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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 10 Aprile 2013 |
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MALTEMPO, DANNI GRAVI E DIFFUSI IN PROVINCIA SI PARMA IL TAVOLO PER LE EMERGENZE CON PREFETTO, SINDACI, STB E BONIFICHE.
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Parma, 10 aprile 2013 – Ci sono Tizzano, Corniglio e Neviano, e i
sindaci di questi comuni preoccupati di quanto è accaduto e ancora potrà
accadere perché la situazione cambia molto velocemente e le frane si ingrossano
e scendono, gli smottamenti si moltiplicano, i pericoli aumentano. Ma c’è
allarme in tutto il Parmense, soprattutto in Appennino, perché le emergenze
sono tante e diffuse. E’ la specificità della provincia di Parma, una
caratteristica che si trasforma in danni ogni volta che il maltempo si abbatte
in queste zone. La conferma, se mai fosse stata necessaria, si è avuta anche
dall’incontro di oggi, in Provincia, dove su invito del presidente Vincenzo
Bernazzoli si sono riuniti, alla presenza del Prefetto Luigi Viana, i Sindaci
dei comuni montani e collinari, i presidenti delle Comunità e Unioni montane, i
rappresentanti degli Enti coinvolti e della Protezione civile. Tutti insieme
per un confronto su quanto sta accadendo e ricevere le informazioni su come
muoversi per trasmettere i dati sui danni.
Soprattutto, agire in squadra a partire dalle richieste che saranno
contenute in un documento unitario da inviare al Governo. La Regione ha già
chiesto lo stato di emergenza e la Provincia di Parma ha rafforzato questa
richiesta.
Che la situazione qui sia grave lo si sa da giorni, domenica l’hanno
potuta verificare anche i tecnici del Dipartimento nazionale di Protezione
civile venuti per un sopralluogo nelle zone più a rischio: nevianese, tizzanese
e cornigliese ma anche nei comuni di Calestano e Berceto. L’elenco delle frane, delle strade
provinciali e comunali chiuse, delle abitazioni a rischio (otto) o evacuate (due) continua ad allungarsi.
L’ultimo divieto di transito è stato apposto stanotte sulla provinciale 65 che
da Tizzano arriva a Schia, lo smottamento ha danneggiato l’acquedotto e ci sono
rischi che un’altra frana coinvolga un impianto di liquami. Le emergenze si
chiamano con i nomi delle località coinvolte dalle frane come a Boschetto, dove
è stata chiusa la Massese, Capriglio e Signatico. Ma le criticità sono molte di
più.
“ Non è una novità, conosciamo bene la fragilità del nostro territorio
– ha detto il presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli – più volte in
questi anni abbiamo richiesto fondi per intervenire in modo strutturale non a
tampone come siamo costretti a fare. Non è mai arrivato un centesimo, non è il
comportamento di un Paese serio. Oggi diventa tutto più difficile ma non ci
rassegniamo, non ci arrendiamo.”
Lo spettro è quello che è accaduto in altri territori: strade che non
si riaprono più, zone in cui alla fine non abita più nessuno. “Occorre ribadire
l’emergenza con i livelli regionale e centrale che non può chiamarsi fuori da
situazioni così. La mia parte sarà quella di farmi portavoce di questo
territorio” ha sottolineato il Prefetto Viana.
“Tutta Emilia è coinvolta dal maltempo, colpita in modo differente
nelle diverse zone – spiega il responsabile del Servizio tecnico di Bacino
Gianfranco Larini – la richiesta delle stato di emergenza è stata stimata in
70-80 mln di euro ma dovrà essere aggiornata sulla base di quanto emergerà
dalla ricognizione in corso che stiamo effettuando nelle quattro Province”.
A trasformare in cifre la dimensione dei problemi per il Parmense ci
pensa l’assessore alla Viabilità Andrea Fellini. “La situazione ha superato il
preoccupante – ha spiegato - da un primo
censimento la quantificazione dei danni sulla viabilità provinciale è di 10 mln
di euro. Abbiamo sostenuto interventi di somma urgenza per 250mila euro, e ne
abbiamo preventivati altri per 900 mila euro. Ci siamo mossi subito ma gestire
una situazione così è difficile, con quattro strade interrotte se se ne
chiudono altre rischiamo la paralisi”. Fellini ha rivolto anche un appello ai
curiosi di restare lontano dalle zone franose. “Per ragioni di sicurezza ma
anche perché c’è gente che deve lavorare e che deve essere libera di muoversi”.
All’incontro sono praticamente intervenuti tutti i sindaci o amministratori
dei comuni ovvero: Bardi, Berceto, Bedonia, Bore, Calestano, Compiano,
Corniglio, Felino, Fidenza, Fornovo, Langhirano, Lesignano, Neviano, Noceto,
Palanzano, Pellegrino, Salsomaggiore, Sala Baganza, Solignano,terenzo,tizzano,
Tornolo, Traversetolo, Valmozzola, Varano Melegari, Varsi.
Ecco ad oggi l’elenco delle provinciali con viabilità interrotta:
sp 17 di Pessola (in località Pessola),
sp 114 di Cassio Selva (tra Selva Castello e la sp 308r),
sp 17 di Traversetolo (a Ponte Vetto e a Ceretolo),
sp 74 Bosco di Corniglio-berceto (in località Staiola),
sp665 Massese (a Boschetto),
sp 15 di Calestano-berceto (a casa selvatica),
sp 65 di Schia.
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