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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 10 Aprile 2013 |
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ISTRUZIONE: PROGETTO COMENIUS REGIO, INIZIATIVA IMPORTANTE CONTRO ABBANDONO SCOLASTICO IN UMBRIA
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Perugia, 10 aprile 2013 - Dopo due anni è arrivato al traguardo
realizzando in pieno tutti gli obiettivi programmati il progetto W.in.n.e.r,
realizzato dalla Regione Umbria con lŽIspettorato scolastico di Vaslui in
Romania nellŽambito del programma Comenius Regio.
Nel pomeriggio di ieri, nella sede della Giunta regionale di Palazzo
Donini a Perugia, si terrà il seminario dal titolo "Una comunità
scolastica che sostiene, assiste e include", al quale interverranno,
oltre alla vicepresidente della Regione
Umbria con delega allŽistruzione Carla Casciari, i rappresentanti dei partner
locali dellŽiniziativa, - lŽIstituto dŽIstruzione Superiore "M.
Polo"di Assisi, lŽIstituto Comprensivo di Piegaro, lŽEnte di formazione
professionale Ecipaumbria, lŽEnte di formazione professionale Cnosfap e
lŽAssociazione "Il Borgo", e i partner dellŽIspettorato scolastico di
Vaslui in Romania.
"LŽobiettivo del progetto
- ha spiegato la vicepresidente Casciari a margine dellŽincontro - era quello
di promuovere il benessere nei contesti scolastici per contrastare
preventivamente le principali cause
dellŽabbandono degli studi, ovvero fare a scuola unŽesperienza che introduca la
positività nella realtà e, pertanto,
favorire un apprendimento dei nostri ragazzi non solo efficace, ma anche di
interesse. Per ciascun partner
lŽadesione al progetto ha avuto motivazioni diverse, ma per
tutti ha corrisposto alla volontà di cogliere una preziosa occasione di
confronto e collaborazione".
La vicepresidente Casciari ha
quindi sottolineato lŽimportanza di queste iniziative per evitare lŽabbandono
scolastico che "spesso è indice di un disagio sociale e che in Umbria nel
2011 ha interessato circa lŽ11,6 per cento degli studenti, mentre 15,8 per
cento dei giovani tra 15 e i 29 anni non studiano e non cercano lavoro.
QuestŽultimo fenomeno definito Neet (Not in Education, Employment or Training)
- ha aggiunto - riguarda i giovani che per un prolungato allontanamento dal
mercato del lavoro o dal sistema formativo possono incontrare una maggiore
difficoltà di reinserimento. In questo contesto - ha precisato - i progetti come quello realizzato nella
nostra regione assumono un significato ancora più importante".
Concludendo la vicepresidente ha ricordato che lŽindagine condotta da Istat e Censis che ha portato
allŽelaborazione del "Rapporto sul Benessere Equo Sostenibile" (Bes),
con lŽintento di misurare con nuovi indicatori lo stato di salute del Paese che
vadano oltre il Pil, evidenzia come lŽistruzione rappresenti uno dei fattori
che maggiormente possono incidere sul benessere di una popolazione.
"LŽumbria - ha concluso - si caratterizza per unŽalta
partecipazione alla scuola dellŽinfanzia pari al 93,4 per cento (ogni 100
bambini da 4-5 anni), superiore di un punto alla media nazionale. Rappresenta
invece una vera eccellenza la quota del 66 per cento di soggetti tra 25-64
anni, con almeno un diploma superiore (lŽindicatore più usato nei confronti
internazionali per fornire una base di valutazione di base del libello di
istruzione formale di un Paese), un dato superiore di 10 punti sulla media
nazionale e cinque punti superiore al Centro. In linea con la tendenza
nazionale invece il numero di persone in possesso di un titolo universitario
25,5 per cento (Italia 20,3per cento, Centro 23per cento).
Positiva per lŽUmbria è anche la performance che analizza la
partecipazione alla formazione lungo tutto lŽarco della vita, elemento che
viene considerato strategico nellŽagenda europea per lo sviluppo del capitale
umano. Il dato regionale del 7 per cento, seppur lontano dalle medie degli
altri paesi europei, è superiore alla media nazionale 5,7 e quelle delle altre
regioni del Centro (6,3)".
Nel corso dellŽincontro è stato spiegato che le iniziative legate al
progetto W.in.n.e.r sono state numerose ed hanno contribuito a mettere in moto
un modello che sarà riprodotto anche in altre scuole della Romania. Il progetto
ha potuto contare su una dotazione finanziaria di 40 mila euro e si colloca nel
quadro del Programma di Apprendimento Permanente (Long Life Lerning Programm)
dellŽUnione Europea che sostiene con attività formative strutturate
lŽintegrazione tra scuole e enti territoriali che hanno responsabilità in
materia di istruzione e formazione, e le istituzioni che operano a livello
locale nel campo dellŽeducazione non formale. La proposta presentata dalla
Regione Umbria è stata selezionata tra 31 progetti europei.
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