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Notiziario Marketpress di
Martedì 04 Giugno 2013 |
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ALL’UNIVERSITÀ DI MILANO-BICOCCA UN FINANZIAMENTO EUROPEO PER STUDIARE LA SCHIAVITÙ
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Milano, 4 giugno 2013 – Che
cosa significa ‘schiavo’ oggi? La schiavitù è storia passata o ha ritrovato
vigore in nuove forme d’assoggettamento e sfruttamento delle persone? La
risposta è affidata ad Alice Bellagamba, docente di antropologia culturale nel
dipartimento di Scienze Umane per la Formazione ‘Riccardo Massa’
dell’Università di Milano-bicocca, che ha appena vinto un finanziamento di 935
mila euro dallo European Research Council per sviluppare una ricerca con
l’obiettivo di collegare lo studio storico della schiavitù e della sua
abolizione alle forme contemporanee di lavoro coatto e traffico di persone.
Intitolato “Shadows of Slavery in West Africa and Beyond. A Historical Anthropology”, lo studio durerà fino ad
aprile 2018. Le aree geografiche e culturali interessate saranno l’Africa
Occidentale, il Nord Africa, l’Oceano Indiano e l’Asia Centrale. I temi di
ricerca includono le declinazioni storiche delle nozioni di ‘schiavitù e
‘libertà’, il lavoro domestico come ambito dove si annidano forme incrementate
di dipendenza personale e sfruttamento, il ruolo dello stato nel processo di
abolizione della schiavitù e nella lotta contemporanea al lavoro coatto e traffico
di persone.
Oltre a produrre risultati
scientifici nuovi, la ricerca si propone di creare un polo tematico presso
l’Università di Milano-bicocca che diventi un punto di riferimento di
discussione nazionale e internazionale sulla materia, anche attraverso accordi
con istituti di ricerca internazionali.
Nel 1807, il Parlamento
inglese approvò lo Slave Trade Act, con cui dichiarò fuori legge la tratta
degli schiavi attraverso l’Atlantico. Da allora la lotta alla schiavitù è
continuata senza sosta e oggi prende la forma di provvedimenti come la legge
italiana n.228 “Misure contro la tratta di persone” e la direttiva contro il
traffico di esseri umani emanata nel 2011 dall’Unione Europea, che se
pienamente adottata porterà cambiamenti significativi nella difesa e
reintegrazione delle vittime. Ma è sufficiente promuovere una nuova
legislazione per eliminare ogni forma di schiavitù anche contemporanea?
«Siamo abituati a
considerare la schiavitù come la netta antitesi della libertà e soprattutto
come argomento da manuali di storia - spiega Alice Bellagamba- Dovremmo
cominciare a pensare che ci possono essere forti elementi di coercizione nel
lavoro libero così come elementi di libertà nel lavoro coatto».
La ricerca sarà svolta da
Alice Bellagamba insieme a un gruppo di tre giovani studiosi selezionati
attraverso un bando internazionale.
Alice Bellagamba è
attualmente professore associato di Antropologia Culturale all’Università di
Milano-bicocca. Ha conseguito il dottorato di ricerca in Antropologia Culturale
all’Università di Torino, è stata ricercatrice presso l’Università del Piemonte
Orientale, borsista della Fondazione Alexander Von Humboldt all’Università di
Bayreuth e fellow dell’Institute for Advanced Studies di Berlino e del Gilder
Lehrman Centre for the Study of Slavery and Abolition dell’Università di Yale.
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