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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 10 Aprile 2013 |
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STATISTICA. IN VENETO CINTURE URBANE PIU’ ATTRATTIVE DEI CENTRI. I DATI DEL CENSIMENTO 2011
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Venezia, 10 aprile 2013 - Nell’ultimo decennio in Veneto si registra un
lento ripopolamento di alcuni capoluoghi di provincia anche se le cinture
urbane continuano a mostrare un potere attrattivo maggiore. La tendenza è
confermata dai dati del 15° Censimento generale della popolazione e delle
abitazioni realizzato da Istat, che sono l’argomento dell’ultimo numero di
“Statistiche flash”, la pubblicazione periodica curata dalla Direzione Sistema
Statistico della Regione.
A trasformare il puzzle della popolazione nei comuni del Veneto
contribuiscono, oltre ai cambiamenti demografici, anche i mutamenti sociali ed
economici degli ultimi decenni. Negli anni ´90 molti capoluoghi italiani, anche
nelle province venete, sono stati protagonisti di un fenomeno di fuga dalle
città, che ha portato a un progressivo inurbamento delle cinture metropolitane,
dilatando aree produttive e residenziali fino a creare arcipelaghi
metropolitani. I motivi di questa espansione territoriale centrifuga sono da
ricercare nella necessità di abitazioni meno costose e meno densamente
distribuite sul territorio, nonché nell´esigenza di allontanarsi dal caos e
dall´inquinamento metropolitano a favore di una maggiore qualità di vita. La
città si trasforma, dunque, sempre più in un luogo di consumo, attraversata da
chi ne utilizza servizi e risorse, da chi studia o lavora, da chi la visita
come turista.
Dal 2001 in Veneto si assiste però a un lento ripopolamento di alcuni
capoluoghi, come Vicenza (+4%), Belluno (+1,5%), Treviso (+1,1%) e Padova
(+0,6%). I motori di questa nuova forza centripeta sono riconducibili da un
lato al fenomeno dei grandi flussi migratori, che vede nuovi cittadini
stranieri occupare in un primo momento i grandi centri urbani per eventualmente
poi trasferirsi nei comuni limitrofi, e dall´altro allo sforzo di
riqualificazione degli spazi urbani, intrapreso da molte città per riacquistare
forza attrattiva. Sostanzialmente stabili invece i comuni di Rovigo e Verona,
flessione per Venezia (-3,6%).
Nonostante la recente ripresa di alcuni capoluoghi, per molte aree del
Veneto le cinture urbane mostrano comunque un potere attrattivo superiore, più
le seconde cinture delle prime. Questo vale specialmente per le province
situate nella fascia centrale della regione, con una maggiore dinamicità
economica e occupazionale.
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