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Notiziario Marketpress di
Lunedì 29 Aprile 2013 |
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I TRIMESTRE 2013, SALDO NEGATIVO PER LE IMPRESE DELLA TUSCIA
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Viterbo, 29 aprile 2013 - “Gli
effetti prolungati della crisi aggrediscono come non mai la nostra economia.
L’intero sistema locale, costituito prevalentemente da micro e piccole imprese,
va verso il collasso coinvolgendo indistintamente imprenditori, lavoratori,
professionisti, giovani. C’è urgente bisogno di misure concrete, fruibili
istantaneamente dalle imprese, che blocchino il trend negativo e pongano le
basi per una ripresa in tempi brevi”. Così Ferindo Palombella, presidente della
Camera di Commercio di Viterbo ha commentato i dati relativi al primo trimestre
2013 diffusi da Unioncamere sulla base di Movimprese, la rilevazione
trimestrale sulla natalità e mortalità
delle imprese condotta da Infocamere, la società di informatica delle Camere
di Commercio italiane.
Alla fine di marzo il numero complessivo di imprese iscritte alle
Camere di Commercio di Viterbo risulta pari a 37.760, -0,72% rispetto al 31
dicembre 2012 (era -0,47 rispetto al 2011). Tasso di crescita negativo anche
per Lazio pari a -0,07% e per l’Italia -0,51%.
Per la provincia di Viterbo nel 1° trimestre sono state 674 le imprese
iscritte contro le 949 cessate, con un saldo di -275 imprese in termini
assoluti al netto delle cancellazioni d’ufficio. Occorre rilevare che
statisticamente i dati del primo trimestre presentano con una certa regolarità
saldi negativi, in quanto a fine anno si concentrano le cessazioni di attività,
il cui riflesso si registra negli archivi camerali nelle prime settimane del
nuovo anno.
Tra i settori si rilevano delle riduzioni in quasi tutti i comparti
produttivi della provincia di Viterbo. L’agricoltura rappresenta sempre il
principale settore per numero di imprese iscritte pari a oltre il 32%
nonostante la progressiva riduzione strutturale che ha subito negli ultimi
anni. Lo stock di imprese agricole registrate tra la fine del 2012 e il primo
trimestre 2013 ha segnato un -1,4%. Le attività manifatturiere registrano una
variazione del -1,77%, così come il commercio -0,56% mentre per le costruzioni
il calo è ancora più consistente e pari al -2,29% a causa del perdurare della
situazione di crisi.
In calo anche lo stock nelle imprese del comparto dei trasporti
(-1,47%), le attività di noleggio e agenzie di viaggio (-1,86%), le attività
professionali e tecniche (-2,03%) e le attività finanziarie ed assicurative il
calo risulta più marcato –2,22%. Tra i pochi settori che hanno chiuso il
trimestre con un saldo positivo troviamo quello dei servizi di alloggio e
ristorazione (+0,43%), il settore delle attività immobiliari (+0,54%) e le attività artistiche e sportive
(+1,21%).
Analizzando variazioni del numero di imprese dal punto di vista
giuridico si nota che le imprese individuali hanno registrato un -1,21%,
riducendo la propria quota al 65,9% rispetto al numero complessivo di imprese.
Segno negativo, ma più contenuto, per le società di persone con un -0,31%
attestandosi al 16,9%. Continua invece la crescita percentuale delle società di
capitale dello 0,93%, raggiungendo il 13,9% sul totale delle unità registrate,
mentre risulta invariata la crescita delle altre forme di imprese e
attestandosi al 3,3%.
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