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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 10 Aprile 2013 |
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“IL DOLORE HA BISOGNO DI CULTURA”. IL 12 APRILE A TORINO UN INCONTRO PER CONOSCERLO CON ISTITUZIONI, CLINICI E ASSOCIAZIONI PAZIENTI
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Torino, 10 aprile 2013 – Si svolgerà venerdì 12 aprile, alle 15.00,
presso la Sala Viglione di “Palazzo Lascaris”, sede del Consiglio regionale del
Piemonte (in via Alfieri 15), l’incontro aperto al pubblico “Il dolore ha
bisogno di cultura: Piemonte, Italia. Il dolore delle donne”. Con il patrocinio
dell´Associazione Italiana per lo Studio del Dolore e della Fondazione Paolo
Procacci, l’evento è promosso dalla Consulta delle Elette del Piemonte in
collaborazione con la Commissione regionale per la Terapia del Dolore.
Obiettivo dell’incontro: informare e sensibilizzare la popolazione sul tema
della sofferenza inutile, problematica dal rilevante impatto sociosanitario,
tanto da colpire, nella sua forma cronica, fino a 600.000 piemontesi.
Diversi studi hanno recentemente messo in evidenza come le donne siano
più soggette a sviluppare patologie che si accompagnano a dolore rispetto agli
uomini. “Per questo abbiamo deciso di affrontare il tema dal punto di vista
femminile”, sottolinea Giuliana Manica, Presidente della Consulta delle Elette
del Piemonte, che avrà il ruolo di introdurre e moderare la tavola rotonda. “La
discussione si focalizzerà sul dolore cronico quale esperienza complessa, con
risvolti psicologici notevoli che possono portare anche all’isolamento
dell’individuo. Siamo infatti di fronte a un fenomeno che coinvolge il corpo e
la mente: chi ne soffre lamenta un peggioramento notevole nella qualità della
vita. Il 30% dei malati non riesce a condurre un’esistenza autonoma, il 27% ha
difficoltà a mantenere le proprie relazioni familiari e sociali. Circa il 50% della
popolazione adulta soffre a causa di uno o più tipi di dolore. L’impatto
socioeconomico è quindi notevole, in termini di costi diretti per il Ssn e
indiretti per le assenze dal lavoro, oltre al profondo disagio esistenziale che
è difficile quantificare economicamente”.
Il Piemonte ha posto un’attenzione prioritaria alla gestione della
malattia dolore, come dimostra l’iter attuativo della Legge 38 implementato a
livello locale. Dopo la delibera del 30 ottobre 2012 che ha individuato i 4
centri Hub e i 22 Spokes della Regione, questo percorso è stato completato con
la definizione dei criteri di accreditamento per le diverse tipologie di
strutture e l’introduzione di specifici consensi informati per le procedure ad
elevata complessità. L’iter è stato illustrato da Rossella Marzi, Coordinatore
della Commissione regionale Terapia del Dolore, tra i relatori dell’evento: “A
tre anni dall’approvazione della Legge 38, dobbiamo considerare terminato il
momento della teoria, ai cittadini serve concretezza, agli operatori serve il
giusto orientamento verso strutture certificate in grado di erogare prestazioni
corrette. Ne deriva la necessità di soluzioni in grado di generare risultati
misurabili. Su questa linea, con Determina n°156 del 7 marzo 2013, è stata riordinata
la rete algologica piemontese. Nel 2013 la Commissione Regionale continuerà il
proprio lavoro, nell´ambito del mandato
assegnatoci, al fine di dare piena attuazione a quanto disciplinato dall´Intesa
del 25 luglio 2012, in particolare per quanto riguarda la stesura di specifici
Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali per l´individuazione degli
indicatori di qualità e di risultato, perseguendo il continuo miglioramento
dell´offerta assistenziale ai cittadini piemontesi. Oggi possiamo avvalerci di
tante armi efficaci per sconfiggere il dolore, da quelle farmacologiche a
quelle più invasive, che però sono da riservare solo ai casi più complessi; ad
esempio, i pazienti ascrivibili a interventi di neuro stimolazione e neuro
modulazione sono circa 120 all’anno”.
L’incontro del 12 aprile sarà una preziosa occasione di dialogo e
confronto che coinvolgerà non solo medici e Istituzioni, ma anche i pazienti e
la cittadinanza verso cui ancora molto occorre fare in termini di comunicazione
e sensibilizzazione: “Non basta una legge per alleviare la sofferenza. Occorre
promuovere un cambiamento culturale: una capillare campagna di informazione e
formazione per il personale sanitario, che migliori anche la comunicazione con
il paziente, e una maggiore informazione tra la popolazione, perché non si
rassegni a convivere con il dolore. Ed è su questo terreno che l’azione della
Consulta delle Elette del Piemonte diventa più incisiva: l’impegno culturale,
la condivisione delle esperienze, il legame forte tra le donne e chi le
rappresenta nelle Istituzioni. Per queste ragioni realizzeremo analoghe
iniziative in altre realtà della regione” conclude Giuliana Manica.
Se la Consulta delle Elette proseguirà in questo progetto di
sensibilizzazione a livello regionale, l’Associazione Italiana per lo Studio
del Dolore lo estenderà a livello nazionale, attraverso incontri analoghi a
quello torinese del 12 aprile, che verrà quindi replicato nel corso dell’anno
in altre regioni italiane, approfondendo nuovi argomenti. Riflessioni
conclusive e valutazioni sull’utilità e i risultati ottenuti grazie al
progetto, verranno poi affrontate in occasione del Congresso Nazionale Aisd 2014.
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