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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 10 Aprile 2013 |
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PARMA, BILANCIO 2013: “IL MOMENTO DELLA VERITÀ”
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Parma, 10 aprile 2013 – “Si è superato il limite di sostenibilità”.
Parla del “suo” bilancio Vincenzo Bernazzoli e della fatica con cui la
Provincia di Parma è arrivata a redigerlo, opponendo ai tagli (4 mln di euro
rispetto al 2012, circa 11 mln in meno dal 2011) una rigorosa politica di
contenimento della spesa, a partire dal personale (9 oggi i dirigenti contro i
23, ad esempio, della Provincia di Piacenza). L’obiettivo è limare all’osso i
conti per non penalizzare i servizi, una scelta di coerenza, dice, che però
sembra non essere sufficiente perché da pochi giorni, cioè da quanto il Governo
ha varato l’ultimo decreto per il pagamento dei debiti verso le imprese degli
enti locali, il taglio di risorse rischia di essere non più sostenibile.
“Di quel decreto usufruiamo in modo limitato perché abbiamo sempre
cercato di pagare le imprese. E’ stata una scelta che discende dal fatto che
per noi il lavoro è una priorità – spiega il presidente – La cosa gravissima è che
in quel provvedimento c’è una norma che riguarda le Province con la quale
vengono ridefiniti i criteri degli ultimi tagli e se verrà approvato comporterà
per il nostro ente una ulteriore decurtazione di 3,3 mln di euro”.
Per Bernazzoli questa è “una situazione limite”, che porta alla
completa incapacità di programmare interventi e impegni e proprio nei giorni in
cui il Parmense conta in milioni di euro i danni delle frane provocate dal
maltempo. “Abbiamo aspettato fino ad aprile per avere la certezza di costruire
una manovra su dati sicuri e ora ci ritroviamo ad approvare un bilancio che ha
dei problemi – spiega Bernazzoli - E’ un
elastico che si spezza. Se il decreto sarà approvato non ci saranno le garanzie
per gestire i servizi e dovremo restituire le funzioni alla Regione. Faremo una
battaglia per segnalare al Paese che non è più solo un problema per le
Province. E’ in corso un processo di distruzione inutile che può diventare
dannoso perché i problemi rimangono e peggiorano”.
Eppure racconta il presidente, la Provincia di Parma aveva fatto ancora
una volta uno sforzo considerevole per far quadrare i conti e costruire la
manovra per il 2013.
Di fronte alle criticità - non solo
minori trasferimenti da Stato e
Regione ma anche l’impossibilità di contrarre mutui – l’ente ha continuato il
proprio percorso di contenimento della
spesa che viene ulteriormente ridotta del 20%.
Si continua a risparmiare sul personale con una spesa complessiva di –
420mila euro sul 2012 ( - 3 mln di euro dal 2009), riduzione drastica delle
consulenze e contratti a progetto (l’80% in meno dal 2009); contenimento anche
su voci come affitti, autonoleggi, pulizie. Il perseguimento del risparmio su
consumi e spese per incarichi e della razionalizzazione dell’utilizzo di beni
strumentali porta i costi fissi e generali a diminuire di ben 4,3 mln di euro in 4 anni.
Questo virtuosismo ha permesso alla Provincia di Parma di rispettare
tutti i parametri nazionali primo fra tutti quelli imposti dal patto di
stabilità. Alla voce risparmio si aggiunge una novità: Presidente e Giunta
hanno infatti deciso di ridurre le proprie indennità di carica in percentuali
che vanno dal 10% (presidente) al 22% fino al 40% di alcuni assessori (vedi
tabella).
“ Vogliamo essere parte di uno sforzo collettivo e dare il segnale che
non siamo fuori dal disagio che vive questo il territorio, che c’è e ci deve
essere in campo la solidarietà – ha
detto il presidente – abbiamo voluto destinare queste risorse, circa 140mila
euro, al fondo salva sfratti, dopo ciò che è successo a Civitanova Marche è una
scelta ancor più significativa”.
Il volume complessivo del bilancio, ha spiegato l’assessore Roberto
Zannoni, è di 97 mln e 790mila euro (104 mln il bilancio preventivo del 2012).
Sulle uscite 50mln sono di spese correnti e 31 mln in conto capitale. Le
risorse vengono destinate ai seguenti settori 22,6 sulle opere pubbliche (come
da piano triennale) e 13,6 per la formazione (entrambi con fondi regionali); 4,5 mln sulla viabilità, 1, 3 mln
sull’edilizia scolastica, 500mila nel turismo, 1 mln e 600mila nel settore
ambiente e parchi, 700mila sulla pianificazione territoriale, 240 attività
produttive. “ Ci tengo a sottolineare – ha segnalato Zannoni – che sulla
viabilità e edilizia scolastica abbiamo mantenuto gli stessi investimenti dello
scorso anno, nonostante le criticità è uno sforzo non indifferente”.
Sul fonte delle entrate, oltre a 22mln dalla Regione, si trovano anche
43 mln di euro dai tributi. Per continuare a funzionare infatti, per la
Provincia è stato necessario agire sulle risorse raccolte direttamente
allineandosi alle scelte effettuate dalle Province già lo scorso anno in
particolare sull’rc auto, portata al 16% per una entrata stimata di 2 mln di
euro. Altri 2,5 mln provengono da alienazioni.
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