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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 08 Maggio 2013 |
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CONSEGNATI 100 TABLET AD ANZIANI VALDOSTANI
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Aosta, 8 maggio 2013 - Sono state 483 le adesioni in Valle d’Aosta al progetto Sostegno alle persone anziane e vulnerabili mediante l´adozione di soluzioni innovative, attuato dalla Struttura politiche sociali dell’Assessorato della sanità, salute e politiche sociali e finanziato nell´ambito del Programma di cooperazione territoriale “Italia-svizzera 2007-2013”. Gli anziani ultrasessantacinquenni che hanno deciso di avvicinarsi alle nuove tecnologie per entrare in rete tra loro con il mondo grazie ad un tablet, hanno condiviso gli obiettivi del progetto, teso a valorizzare le persone non più giovani uscite dal mondo lavorativo, attraverso l’aggiornamento e il reinserimento nella società, agevolato dall’apprendimento e dall’utilizzo delle nuove tecnologie informatiche. I 165 posti del progetto sono stati divisi tra 20 tutor, 45 anziani attivi e 100 anziani non attivi. Conclusa la parte di formazione dei primi tutor, che stanno ora trasmettendo le conoscenze ad anziani attivi, il progetto si avvia alla sua seconda fase che è iniziata con la consegna di 100 tablet nel corso di un breve incontro a Palazzo regionale avvenuto nella mattinata di venerdì 3 maggio. Andrea Kallinis – Assessorato regionale della sanità, salute e politiche sociali I 20 tutor hanno partecipato a un corso di formazione specifico in cui è stato insegnato come approcciare persone over 65 e come farle avvicinare al tablet e alle nuove tecnologie. Questi 20 tutor ora stanno lavorando con la prima categoria di anziani, che noi definiamo “anziani attivi” o “anziani dinamici”. Sono le persone che si sono proposte per propria pulsione o caratteristiche personali e che se la sentono, una volta finito il corso, di passare le informazioni acquisite all’ultima categoria, che sono gli anziani non attivi, che sono oggi qui presenti, cui consegniamo il tablet. Sono loro gli ultimi destinatari dell’iniziativa, i soggetti cui si puntava in questo progetto per le loro forme di isolamento o comunque per qualche forma di vulnerabilità che noi cerchiamo di superare con l’utilizzo del tablet e le sue potenzialità al fine di farle reinserire in società. In particolare sono stati consegnati 95 tablet, di ultima generazione, e 5 dispositivi D-touch, predisposti in modo da agevolare chi ha difficoltà di spostamento, tutti dotati di un’ampia connettività grazie alla possibilità di utilizzare sia le reti Wi-fi sia la rete satellitare 3G. Questo permetterà agli utenti di accedere alla rete in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo, compresa la maggior parte delle aree dislocate nelle valli laterali. Gli anziani che hanno ricevuto il tablet saranno ora i protagonisti della nuova fase che prevede entro fine maggio un percorso di formazione. Tra gli obiettivi del progetto, finanziato in Valle per 365 mila euro, è preminente quello relativo alla costruzione di una comunità virtuale e di una rete di aiuto tra i partecipanti. Le nuove tecnologie diventano così un mezzo importante per combattere l’isolamento e per lanciare una nuova sfida che renda protagonista la terza età. Si tratta nella prima esperienza europea di questo genere e i partecipanti si sono dimostrati molto attivi e interessanti a questa nuova dimensione. Gianni Nuti - Assessorato regionale della sanità, salute e politiche sociali E’ recente la notizia secondo la quale un giovane americano ha sperimentato un anno senza web pensando di poter recuperare delle relazioni sociali maggiori. Ha provato a se stesso e al mondo che non è vero, sono diminuite la qualità e la quantità delle relazioni interpersonali. Noi crediamo che tutti i cittadini debbano avere l’opportunità di avere un accesso al mondo più ampio possibile anche attraverso questi nuovi strumenti di comunicazione. Le generazioni non “native digitali” sono quelle più esposte all’isolamento. Umberto Eco qualche anno fa diceva “I nuovi analfabeti del futuro saranno coloro che non sapranno usare il web”. Di fatto noi non abbiamo nessuna intenzione di lasciare le nostre persone ultrasessantacinquenni tra virgolette, analfabete. Loro stessi desiderano comunicare con i nipoti, parlando lo stesso linguaggio, per sentirsi ancora parte della società e dobbiamo dire che nella selezione ne abbiamo ascoltati quasi 500 e abbiamo visto quale vitalità e quale voglia di conoscere è ancora presente nelle persone che sono uscite da mondo del lavoro ma hanno ancora tante risorse da offrire alla loro comunità di appartenenza. |
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