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Notiziario Marketpress di
Lunedì 20 Maggio 2013 |
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IL RUOLO DEL VOLONTARIATO NELLE CASE DI RIPOSO
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Trento, 20 maggio 2013 - In
una situazione come quella attuale, in cui aumenta la domanda di assistenza
nelle case di riposo e nel contempo si riscontra un progressivo restringimento
delle finanze pubbliche, gli anziani possono diventare una preziosa risorsa,
capace di generare relazioni umane, riscoprendo il valore del dono e la forza
del volontariato.
Su
questo tema si sono confrontati oggi a Trento, presso la sala di rappresentanza
della Regione, esperti ed operatori del settore nel corso di un convegno sul ruolo
del volontariato e la sua organizzazione nelle Rsa promosso dalla Fap Acli,
dall’Arof (Associazioni Rappresentanti degli Ospiti e Famigliari delle Rsa
della provincia di Trento) e dall’Upipa (Unione Provinciale Istituzioni per
l’Assistenza) con il patrocinio morale della Regione.
Secondo
i dati forniti dall’Upipa i volontari quotidianamente attivi nel sistema
trentino sono circa 400, che svolgono da 1 a 10 ore di attività e di presenza alla
settimana. A questi si aggiungono circa altri 800 volontari che sono attivi
occasionalmente su progetti specifici in particolari periodi dell’anno, con una
crescente domanda di volontariato da parte delle fasce di età 55-75 anni. Da
queste cifre emerge come la risorsa anziani possa attivare molteplici e
costruttive relazioni di mutuo aiuto che diventano poi indispensabili per gli
anziani che vivono situazioni di difficoltà.
Nel
corso del convegno è stato discusso ed approvato un ordine del giorno (in
allegato) rivolto a tutti i soggetti coinvolti che individua sette punti
fondamentali da porre al centro delle politiche sociali nei prossimi anni e
delle proposte di riforma del welfare. Fra questi vi è la necessità di effettuare
una mappatura completa ed aggiornata delle mondo del volontariato e la
possibilità di sviluppare atteggiamenti di stretta vicinanza, in ascolto dei
bisogni e dei problemi delle persone fragili, al fine di poter cogliere e
soddisfare al meglio le diverse necessità. Nell’ordine del giorno è stato poi evidenziato
come sia necessario organizzare l’attività dei volontari con sistematicità, per
renderla sinergica e coordinata e nel contempo tutelarla dal rischio di
disincentivazione a causa di inopportuni gravami burocratici. Viene inoltre
sottolineato che il volontario, per vivere una proficua e responsabilizzata
relazione di appartenenza, deve essere coinvolto in forma partecipativa insieme
agli altri attori istituzionali nella formulazione dei programmi e delle
attività relazionali, di sostegno e accompagnamento. Si sostiene, inoltre, che
il volontario deve essere messo nelle condizioni di agire con preparazione e
professionalità; per questo vanno istituiti da parte delle Apsp-rsa processi di
formazione permanente, anche col supporto dei sussidi regionali e delle
iniziative messe in campo da Upipa. Infine, l’ordine del giorno ha evidenziato
l’opportunità di una tutela del volontario contro i rischi derivanti dallo
svolgimento del proprio servizio, chiedendo che le strutture possano predisporre
le convenzioni necessarie per poter procedere al rimborso di polizze di
assicurazione, oltre che di altre spese sostenute.
L’assessora
regionale alla previdenza sociale Martha Stocker, che ha concluso i
lavori, ha fatto proprie le
sollecitazione emerse dal convegno, auspicando che il mondo del volontariato
sia sempre più strutturato ed organizzato ed offrendo la disponibilità della
Regione ad investire nell’ambito della formazione dei volontari che
rappresentano un valore aggiunto ed una risorsa di grande importanza sociale.
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