità:
quella di avere come obiettivo la costruzione di iniziative che sviluppino
azioni educative, sociali, formative e politiche per diffondere una cultura
della diversità, della solidarietà, del rispetto dei diritti umani e dello
sviluppo autosostenibile, fornendo anche occasioni di svago, apprendimento,
lavoro. L’obiettivo – ha precisato infine l’assessore Mancini - è anche quello
di poter coinvolgere gli abitanti in esperienze sportive, ludiche e sociali e
del tempo libero; inserirle in sistemi del lavoro legati alla ruralità, alla
trasformazione dei prodotti agricoli tipici delle aree interessate. Tra i
progetti che saranno realizzati anche quelli legati alla sostenibilità
ambientale e all’assistenza sociale e sanitaria. Un progetto che ha la volontà
di rendere queste persone parte attiva dell’iniziativa: gli anziani, ad
esempio, troverebbero nei servizi loro offerti assistenza per bisogni e
difficoltà, ma soprattutto potrebbero assumere un ruolo importante verso i più
giovani, trasferendo loro conoscenze sui luoghi e saperi, esperienze e capacità
del fare”.
A firmare il partenariato al progetto “Il paese che non c’è” sono stati
i rappresentanti dei Comuni di: Albi, Amato, Andali, Argusto, Belcastro, Cenadi,
Centrache, Gagliato, Jacurso, Marcedusa, Martirano, Martirano Lombardo, Comune
di Miglierina, Montauro, Motta Santa Lucia, Olivadi, Petrizzi, San Floro, San
Sostene, Sellia, Sorbo San Basile, Torre di Ruggiero. Tra gli altri partner:
Gal Serre Calabresi, Gal Monti Reventino, Gal Valle del Crocchio, Wwf Italia
ong onlus, Confindustria Catanzaro, Associazione Borghi Autentici d’Italia,
Accademia di Gagliato, Fondazione Cima, Università degli Studi Mediterranea di
Reggio, Dip. Pau (Patrimonio architettonico e urbanistico), Comunità Montana
Fossa del Lupo, Comunità Montana Monti Reventino, Consorzio per la tutela e la
promozione delle piante officinali e loro derivati in Calabria, Associazione
Misericordia di Belcastro, Slow Food Soverato-versante Ionico, Foac, Fondazione
architetti, Catatanzaro, Associazione Ra.gi. Onlus, Amministrazione provinciale
di Catanzaro, Consorzio Mare Nostrum onlus. Ora le procedure dovranno essere
portate avanti dalle amministrazioni locali nei tempi richiesti dalla Ue: entro
il 31 dicembre di quest’anno si dovrà dare vita agli impegni giuridicamente
vincolanti ed entro il 31 dicembre del 2015 dovranno essere spese tutte le
risorse
Il finanziamento complessivo per tutti i piccoli centri della Calabria
è di circa 42 milioni di euro. In 99 comuni, situati in tutto il territorio
regionale, grazie alle risorse europee verranno riqualificati immobili, aree e
infrastrutture degradate o sotto utilizzate, realizzati centri sociali e
ricreativi, volti alla diffusione della cultura dell’inclusione e al sostegno
agli anziani e di accoglienza delle donne disagiate e interventi utili a
sostenere lo sviluppo imprenditoriale locale e a recuperare gli antichi
mestieri.
Domani alle ore 11 sarà firmato l’accordo di programmazione negoziata
per i Pisl “Contrasto allo spopolamento” a Vibo Valentia (circa 5 milioni di
euro) nella sala della Biblioteca Comunale e nel pomeriggio, alle ore 17, a
Palazzo Luci a Spezzano Albanese per il Pisl “tutela e valorizzazione minoranze
linguistiche” (circa 7milioni di euro). Il 10 aprile prossimo, invece, sarà
sottoscritto il Pisl spopolamento a Vibo Valentia, alle ore 11,00 nella
Biblioteca comunale mentre, alle ore 17,00, a Spezzano Albanese a Palazzo Luci
sarà siglato Pisl minoranze linguistiche. Il 12 aprile, alle ore 11,00,
appuntamento a Cosenza Ridotto del Teatro Rendano per la sottoscrizione del
Pisl spopolamento.
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