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Notiziario Marketpress di
Lunedì 22 Aprile 2013 |
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VENETO: ANTICIPI PER I PAGAMENTI DEI DEBITI NELLA SANITÀ: FONDATE SPERANZE, MA ANCHE PRUDENZA, PER UNA OPERAZIONE CHE POTREBBE LIBERARE RISORSE ATTESE DALLE IMPRESE
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Venezia, 22 aprile 2013 - “Stiamo valutando insieme al collega Luca
Coletto, con molta cautela ma anche con fondate speranze, le possibilità aperte nel settore della
sanità per il Veneto dal Decreto legge 35, quello del pagamento dei debiti
delle Pubbliche amministrazioni”. L’assessore regionale al bilancio, Roberto
Ciambetti, ha spiegato il 29 aprile che “sembra esistano margini positivi per
la nostra Regione che potrebbe, ma il condizionale e la prudenza sono
obbligatorie, accedere agli anticipi con
i quali pagare spese e debiti nel settore della sanità”.
“Stiamo lavorando alacremente con il collega Coletto – prosegue
l’assessore – e i nostri uffici vanno approfondendo ogni singolo aspetto: non
vogliamo ingenerare false aspettative nelle aziende che attendono come ossigeno
vitale questi pagamenti, ma non vogliamo nemmeno trovarci domani davanti a
inaspettate sorprese negative: occorre prudenza, molta prudenza anche perché la
logica del Decreto impone rigidi criteri di sostenibilità del piano di
ammortamento degli anticipi”.
Il decreto legge sul pagamento dei debiti delle Pubbliche
amministrazioni dispone una dotazione
totale di 14 miliardi per la sanità, di cui 5 miliardi per il 2013 e 9
miliardi per l’anno successivo che
serviranno come anticipo di liquidità assicurato alle Regioni che devono
presentare richiesta al ministero in tal senso.
“Il riparto dei fondi per quest’anno – spiega l’assessore – avverrà
attraverso un decreto del Mef entro metà maggio mentre i fondi del 2014 saranno
ripartiti sempre con decreto del Mef entro la fine di novembre. Per disporre
dei fondi le Regioni dovranno però, e qui sta il passaggio delicato, adottare
tutte le misure che assicurino la copertura
annuale del rimborso
dell’anticipazione di liquidità oltre che
presentare un piano di pagamento dei debiti certi ed esigibili cumulati
alla data del 31 dicembre 2012. In altre
parole, il ministero assicura gli anticipi solo se dimostreremo, dati alla
mano, che siamo in grado di restituire le somme da noi richieste e oggi
anticipate; in secondo luogo, dobbiamo per così dire certificare i debiti.
Credo che noi si possa, in virtù di un buon stato di salute dei nostri conti,
assolvere gli impegni e dare le debite garanzie richieste: non vogliamo fare il
passo più lungo della gamba, per cui al momento stiamo valutando sia
l’eventuale ammontare della richiesta di anticipazione, sia, di conseguenza,
quali potrebbero essere gli impatti futuri nella nostra contabilità di questa operazione”.
“Il tasso di interesse a carico della Regione – precisa Ciambetti – è
pari al rendimento di mercato dei Buoni Poliennali del Tesoro a 5 anni in corso
di emissione, per cui è ragionevole fare delle proiezioni e verificare
l’effettiva sostenibilità dell’operazione, che non deve pregiudicare gli
equilibri futuri e poter così assolvere a quelle garanzie di copertura imposte
dalla norma. Come dicevo, noi ci troviamo in una buona posizione rispetto ad
altre Regioni, per cui una volta tanto potremmo dire che a essere stati
virtuosi non ci abbiamo rimesso. Ma occorre comunque prudenza: bisogna valutare
riga per riga, comma per comma, lettera per lettera, attendere poi il 15 maggio
e la ripartizione dei fondi prima di poter salutare una operazione che, per
altri aspetti, è attesa e auspicata da tante imprese”.
In conclusione l’assessore Ciambetti sottolinea che “il testo dovrà
comunque essere modificato accogliendo le richieste formulate dalla Conferenza
delle Regioni, al fine di risolvere i problemi di carattere legislativo che il
provvedimento ancora presenta”.
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