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Notiziario Marketpress di Mercoledì 10 Aprile 2013
 
   
  SISMA 2009, GIUNTA REGIONALE UMBRIA APPROVA PROGRAMMA RIPARTO 47 MILIONI EURO: VIA A RICOSTRUZIONE “PESANTE”

 
   
  Perugia, 10 aprile 2013 - È stato approvato il programma di ripartizione delle risorse per la ricostruzione post sismica a Marsciano e nelle aree interessate dal terremoto del dicembre 2009. La Giunta regionale, su proposta della presidente Catiuscia Marini, e sulla base di quanto disposto dalla legge regionale, ha infatti approvato il piano di attuazione degli interventi prioritari per un ammontare complessivo di oltre 47 milioni di euro. "Potrà essere avviata, finalmente, la ricostruzione ´pesante´ - ha sottolineato la presidente Marini - con gli interventi necessari per far rientrare le famiglie colpite nelle loro abitazioni e consentire alle imprese di ripristinare gli immobili danneggiati e tornare alla normalità. Sarà, inoltre, un contributo importante per la ripresa economica dell´area, in particolare per il settore dell´edilizia". Circa 35 milioni di euro saranno destinati agli interventi sugli edifici comprendenti unità immobiliari oggetto di ordinanza di sgombero che ha comportato l´evacuazione dell´immobile e adibite alla data del sisma ad abitazioni principali dei residenti o ad attività produttive in esercizio. Altri 9 milioni e 400 mila euro circa andranno invece per il Piano integrato di recupero ("Pir") di Spina, sia per interventi su edifici privati che per le opere pubbliche della frazione di Marsciano. Due milioni e 50 mila euro è la dotazione che la Giunta regionale ha definito per garantire il contributo ai cittadini per l´autonoma sistemazione per l´anno in corso e per tutto il 2014 e 2015. A seguito del sisma sono stati evacuati 204 nuclei familiari, per complessive 543 persone. Attualmente le famiglie che beneficiano del contributo per l´autonoma sistemazione sono 153, per complessive 344 persone. Ulteriori 192 edifici, anch´essi destinati ad abitazione di residenti o ad attività produttive in esercizio, sono stati poi oggetto di ordinanze di sgombero parziale.  
   
 

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