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Notiziario Marketpress di
Martedì 21 Maggio 2013 |
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TOSCANA E EMILIA ROMAGNA, CONFRONTO TRA POLITICHE REGIONALI DI CONTRASTO AL CONSUMO DI SUOLO
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Firenze, 21 maggio 2013 –
“Toscana e Emilia Romagna, due regioni diverse ma accomunate da forti analogie:
entrambe hanno praticato la pianificazione come metodo di governo del
territorio; entrambe dalla fine degli anni novanta hanno scelto di
ridimensionare fortemente il ruolo delle regioni rispetto alle scelte di
pianificazione degli enti locali; entrambe ora si stanno interrogando su come
mettere in atto politiche piu’ efficaci per contrastare il consumo di suolo. “
Lo ha detto l’assessore al
governo del territorio Anna Marson nel suo intervento a Terra Futura a
conclusione del seminario sulle politiche di contrasto al consumo di suolo cui
era stato invitato anche Roberto Gabrielli, responsabile del servizio
pianificazione urbanistica, paesaggio e uso sostenibile del territorio
dell’Emilia Romagna. L’urbanista emiliano ha tracciato un quadro
dell’evoluzione urbanistica degli ultimi vent’anni nella sua regione insistendo
sulla necessità di puntare sulla rigenerazione urbana come “occasione per
rimettere in gioco l’esistente e contrastare la dispersione insediativa che ha
fatto lievitare in Emilia Romagna anche più che in Toscana il consumo di
suolo”.
“Di fronte alle diverse
modifiche in corso al sistema degli enti locali si pone anche per le Regioni la
questione di rivedere il proprio ruolo nella pianificazione del territorio – ha
detto ancora l’assessore Marson – Ed è utile un confronto tra sistemi non
troppo dissimili come quello che abbiamo avviato con l’Emilia Romagna. In
Toscana si è affermata l’esigenza di speriementare progetti di rilevanza
regionale, come quello del Parco agricolo della Piana oggetto della variante al
Pit in discussione al Consiglio. Ma anche di rivedere aspetti procedurali e
sostanziali della pianificazione, cui stiamo mettendo mano con la revisione
della legge regionale di governo del territorio e con la nuova redazione del
Piano paesaggistico regionale. Piano paesaggistico articolato in ambiti
territoriali che possono giocare un ruolo anche rispetto alla costruzione di
scenari di sviluppo socio-economico.”
“Per contrastare il consumo
di suolo – ancora Marson – la Toscana sta lavorando a migliorare i contenuti
della legge regionale di governo del terrritorio, prevedendo nei piani
verifiche puntuali dei volumi e delle aree urbanizzate esistenti e
riutilizzabili, dando una definizione piu’ puntuale di territorio urbanizzato,
e proponendo forme di perequazione territoriale obbligatoria tra comuni nel
caso di nuove espansioni ‘necessarie’. Quanto alla rigenerazione urbana abbiamo
introdotto gia’ nel 2011 una prima norma sperimentale che prevede non la
negoziazione pubblico-privato ma la discussione pubblica delle proposte
progettuali private selezionate mediante lo strumento del bando pubblico.”
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