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Notiziario Marketpress di
Martedì 21 Maggio 2013 |
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MICROCREDITO CONTRO LE POVERTÀ: 5 MILIONI DALLA REGIONE A CHI VUOLE RIPARTIRE
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Firenze, 21 maggio 2013 – Cinque milioni dalla Regione
Toscana per sostenere iniziative di microcredito a favore di persone in
situazioni di particolare difficoltà o fragilità socio-economica. La spesa,
autorizzata lo scorso dicembre con la legge finanziaria regionale 2013, adesso
può concretizzarsi per la tenuta sociale e la giustizia in una regione
costretta a fare i conti anche con povertà e disagio.
Il 17 maggio è stato infatti
firmato un protocollo d’intesa fra Regione Toscana e quattro soggetti toscani
del terzo settore (Anpas, Arci, Caritas, Misericordie) in base al quale
potranno concretamente partire “iniziative di lotta alla povertà e di sostegno
all’inclusione sociale”.
Il protocollo, che ha durata
quadriennale e che è aperto all’adesione di ulteriori enti o soggetti
rappresentativi del terzo settore, riguarda le modalità per erogare al meglio
le risorse disponibili e si sofferma anche sulle attività di formazione per gli
operatori che in appositi “centri di ascolto” riceveranno le persone in
difficoltà accompagnandole, anche con azioni di tutoraggio, nel percorso
finalizzato a ottenere le risorse del microcredito.
Due Fasi – Due le fasi del
progetto condiviso fra la Regione e i quattro soggetti: in primo luogo si
disciplina il rapporto fra la prima e i secondi (questi dovranno presentare
specifici progetti di “inclusione sociale” per ricevere soldi che poi saranno
distribuiti fra le persone in difficoltà); in parallelo si definisce il
rapporto fra i soggetti del privato sociale e le singole persone beneficiarie
del sostegno finanziario.
Fino a 150 Mila Euro – In
pratica, sulla base della disponibilità finanziaria accertata (i 5 milioni di
euro in questo primo anno), la Regione concederà finanziamenti (fino a un
importo massimo di 150 mila euro per ogni finanziamento) in base a un bando
pubblico e ad apposite convenzioni. Ciascuno dei 4 soggetti del privato sociale
non potrà presentare, complessivamente, più di due progetti per un determinato
territorio (il riferimento è a un ambito territoriale non inferiore a 100 mila
abitanti o, comunque, corrispondente a una zona socio-sanitaria). Fra Caritas,
Misericordia, Arci e Anpas potranno esserci, sul territorio, specifiche forme
di collaborazione.
Fino a 3 Mila Euro – In base
ai progetti presentati in ciascuna area saranno poi le singole persone in
difficoltà a richiedere il beneficio il cui importo massimo, per ciascuna
persona, sarà pari a 3 mila euro: soldi assegnati in base a singoli “progetti
personalizzati” e soldi che, in base alle regole ordinarie del microcredito,
dovranno essere poi restituiti entro un massimo di 36 mesi secondo specifiche
modalità previste dal progetto di inclusione sociale.
I Requisiti – L’iniziativa
si rivolge a persone che si trovino in “specifiche condizioni di difficoltà
personale o familiare e in una situazione economica, temporanea e contingente,
che non consente loro di sostenere spese necessarie per motivi di salute o
connesse alla situazione familiare, alloggiativa, scolastica, formativa e
lavorativa”.
Chi chiede il beneficio deve
avere la cittadinanza in un Paese Ue oppure, in mancanza, possedere la carta di
soggiorno o un regolare permesso di soggiorno; la residenza anagrafica deve
risultare in un Comune toscano, l’età deve superare i 18 anni, non possono
esserci condanne definitive di un certo tipo (associazione di tipo mafioso,
riciclaggio, impiego di denaro e beni di provenienza illecita), il valore Isee
non può superare i 15 mila euro.
Centri Di Ascolto – A
valutare le condizioni dei destinatari del progetto di microcredito pensano
appositi “centri di ascolto” (presidi territoriali dei quattro soggetti del
terzo settore) che operano in stretto coordinamento con i professionisti dei
servizi sociali sul territorio. A tali “centri”, dopo l’erogazione del sostegno
finanziario, spettano anche le azioni di tutoraggio. Nei “centri” si svolgeranno anche attività
educative in favore di “un uso consapevole del denaro”.
Restituzione O Lavori Utili
– In alternativa alla restituzione rateale, il progetto di inclusione sociale
destinato a ciascuna persona in difficoltà potrà prevedere lo svolgimento, da
parte del beneficiario, di attività socialmente utili. Ogni anno i soggetti dei
terzo settore dovranno rendicontare, alla Regione, l’impiego delle somme
percepite.
Subito Cantierabile – A monte
del protocollo sottoscritto questa mattina, la Regione ha già approvato tutti
gli atti burocratici di sua competenza per cui l’operazione è immediatamente
cantierabile: Anpas, Arci, Caritas, Misericordie sono abilitate a presentare e
gestire i progetti facendo dunque partire, in concreto, le azioni in base alle
quali le persone in difficoltà potranno ottenere fino a 3 mila euro in
prestito.
Vai alle pagine del sito
Lotta alla Povertà
Per ulteriori informazioni:
lottapoverta@regione.Toscana.it
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