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Notiziario Marketpress di
Martedì 21 Maggio 2013 |
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"SACRIFICIO": QUANDO IL TEATRO DIVENTA PALESTRA SOCIALE
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Trento, 21 maggio 2013 - Si
può fare sistema attraverso il teatro? Se volete la risposta andate ad
assistere a "Sacrificio", rappresentazione basata sull´omonimo
romanzo di Giacomo Sartori che in questi mesi ha coinvolto oltre duecento
giovani ed una pluralità di soggetti pubblici e privati nella costruzione di un
progetto tipicamente "slow theatre". Dopo un lungo periodo di
preparazione, questa sera, prima del debutto previsto domenica 19 alle 20.30,
il "battesimo" ufficiale attraverso la tavola rotonda ospitata -
causa pioggia - nel teatro di Mezzolombardo alla presenza, tra gli altri, del
presidente della Provincia autonoma di Trento, Alberto Pacher.
Il progetto
"Sacrificio" consisteva nella produzione di uno spettacolo capace di
affrontare temi urgenti, di coinvolgere fin dalle prime fasi tanti enti e tante
persone (soprattutto giovani), facendo lavorare fianco a fianco professionisti
e amatori, affinché tutta la comunità potesse essere chiamata a dare un apporto
attivo alla produzione di cultura. Lo stesso Giacomo Sartori ha curato la
trasposizione dal romanzo alla drammaturgia, collaborando con i registi Elena
Galvani e Jacopo Laurino. Ne è nata una trama che racconta di un gruppo di
ragazzi sbocciati in una valle secondaria del Trentino. Un Trentino meno
conosciuto di quello dei dépliants turistici, più oscuro, affascinante, intriso
di una sua grandiosità tragica e primordiale, in cui le vicende quotidiane
assumono l’aria di un mito arcaico per sfociare in una tragedia, questa volta
tutta moderna. "Ma il messaggio positivo - è stato detto in apertura di
serata - non viene dalla storia, ma dal modo di raccontarla o, meglio, di
costruirla e che ha saputo raccogliere tante adesioni".
"La partecipazione,
specie dei ragazzi - ha confermato Pacher - è di fatto il valore aggiunto di
questa iniziativa. È ben vero che il concetto di rete è diventato spesso un
luogo comune, ma qui abbiamo la dimostrazione che queste cose funzionano solo
quando sul tavolo si mescolano tanti ingredienti, come una idea intrigante
unita alla capacità di mettervi attorno tanti interlocutori, pubblici e
privati. Vista l´aria che tira, l´aver raccolto anche queste ultime adesioni è
un bel segnale: indica che anche chi fa impresa ha intravisto in questo
progetto qualcosa di interessante".
Sullo sfondo, insomma, un
messaggio che va oltre l´ambito culturale: "Il sistema provinciale - ha
aggiunto Pacher - non deve essere visto se non come qualcosa che socchiude una
porta, realizza delle condizioni favorevoli, dice "si può fare" senza
però sostituirsi a quelli che devono essere i veri protagonisti. Non diamo
garanzie, né vogliamo assumere funzioni ortopediche perché i progetti veri devono
saper camminare con le proprie gambe. È una sfida che penso possano vincere in
particolare i giovani, forse meno condizionati dagli schemi dai quali stentiamo
ad uscire".
Fra il pubblico i
rappresentanti degli enti e delle associazioni che hanno aderito al progetto:
il Coordinamento Teatrale Trentino, la Co.f.as., il Centro Servizi Culturali
Santa Chiara, il Sistema Bibliotecario trentino, Slow Food, il Wwf,
l´Associazione Trentina per la Sclerosi Multipla, le Casse Rurali Trentine, la
Federazione dei Cori del Trentino, il Museo delle Scienze, l´Associazione
provinciale dei Club Alcologici territoriali, Melinda, Montura, nonché i Comuni
di Ala, Borgo, Mezzolombardo, Rovereto, Taio, Tesero, Tione.
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