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Notiziario Marketpress di Martedě 06 Giugno 2006
 
   
  IN PORTOGALLO MAIS GENETICAMENTE MODIFICATO E MAIS TRADIZIONALE AREE CUSCINETTO DI 24 FILE LIMITANO LA PRESENZA DI OGM NELLA GRANELLA AL DI SOTTO DELLA SOGLIA DELLO 0,9%

 
   
  In base ai risultati di uno studio condotto in Portogallo dall’Instituto de Biologia Experimental e Tecnológica (Ibet) nelle zone di Baixo Mondego, Lezíria Ribatejana e Odemira, 24 file di mais tradizionale sono ampiamente sufficienti per contenere l’impollinazione incrociata tra colture di mais geneticamente modificate, tradizionali e biologiche al di sotto dello 0,9%. I dati dello studio, in linea con quanto emerso da studi analoghi condotti in altri paesi, confermano che nel caso del mais la coesistenza č possibile. I dati dello studio portoghese sono in linea con le conclusioni presentate nel marzo 2006 da 21 prestigiose societŕ scientifiche e accademiche italiane in rappresentanza di oltre 10. 000 ricercatori che sulla base delle conoscenze attuali hanno concluso che «la ricerca in campo e i modelli statistici indicano che, nel caso del mais, una distanza adeguata (25-40 metri) tra campi di mais geneticamente modificato e convenzionale č sufficiente a mantenere il livello di impollinazione incrociata sotto la soglia dello 0,9% sancita dalla Ue ai fini della dichiarazione “non-Ogm”». L’estensione dei tre campi di mais presi in considerazione dallo studio condotto in Portogallo č identico: un quadrato di circa un ettaro (pari a 10. 000 m2) di mais Bt geneticamente modificato per resistere alla piralide (evento Mon810) circondato sui quattro lati da circa 4 ettari di mais convenzionale (pari a 40. 000 m2). Le analisi quantitative sono state condotte con l’ausilio della Pcr. Lo studio condotto dai ricercatori portoghesi ha dimostrato che la percentuale di impollinazione incrociata verificatasi in Portogallo č simile a quanto riscontrato in altri paesi, per esempio in Spagna, e varia in base all’ubicazione geografica e alle caratteristiche del suolo e del clima. Secondo i ricercatori, aree cuscinetto costituite da 24 file di mais tradizionale interposte tra campi geneticamente modificati e tradizionali sono sufficienti per ridurre l’impollinazione incrociata sotto la soglia dello 0,9% stabilita dalla Ue. “Lo studio condotto in Portogallo č l’ultimo in ordine di tempo a confermare che nel caso del mais la coesistenza č possibile”, ha commentato Patrick Trancu, Coordinatore del Cedab. “Č bene ricordare che un analogo studio condotto su vasta scala nella pianura Padana nel settembre 2005 utilizzando varietŕ tradizionali di mais con cariosside colorata aveva indicato in circa 17,5 metri la distanza oltre la quale il flusso genico tra piante di mais scende al di sotto della soglia dello 0,9%”. .  
   
 

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