|
|
|
 |
  |
 |
|
Notiziario Marketpress di
Martedì 21 Maggio 2013 |
|
|
  |
|
|
A FIRENZE LA PRIMA CASA PER GLI ATTIVISTI DIGITALI INAUGURATA ALLE MURATE LA “RFK INTERNATIONAL HOUSE OF HUMAN RIGHTS”. IL SINDACO RENZI: “QUELLO CHE ERA UN CARCERE DIVENTA UN’OPPORTUNITÀ PER GUARDARE AL FUTURO CON PIÙ ENTUSIASMO E MENO PREOCCUPAZIONE”
|
|
|
 |
|
|
Firenze, 21 maggio 2013
- Il primo luogo dove gli attivisti
digitali di tutto il mondo possono incontrarsi personalmente, scambiare
competenze e confrontare esperienze: è la “Rfk International House of Human
Rights”, che è stata inaugurata il 17 maggio all’interno dell’ex carcere delle
Murate alla presenza di Kerry Kennedy, presidente del Robert F. Kennedy Center,
e del sindaco Matteo Renzi. Al taglio del nastro erano presenti, tra gli altri,
anche l´assessore all´Università e politiche giovanili Cristina Giachi e la
presidente della Commissione pace Susanna Agostini.
L’ex carcere, recuperato di
recente dal Comune e trasformato da luogo di reclusione e sofferenza in spazio
di apertura, speranza e cambiamento, ospita gli uffici del Robert F. Kennedy
Center for Justice and Human Rights Europe, l’unica sede fuori dagli Usa del
Centro, istituita per onorare la memoria del senatore e presieduta dalla
figlia, Kerry Kennedy e per promuovere i diritti umani globali.
“Le Murate in origine erano
una prigione, adesso sono un luogo di vita, di libertà e di rinascita - ha
detto il sindaco Renzi -: ci sono gli alloggi di edilizia residenziale
pubblica, il caffè letterario, uno spazio di arte contemporanea, gli spazi
universitari. Con l’inaugurazione di oggi si assiste ad un salto di qualità: è
come se Firenze si aprisse al mondo. Quello che era un carcere diventa
un’opportunità per guardare al futuro con più entusiasmo e meno
preoccupazione”.
“Siamo fermamente convinti -
ha spiegato Kerry Kennedy - che attraverso il confronto diretto tra i
protagonisti sia possibile promuovere in ogni angolo del mondo la cultura della
promozione dei diritti umani. È bello pensare che uno degli attori della
movimento per i diritti umani del Pakistan e un attivista sudamericano possano
scambiarsi consigli, condividere esperienze e diventare ancora più efficaci e
sicuri”.
La struttura è dotata di
dodici camere della “Rfk International House of Human Rights”, due sale per
incontri ed esposizioni, oltre alle stanze dello staff.
Ed è proprio in questi spazi
che verranno accolti e ospitati gruppi di “digital activist”, attivisti che si
sono distinti per il loro ruolo nella difesa dei diritti umani soprattutto
attraverso l’utilizzo dei nuovi strumenti digitali, offrendo le più aggiornate
conoscenze e i più avanzati strumenti disponibili per migliorarne le capacità
operative nonché la sicurezza e protezione.
Obiettivo del progetto, che
rientra nelle attività del “Rfk Training Institute”, è la realizzazione di un
luogo internazionale di incontro, formazione e ricerca sull’utilizzo di social
media e It per la promozione dei diritti umani, organizzando non solo workshop
e attività di formazione ma anche eventi e meeting tra organizzazioni attive
nell’ambito It e dei diritti umani in tutto il mondo.
I primi ospiti sono già
arrivati. Proprio in questi giorni, infatti, sette digital activist provenienti
da Birmania, Cuba, Filippine, Messico, Pakistan, Sri Lanka, e Zimbabwe hanno
avuto la possibilità di confrontarsi con alcuni dei più autorevoli esperti di
nuove tecnologie applicate alla difesa dei diritti umani al mondo, arrivati a
Firenze in rappresentanza di realtà di primo piano come Tactical Technology
Collective (Ttc); Global Voices Online (Gvo), Oneworld Digital Security
Exchange (Odse); Witness.org; Electronic Freedom Frontier (Eff), e Human Rights
Watch (Hrw).
|
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|